Escape from Tarkov
News 02 Mar 2017

Escape from Tarkov – Anteprima GDC 2017

San Francisco – I ragazzi di BattleState Games sono di poche parole: poche, ma ben chiare. Gli obiettivi di Escape from Tarkov potranno anche sembrare ambiziosi, specie in un panorama come quello dello sparatutto online, ma dopo il veloce hands on odierno in compagnia di questi ragazzacci russi possiamo tranquillamente affermare che sì, c’è ancora del lavoro da fare, ma le idee non mancano di certo. L’appuntamento di oggi, tenuto in una lussuosa suite al trentesimo piano (per la gioia delle mie vertigini) di un grattacielo sulla Third Street, era volto a presentare una nuova modalità di gioco di Escape from Tarkov, disponibile su PC entro la fine del mese di marzo.

Scavengers, questo il nome dell’interessante add-on, è una modalità per certi versi particolare, che si discosta da quanto visto sin’ora nel titolo principale in quanto “orientata a divertire il giocatore, facendogli portare a casa cose interessanti per il proprio PMC“. La struttura di gioco è molto semplice: nei panni dello Scavenger (letteralmente, spazzino) ci ritroveremo all’interno di una delle numerose mappe di Escape from Tarkov per cercare di “recuperare” quanti più item possibili. Questi, nel caso la missione dovesse avere esito positivo, verranno automaticamente associati al nostro personaggio principale, che potrà dunque utilizzarli a proprio vantaggio per aumentare i punti esperienza negli scontri tradizionali. E se le cose dovessero andare male? Beh, lo Spazzino sfugge alle consuete regole del “se muori, sei fuori” e, a differenza dei PMC standard, gode di respawn illimitati in punti casuali della mappa. Tuttavia, qualsiasi oggetto guadagnato sino a quel momento (sia che si tratti di oggetti recuperati in giro, sia sottratti ai cadaveri dei nemici sconfitti) verrà perso definitivamente, obbligando di fatto il giocatore a ripartire con un inventario ridotto ai minimi storici.

L’obiettivo di questa modalità è semplice: trovare il punto di raccolta e raggiungerlo prima di essere ridotti a dei colabrodi da altri giocatori. Facile a parole per due motivi: il primo, scontato, è che non avremo la benché minima idea di dove sarà collocato il luogo di estrazione, rendendo di fatto obbligatorio esplorare la vasta area di gioco. Il secondo, più sottile, è che ad ogni partita il nostro equipaggiamento sarà determinato in modo assolutamente casuale a partire da un pool di item preesistente: dovesse andarci bene, ci ritroveremo con un paio di granate, un AK e un comodo giubbotto antiproiettile addosso – il che, credeteci, renderebbe chiunque molto più baldanzoso e ben predisposto a cercare ammennicoli vari da portare all’amico PMC. Dovesse andare leggermente meno bene, come successo nel corso della nostra demo, vi ritroverete con un tizio con cappello da baseball ridicolo, pistola d’ordinanza e un comodo medikit. OK che la differenza la fa l’abilità di chi gioca, ma un minimo d’aiuto divino non si rifiuta mai.

escape from tarkovNel vasto universo di Escape from Tarkov, Scavengers rappresenta una trovata indubbiamente brillante. Una sorta di “gioco libero”, dove non si è piegati all’ossessione del guadagnare punti XP e dove, dovesse andar male, anche se si muore si torna rapidamente in vita nei panni di un rinnegato desideroso solo di far bottino. Pur non portando novità sostanziali in termini di gameplay, l’apporto di questa modalità è comunque decisivo specie per quei giocatori di nuova data aventi un personaggio ancora alle prime armi. Bottino dopo bottino, qualche loot fatto come si deve non dovrebbe tardare ad arrivare; e ritrovarsi nel gioco “principale” con qualche giubbotto antiproiettile aggiuntivo, un Benelli fiammante e qualche mitragliatore ad alto tasso di fuoco potrebbe rendere più abbordabili alcune sezioni normalmente più ostiche.

Di contro, l’eccessiva fiducia nel caso e nella randomizzazione rischia di creare evidenti squilibri tra le forze in gioco. Premesso che potranno esserci un massimo di cinque Spazzini per party (anche se, al momento, sono in sviluppo mappe dove questo numero potrà salire sino a 16), ritrovarsi di fronte a Rambo quando il nostro inventario consta di un coltellino svizzero e qualche munizione potrebbe alla lunga essere frustrante. L’idea, comunque, rimane valida: speriamo solo che la ruota della fortuna giri come si deve …

Impressioni dalla GDC 17

Non sarà certo la modalità di Escape from Tarkov che ricorderemo negli anni, ma dietro a Scavengers ci sono delle idee valide – capaci soprattutto di avvicinare nuovo pubblico ad un titolo che vanta già una discreta community online. La possibilità di mettere da parte armi, equipaggiamenti, risorse speciali e quant’altro senza l’ossessione di expare il personaggio o di ritrovarsi fuori gioco per una distrazione rendono questa modalità fruibile e veloce, ideale per quei momenti in cui l’obiettivo non è tanto salire i ranghi, ma far qualche cadavere in giro e portarsi a casa una buona pagnotta. A Tarkov, insomma, servono spazzini: siete disponibili a partire dalla fine di Marzo?

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