C’è stato un periodo, nell’era 16-bit, in cui dopo il successo di Super Mario Kart, diverse software house realizzarono dei giochi concettualmente simili, con risultati (in alcuni casi) tutto sommato buoni. L’obiettivo era più che altro quello di soddisfare anche gli utenti di altre piattaforme, in quel caso del SEGA Megadrive, ai quali mancava, per forza di cose, il titolo kartistico della mascotte Nintendo. Negli anni poi ci sono stati alcuni casi di successo, come quello di Crash Team Racing per PlayStation, titolo che tuttora gli utenti vorrebbero rivedere sulla console Sony. Sarà stata quindi la voglia di regalare agli utenti PC un degno gioco di kart che ha spinto gli italianissimi 3DClouds a creare All-Stars Fruit Racing? Non abbiamo una risposta a questa domanda, ma siamo certi di una cosa: questi ragazzi amano la frutta alla follia.
Eh sì, perché non è solo il titolo ad essere “fruttoso”, ma tutto, dai veicoli ai tracciati, passando per i personaggi, ogni cosa è frutta-tematica. Non solo: durante i caricamenti, appariranno dei messaggi che vi informeranno sulle caratteristiche e sulle proprietà benefiche di ananas, banane e via dicendo. Senza dubbio hanno le idee chiare gli sviluppatori, ma riuscirà tutta questa frutta ad attrarre i giocatori PC, che sono abituati a giochi ben più “seriosi”? Noi abbiamo fatto qualche giro di prova, visto che il gioco è già disponibile in Early Access, ecco come è andata.
Non appena vi tufferete in questo mondo, verrete sommersi dai colori e si capisce subito che l’intenzione è quella di proporre un titolo scanzonato e divertente, il quale però porta con sé diverse novità e soprattutto un comparto tecnologico all’avanguardia. A muovere il tutto c’è infatti l’Unreal Engine, che fa scorrere in maniera fluidissima le piste ed i kart, almeno finché si gioca in single player (non abbiamo avuto ancora modo di testare il multiplayer locale, disponibile fino a 4 giocatori in split-screen). Al momento non è disponibile il multiplayer online, che verrà rilasciato più avanti, insieme ad altri tracciati, personaggi e modalità. Tuttavia il gioco già da ora permette di giocare alla campagna e di disputare gare singole, gareggiando su un paio di isole, ognuna delle quali con diversi tracciati a disposizione.
All-Star Fruit Racing è chiaramente ispirato a Mario Kart, ma cerca allo stesso tempo di portare qualche novità nel sistema di gioco. Su tutte c’è il Juicer (tanto per cambiare), che permette di riempire diversi serbatoi di frutta, per ottenere power-up più potenti di quelli singoli/mono-frutto. Questo accorgimento, in teoria, dovre rendere più strategico e profondo il gameplay, ma purtroppo non ci ha entusiasmato particolarmente. Non manca però la modalità classica, che vede i semplici power-up monouso al posto dei serbatoi: seppur anch’essi a tema frutta, hanno più o meno le solite caratteristiche di questo genere di giochi, come turbo, missili, e così via.
I kart si fanno guidare piacevolmente e con una certa immediatezza: c’è il dorsale sinistro designato per “derapare”, ed una barra che si riempie se lo facciamo per un po’ di tempo, fino a permetterci di avere una spinta extra quando lo rilasciamo. Se la guidabilità è buona, non possiamo dire lo stesso dei tracciati, che presentano spesso ostacoli troppo “rigidi”, che bloccano letteralmente il veicolo e non offrono molte via di fuga: occorrerebbe rendere l’impatto meno brusco oppure andrebbero riposizionati in alcuni casi, ma d’altronde l’Early Access serve proprio a questo, a raccogliere i feedback degli utenti, per migliorare il prodotto.
Alla base c’è un motore grafico che spinge, e sulla carta i contenuti sono tanti, quello che ci turba però è una mancanza di personalità in generale. Sì, c’è “l’elemento frutta” che è in ogni dove e riguarda ogni aspetto del gioco, ma che senso ha avere 22 personaggi se sembrano uno uguale all’altro? Non sarebbe meglio averne 6 ma con caratteristiche e lineamenti ben riconoscibili? Stessa cosa per i kart, personalizzabili ma praticamente tutti uguali, ed i tracciati, che se da un lato sono vari, dall’altro offrono pochi punti di riferimento o passaggi memorabili, stancando dopo appena qualche giro. Insomma, non vogliamo smontare il lavoro di questi ragazzi italiani, ma forse se Mario Kart ha avuto e continua ad avere questo successo è per l’insieme di elementi che lo rendono unico, elementi che non sono così semplici da trovare o replicare. Ci auguriamo quindi che i feedback possano davvero ricalibrare un prodotto che tutto sommato le fondamenta le ha, ma che ha ancora molta strada da fare prima di potersi imporre sul mercato.
Commenti