Wolfenstein II: The New Colossus arriverà dopodomani e, come i fan di B.J. Blazkowicz sapranno bene, la serie ha sempre puntato su un valido comparto narrativo per giocatore singolo. Dopo le recenti polemiche sulla chiusura di Visceral Games e sulla “necessità” di colossi come Electronic Arts di puntare su giochi “open world multiplayer” per aumentare gli introiti, lo studio dietro a Wolfenstein, MachineGames, ha recentemente spiegato che The New Colossus omette totalmente la sezione multiplayer per concentrarsi esclusivamente su di una storia di qualità.
Il narrative designer di MachineGames, Tommy Tordsson Björk, elogia i giochi che offrono esperienze narrative per giocatore singolo e spiega perché New Colossus, a differenza di molti dei suoi concorrenti del genere, non possiede nessuna componente multiplayer.
L’unico modo per creare le migliori esperienze narrative e super-immersive è quello di concentrarsi esclusivamente sul comparto single player. Avere una componente multiplayer durante questo delicato processo di lavoro servirebbe solo a diluire tutto. È questo il pericolo se si tenta di fare due cose contemporaneamente. Noi chiamiamo [i nostri giochi] degli action-adventure piuttosto che “sparatutto”. Perché sappiamo che c’è molto di più oltre alle sparatorie.
Vedere uno studio affermato e solido come MachineGames andare contro la recente corrente dell’industria videoludica che vuole una monetizzazione forzata dei contenuti tramite loot box e microtransazioni è sicuramente rassicurante. Nonostante i titoli tripla A che puntano sul giocatore singolo siano ormai diventati merce rara, la serie di Wolfenstein rappresenta un ottimo esempio di quello a cui uno studio di sviluppo può arrivare se mira alla qualità narrativa.
Wolfenstein II: the New Colossus arriverà su PC, PS4 ed Xbox One a partire da questo venerdì. Una versione per Nintendo Switch è in arrivo nel 2018. Rimanete su GameSoul per tutti i prossimi aggiornamenti.
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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
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Leggi i suoi articoliNato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
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