News 21 Ott 2016

Battlefield 1 ha fatto infuriare gli alpini italiani

Sembrava tutto troppo tranquillo, eppure siamo nel 2016 e Newton, dalla tomba, ha deciso di dedicare a quest’anno il suo quarto principio della dinamica, sulle orme del terzo: ad ogni azione dell’uomo corrisponde un’indignazione contraria e smisuratamente superflua.

L’ultima vittima di questa legge è Battlefield 1, che arriva proprio oggi sulle console ed i PC dei giocatori per riportarli fino ai tempi della Prima Guerra Mondiale, seppur con un pizzico di distopia che rende più originale ed interessante il tutto. La stampa internazionale ne è già entusiasta e anche i giocatori che hanno potuto provare in anteprima il gioco hanno espresso vari pareri positivi.

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Chi invece soffre di un leggero bruciore di stomaco è l’ANA (Associazione Nazionale Alpini), subito pronta a denigrare il nuovo titolo di EA perché “sacrilego” e “vera e propria idiozia umana”. La loro accusa è che Battlefield 1, per la presenza del Monte Grappa nel gioco, sia un vero affronto alla memoria di chi ha combattuto veramente sul campo di battaglia. La presenza di uccisioni, sangue e violenza in Battlefield 1 contribuiscono dunque a creare una visione errata della storia ed a minimizzare il problema della guerra.

Il presidente dell’ANA Sebastiano Favero ha così commentato il terribile affronto di Electronic Arts:

Ovvio che sono contrario ad una cosa del genere. Non ci sembra affatto il caso di trasformare un luogo sacro in un videogioco. Il Monte Grappa dovrebbe essere ricordato per il sacrificio di chi ha combattuto ed è morto lassù, dall’una e dall’altra parte, e non quindi essere riportato d’attualità in questo modo, con gente che spara e uccide, con sangue ovunque. Temi delicati, come quello della guerra, specie di questi tempi, vanno affrontati in maniera diversa e non in modi devianti come questo.

Ad affiancare queste parole c’è anche Sergio Berlato, consigliere regionale del Veneto che mira anche a sabotare Battlefield 1 nel territorio italiano:

Un vero e proprio sacrilegio, perché solo chi non ama e non conosce il Grappa può ideare un videogioco di questo tipo, che è una mancanza di rispetto nei confronti di un territorio che ha visto morire decine di migliaia di giovani per difendere la patria.

Si parla tanto di come gli Italiani non sentano più quel patriottismo che invece i più anziani hanno vissuto. Basterebbe invece dare una semplice occhiata alla pagina Facebook di Battlefield 1 per capire che il gioco, da solo, ha contribuito ad interessare non poco la community.

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I soldati italiani, del resto, non sono stati implementati spesso nei giochi di guerra e, laddove siano stati introdotti, comunque simboleggiavano le forze fasciste al fianco dei nazisti, quindi nemici da annientare. La presenza del Monte Grappa in Battlefield 1 ha dunque portato vari giocatori a rispondere in modo (scherzosamente?) patriottico al post del gioco su Facebook: non solo, anche alcune persone che vivono nei pressi del Monte Grappa hanno apprezzato la visione del loro territorio.

Molto rumore per nulla insomma, viste anche le varie angherie che altri popoli hanno “sopportato” nei vari giochi usciti nel tempo. Tuttavia, data l’anima festosa e allegra degli alpini nel nostro Paese, siamo piuttosto fiduciosi che il tutto si risolva in una serata di balli e vin brulè.


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