Dontnod Entertainment, lo studio che sta dietro all’oscuro gioco di ruolo Vampyr, ha dichiarato recentemente che terminare il gioco senza uccidere nessuno sarà assolutamente possibile, ma il prezzo da pagare in termini di gameplay sarà elevato. Il titolo narrerà la storia di un medico chiamato Jonathan Reid, diviso a metà fra il giuramento di Ippocrate e la sua natura di vampiro, in una Londra dei primi del ‘900 sconvolta dalla peste.
Tenendo a mente che interpreteremo proprio un “mostro succhiasangue” che deve sottrarre linfa vitale per sopravvivere, sarà davvero difficile riuscire in questa impresa. Inoltre, nonostante l’intento nobile di non voler uccidere nessuno, il gameplay del gioco ne risentirà, rendendo la nostra sfida ancora più ardua. In Vampyr, dovremo bere sangue per “migliorare” come vampiro, il che significa che se volessimo diventare più forti non potremo fare altro che bere. Senza il sangue, molti dei poteri ultraterreni dei vampiri non saranno disponibili.
Anche l’opposto non è comunque consigliabile: uccidere troppe persone ci renderà sì più potenti, ma a lungo andare genererà nemici sempre più forti. L’ideale è cercare un equilibrio fra queste due eventualità. Vampyr sarà disponibile a novembre 2017 per PlayStation 4, Xbox One e PC. Date un’occhiata alla nostra anteprima dall’E3 2017 e rimanete su GameSoul per tutti i prossimi aggiornamenti!
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