Arkane Studios, sviluppatore dei due capitoli di Dishonored ed attualmente al lavoro sul gioco di avventura in prima persona Prey, ha svelato nuovi particolari sul gioco. Questa volta lo studio si è concentrato sull’ambientazione del titolo, che sembra ispirarsi chiaramente allo sci-fi.
L’ispirazione però non prevede dei limiti. Il presidente dello studio, nonché creative director del gioco, Raphael Colantonio ha infatti affermato che lui ed i suoi colleghi hanno solamente utilizzato lo sci-fi come base dell’ambientazione, per poi arricchirla di particolari che potranno dare al tutto un aspetto innovativo. L’obiettivo principale è infatti quello di stupire i giocatori, e di farli immergere in un mondo che non hanno mai visto prima.
La stazione spaziale che rappresenterà la principale ambientazione del gioco si chiama Talos I, ed ha una storia alle spalle molto particolare. Dal 1950 in poi, infatti, essa si è evoluta fino a diventare quella che vedremo nel gioco. Quando esploreremo la stazione ritroveremo perciò degli elementi caratteristici degli anni ’60, e molti riferimenti alla tecnologia di quel periodo, a fianco di marchingegni decisamente più elaborati e futuristici.
Le stesse aree nelle quali la stazione si divide avranno un’impostazione differente. Alcune saranno più chiuse, altre più aperte, con quest’ultime capaci di farci sentire in un altro contesto rispetto a quello di una “semplice” stazione spaziale. La compagnia che ha costruito Talos I, la Transtar, é infatti molto potente ed ha investito in modo massiccio nella realizzazione dell’opera.
Prey si prospetta come uno dei titoli più interessanti tra quelli in arrivo nel 2017, ma ovviamente dovrà mantenere delle promesse elevatissime. Noi continueremo a seguirlo, voi continuate a seguire GameSoul per tutti gli aggiornamenti sulla nuova avventura targata Arkane Studios.
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