dawn of war III
News 15 Ott 2016

Dawn of War III – Prova GamesWeek 2016

Milano – Dawn of War è finalmente pronto a tornare, dopo una spasmodica attesa durata anni, nei quali il brand di Games Workshop ha avuto un destino incerto. Abbiamo avuto modo di provare con esaustività l’ultimo strategico di Relic Entertainment, assente da parecchio tempo sulla scena videoludica a causa del fallimento di THQ avvenuto nel 2013. Annunciato durante lo scorso mese di maggio, Dawn Of War III è stato accolto con calore dagli appassionati della oscura ambientazione sci-fi di Warhammer 40’000, che ha saputo stregare generazioni intere di fan.

La collaborazione fra Relic Entertainment e SEGA, che ora detiene i diritti del marchio, ha riportato il brand ai suoi albori, coniugando gli elementi strategici e tattici del primo episodio con l’apprezzata personalizzazione del secondo. Durante la nostra prova, durata circa un’ora, ci siamo ritrovati sul gelido pianeta di Acheron, un posto infelice, cupo e letale, in puro stile Warhammer 40’000. La nostra base è protetta dal leggendario capitano dei Blood Angels, Gabriel Angelos in persona, che farà coppia con la possente Lady Solaria, una Sister of Battle a bordo di un titanico mech.

Il nostro obiettivo era tutt’altro che semplice: trovare i tre portali Eldar della veggente Macha e distruggerli, per interrompere i rifornimenti all’esercito nemico. Inoltre, i sensori della base hanno captato dei segnali di soccorso nei dintorni, pertanto abbiamo dovuto impegnare le nostre truppe per un’indagine più approfondita.

Il gioco ha radici profonde che vanno a ricercarsi nel primissimo Dawn Of War, dove è assolutamente prioritario pianificare una strategia e gestire la nostra base al meglio piuttosto che caricare a testa bassa il nemico (che finirà così con sopraffarci). Dovremo così iniziare la ricerca di risorse, le quali vengono generate da alcuni punti specifici sulla mappa (listening post) che potremo catturare con l’ausilio delle nostre truppe. Inoltre dovremo costruire una struttura difensiva che proteggerà il nostro listening post e attaccherà automaticamente le unità avversarie non appena saranno a tiro.

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Esattamente come nel primo Dawn Of War, fanno ritorno la requisizione e l’energia, due risorse essenziali per il potenziamento della nostra base e la produzione di truppe e veicoli. Spicca l’assenza di vere e proprie strutture difensive, come le torrette del primo capitolo, che ci costringeranno a rivedere le nostre strategie ed a impiegare alcune truppe per la difesa del nostro avamposto. Le unità eroiche come Gabriel Angelos o Lady Solaria saranno inoltre dotate di capacità speciali in grado di sconvolgere il campo di battaglia: la titanica alleata è in grado di lanciare sei missili e di scaricare una pioggia di devastanti proiettili sulle truppe nemiche, mentre il comandante Space Marine può far vorticare il suo martello da guerra e spazzare via decine di unità avversarie. Selezionando le nostre truppe avremo invece accesso ai controlli più familiari, come la formazione dei nostri soldati e l’atteggiamento difensivo/offensivo dei nostri Space Marines. Fanno ritorno anche le meccaniche di trasporto con il drop pod, che ci consentirà di scaraventare le nostre unità più letali nel mezzo del campo di battaglia, dovunque vogliamo.

Devastante è l’introduzione di una specie di arma finale dei soldati dell’Imperatore: stiamo parlando di un letale raggio laser orbitale che spazzerà ogni resistenza nemica, e che potremo controllare direttamente con il mouse. La potenza di questa nuova super arma è limitata ad una manciata di secondi, che saranno tuttavia sufficienti a mettere in ginocchio l’esercito avversario: Dawn of War III è assolutamente fantastico, gratificante ed esaltante, con quel pizzico di simpatica ignoranza che tanto è cara agli amanti del brand di Games Workshop.

Dawn of War III è assolutamente fantastico

La missione si è conclusa con la nostra trionfale vittoria sulle armate Xeno degli Eldar: questa volta l’imperatore ha trionfato, ma chissà cosa altro ci aspetta nelle gelide e desolate pianure di Acheron. Dopotutto, nella tetra oscurità del lontano futuro c’è solo guerra, una guerra fantastica che saremo contenti di riprendere a combattere il prossimo anno. Rimanete su GameSoul per tutte le prossime novità.


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