Nel corso di un’intervista rilasciata nelle ultime ore, il capo della divisione Xbox Phil Spencer ha detto la sua su alcuni aspetti del futuro di Xbox (e se volete saperne un po’ di più anche sui piani relativi all’Italia vi invitiamo a leggere qui).
Quando Spencer parla, è raramente scontato. Da quando è salito di grado nelle gerarchie di Microsoft non si è solo assunto crescenti responsabilità, ma ha anche fatto in modo di restare in contatto con gli appassionati attraverso molteplici canali di comunicazione.
Andiamo quindi a vedere nel dettaglio di cosa ha parlato. Egli si è prima di tutto espresso sulla convivenza tra Xbox One e Project Scorpio, la nuova console che uscirà alla fine del prossimo anno, sottolineando quanto i due prodotti siano complementari tra loro:
Quando penso a Xbox One e a Project Scorpio, non penso a due cose separate l’una dall’altra. La mia idea è di far coesistere queste due console, ad esempio facendo in modo che i giochi di una possano girare anche sull’altra. Gli unici studi di sviluppo che si concentrano esclusivamente su Xbox One sono i nostri first-party, ma tutti gli altri sviluppatori lavorano su più macchine, anche molto diverse tra loro
Si sa che Scorpio sarà più potente rispetto alla One, tanto che Microsoft ha addirittura dichiarato che sarà la console più performante mai uscita sul mercato, e Spencer ha voluto ribadire il concetto:
Ci sono delle console che hanno le proprie specifiche tecniche, e poi molte tipologie di PC configurati in tanti modi diversi. Quando abbiamo pensato a Project Scorpio abbiamo visto cosa c’era sul mercato e abbiamo pensato di voler arrivare ai livelli dei PC più performanti, partendo da un punto fermo che è il supporto nativo ai 4K. Ci stiamo concentrando da tempo su questo obiettivo, e per noi è imprescindibile
Ma allo scorso E3 proprio Spencer annunciò sul palco il nuovo modello di Xbox One, denominato Xbox One S, e il nuovo Project Scorpio. A proposito del rischio di annunciare contemporaneamente i due prodotti, il capo di Xbox ha risposto così:
Si può pensare che fosse un rischio attuare una politica del genere. Ma adesso, a distanza di alcuni mesi, se andiamo a vedere la risposta sul mercato lo scenario è decisamente diverso. La risposta del pubblico ad Xbox One S è stata molto positiva in termini di vendite, soprattutto in alcuni territori come gli Stati Uniti, l’Europa e l’Australia, perciò in fin dei conti penso che abbiamo preso la decisione giusta
Sappiamo che la prima Xbox e poi Xbox 360 verranno ricordate anche per aver dato il là a saghe diventate ormai parte integrante della storia dei videogiochi, a partire da Halo e Forza Motorsport arrivando a Gears of War, per citarne qualcuna. Ma anche Xbox One può contare su qualche esclusiva iconica? Ecco la risposta di Spencer:
Dipende da cosa si intende per gioco iconico. Io nell’era della 360 potrei citarti ad esempio Lost Odyssey, un gioco che non ha venduto milioni su milioni di copie ma che è rimasto impresso nelle menti di moltissimi fan. Su One ho apprezzato in modo particolare ReCore, e in arrivo c’è un altro progetto molto interessante come Sea of Thieves. Poi è chiaro che Halo e Gears of War sono fenomeni di massa ed è difficile eguagliarli, ma io credo che il tempo ci darà ragione.
Il futuro di Microsoft è Scorpio, e mancando tutto sommato un anno all’uscita della nuova console si è cercato di scoprire se bolle qualcosa in pentola per un futuro ancora più lontano. A quanto sembra, la risposta è un deciso no:
Sappiamo dove vogliamo arrivare con Scorpio, ma non sappiamo cosa ci sarà dopo. Monitoriamo costantemente il mercato, sappiamo che il nostro focus deve essere sui giocatori e lavorare in modo da andare incontro alle loro richieste. Ma al tempo stesso non abbiamo fretta: io non immagino di progettare e far uscire una nuova console ogni 2 anni, è un tempo troppo breve e quello che davvero importa è che i giochi siano di qualità
In conclusione, Spencer ha rivelato un aneddoto relativo al lancio del primo Gears of War e alle politiche di Microsoft nel settore gaming:
In questa generazione non stiamo assistendo, almeno per ora, ad uno stravolgimento del settore dei videogiochi, ma all’esaltazione della tecnologia esistente, per esempio con il supporto ai 4K o all’HDR. Non siamo di fronte ad una svolta incredibile come quando, ad esempio, si passò dalla bassa all’alta definizione. Ricordo che quando vedemmo il primo Gears of War pensammo “wow, questo è qualcosa che non si è mai visto!”, perché graficamente era incredibile. Lo stesso è avvenuto con il passaggio dalle due alle tre dimensioni.
Indubbiamente il capo di Xbox ha confermato, ancora una volta, di essere una persona con le idee chiare e pronto a condividerle. Microsoft sembra avere le idee molto chiare sul futuro, e le prossime mosse sono già ben definite nelle tempistiche. Ora non resta che attendere di saperne di più, sempre qui su GameSoul.
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