Il Comitato Olimpico Internazionale, CIO per gli amici, ha infine riconosciuto il valore degli eSports come disciplina agonistica e sarebbe disposto a considerare la possibilità di integrarli nella più grande manifestazione sportiva del mondo dal tempo degli antichi greci.
Gli eSports competitivi possono essere considerati un’attività sportiva, e i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un’intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali. Gli eSports sono in forte crescita, in particolare fra i giovani dei vari paesi, e ciò può essere la piattaforma per un coinvolgimento nel movimento olimpico.
Ovviamente per entrare a far parte delle Olimpiadi sono necessari alcuni requisiti fondamentali, che gli eSports ancora non raggiungono: innanzitutto è necessaria una federazione mondiale che disciplini i rapporti con il CIO, poi dovranno dotarsi di strutture per i controlli anti-doping, inoltre il problema principale sembrerebbe quello del contenuto stesso dei videogiochi. Secondo le regole olimpiche, nessun contenuto violento dovrebbe far parte della manifestazione, il che eliminerebbe praticamente tutti i maggiori titoli facenti parte del panorama eSports: Call of Duty, Counter-Strike, Overwatch e persino i MOBA come League of Legends e DOTA 2, lasciando alla fin fine… niente.
L’ingresso del mondo videoludico alle Olimpiadi dovrà quindi passare attraverso un’attenta revisione e soprattutto una decisa apertura da parte del Comitato, ma intanto si avvicina a Parigi 2024 con passi da gigante: gli eSports saranno infatti presenti ai Giochi Asiatici che si terranno in Indonesia nel 2018 come sport dimostrativo e saranno disciplina a pieno titolo ai Giochi Asiatici del 2022 in Cina. Ancora qualche anno e i nostri idoli potrebbero accendere la torcia ad Olimpia, incrociamo le dita!
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