Che ci crediate o no, negli ultimi giorni tutto il mondo sta parlando di Super Mario Odyssey. Non è infatti un caso se noi di GameSoul, soltanto una manciata di giorni fa, abbiamo premiato la nuova iterazione di uno dei franchise più celebri di sempre con un perfect score scintillante: poco da fare, siamo di fronte ad un’autentica Killer App per Nintendo Switch, un titolo praticamente perfetto sotto tutti i punti di vista – dal level al charachter design, passando per comparto tecnologico e giocabilità – e che, senza mezzi termini, ambisce con largo anticipo al titolo di GOTY 2017. Sarà una lotta difficile quest’anno, questo è sicuro, ma se mai avessimo dovuto scommettere su un Mario, Odyssey rappresenterebbe senza dubbio alcuno il nostro cavallo vincente.
Se anche voi, in questi giorni, siete alla ricerca di Bowser da un pianeta all’altro in compagnia di Cappy, cercando di farvi strada tra creature improbabili, trappole arzigogolate e altre diavolerie che l’eterno rivale ci ha lasciato in dono – cercando, nel mentre, di convolare a nozze con la “povera” Peach – sappiate che lo speciale di oggi è dedicato proprio a voi. Voi, che ancora non lo sapete ma finirete presto per essere vittime di uno spietato ingranaggio “divora-vita-sociale” ordito da Nintendo, che nasconderete dietro ad un falsissimo “un’altra Luna, una soltanto, e poi smetto” ore ed ore di affannata ricerca e vorace esplorazione. Voi che, proprio come noi, vi ritroverete nel cuore della notte a maledire il team di sviluppo per aver nascosto quel terzetto di monete speciali in un posto così diabolico – e non si va a dormire se prima non le abbiamo raccolte. A tutti voi, in una sorta di abbraccio fraterno virtuale, ecco i nostri 10 Consigli d’Oro per affrontare al meglio Super Mario Odyssey.
Gambe in spalla
Se avete letto la nostra arrembante recensione, avrete sicuramente capito uno degli aspetti principali di Super Mario Odyssey: l’esplorazione. Tra Lune, monete speciali, stanze segrete, Cap-ture da effettuare e una pletora di altre sciccherie nascoste sadicamente dagli sviluppatori di casa Nintendo, l’ultimo capitolo della saga del leggendario idraulico baffuto ha così tante cose da scoprire che fareste bene a programmare un paio di settimane di ferie, cancellando ogni appuntamento non indispensabile della vostra vita sociale. La chiave per il successo, per sbloccare tutti quei mirabolanti segreti che tanto vi fanno sbavare, è una sola: mettersi il cuore in pace ed esplorare. Analizzare lo scenario, la posizione dei nemici e i loro movimenti, ricorrere a Cappy al momento giusto e perché no, affidarsi anche all’istinto. Dimenticatevi insomma la tradizionale progressione lineare del platform: se la perfezione è il vostro obiettivo, il matrimonio di Bowser e Peach può attendere un altro paio d’ore. Tanto lo sapete, senza l’invitato principale la cerimonia non inizia comunque…
La potenza è nulla senza controllo
Super Mario Odyssey non è un titolo di quelli esageratamente complicati, ma a differenza di molti altri platform è astuto. Subdolo, per certi versi, e se non prestate un minimo di attenzione al suo control schema rischierete di ritrovarvi con più di qualche Luna mancante all’appello o, perché no, a fissare come ebeti delle Monete Speciali chiedendovi come diavolo sia umanamente possibile raggiungerle. Sarà dunque necessario tenere bene a mente alcune “furberie” necessarie a districarsi con attenzione attraverso i variopinti scenari di Odyssey: lo schianto a terra (premendo il dorsale ZL dopo aver effettuato un salto) è la base d’asta per sapersi muovere – fermo restante che, con nobile posteriore di Mario, potrete tanto sconfiggere nemici quando attivare interruttori o distruggere casse speciali. Aveste bisogno di un salto maggiore, tuttavia, vi basterà premere B dopo uno schianto per effettuare un balzo ancora più alto, l’ideale per raggiungere quelle dannate piattaforme “alte ma non troppo” che sembrano prendervi per il c**o ogni volta che saltate. Tenete a mente anche il salto triplo, quello carpiato (premendo ZL per accucciarsi e B, dando le spalle all’obiettivo) e persino quello lungo, ideale per raggiungere le piattaforme più lontane. O, nel caso abbiate la memoria corta, ricordatevi almeno di consultare la guida…
Mai visto un ricco triste nel Mushroom Kingdom
Lo sappiamo tutti, Mario non sarebbe Mario se non ci fossero delle tintinnanti monetine d’oro da raccogliere. Con Super Mario Odyssey Nintendo ha fatto le cose particolarmente in grande, e di monete ne ha introdotte due tipologie distinte: quelle tradizionali e quelle speciali. Le prime sono presenti per gli scenari in quantità industriale, e si rigenerano automaticamente ogniqualvolta rientreremo in un dato scenario: viene dunque da se la necessità di raccoglierle indiscriminatamente senza se e senza ma, visto e considerato che in primis saranno esse a permettervi di tornare in gioco dopo uno dei numerosi game over e, in secundis, vi permetteranno di fare spese pazze presso i Crazy Cap Shop acquistando Cappelli, Costumi, Adesivi, Souvenir e un altro po’ di cianfrusaglie interessanti. Discorso diverso per le monete Speciali (quelle viola, per intenderci): quelle nascoste nei luoghi meno accessibili degli scenari e, come tutti saprete, aventi validità solo all’interno della location corrente. Presenti in numero fisso e non soggette a “respawn” come le colleghe dorate, queste monete permettono di metter mano ad oggetti più “interessanti” sempre disponibili tra gli scaffali dei Crazy Cap Shop – di cui tranquilli, parleremo a breve. Qualcuno dice che raccoglierle tutte premi il giocatore con sorprese memorabili, ma è una leggenda che lasciamo a voi il piacere di verificare…
Gira la moda
Super Mario Odyssey, tra le tante novità, introduce una feature che mai avevamo visto negli oltre 30 anni di storia del franchise: la possibilità di cambiare gli abiti del nostro amatissimo protagonista. Una novità che lascia spazio a soluzioni indiscutibilmente interessanti, prima su tutte la possibilità di vedere il simpatico idraulico sfrecciare in boxer e a petto (villoso) di fuori sulla superficie di un pianeta gelato o coperto dalla neve. Sadismo a parte, è comunque bene ricordare che alcuni NPC di Odyssey sono particolarmente sensibili al fattore Moda, e saranno ben lieti di aprire porte speciali a Mario a patto che quest’ultimo sia a prova di Enzo Miccio. Cosa ci tocca fare per mettere le mani sulle tanto agognate Lune…
Tanto di cappello …
Che Cappy rappresenti l’introduzione più fondamentale all’interno del gameplay di Super Mario Odyssey, a ben vedere, è cosa oramai nota anche al vostro pesciolino rosso. Il prode “cappello” dagli occhioni grandi non si limita infatti ad essere un mero “oggetto” che Mario può utilizzare a seconda delle necessità per procedere nella propria avventura, ma è al contrario un secondo personaggio giocante che dona alle meccaniche di gioco una dimensione e una profondità inedite nella storia di Nintendo. Ma non è questo il punto: fate sempre attenzione a chi avete davanti. Ricordatevi una veloce distinzione: i nemici “grossi”, di norma, potranno essere cap-turati; quelli piccoli, come i Goomba gialli, finiranno al creatore dopo un colpo di cappello. Attenti però al respawn di queste piccole creaturine, potreste ritrovarvi accerchiati nell’arco di pochi secondi ancor prima di accorgervene – o di riuscire ad effettuare un secondo lancio circolare di Cappy. Per quanto riguarda i nemici “con le ossa più larghe”, fate sempre attenzione che non indossino a loro volta un cappello: sarà necessario, in questi casi, colpirli due volte con Cappy per riuscire a controllarli al 100%. Vedete di non abbassare la guardia in quel breve lasso di tempo che intercorre tra un lancio e l’altro, noi vi abbiamo avvisato…
Mamma Mia… mi sono perso!
Ciascuno degli scenari disponibili in Super Mario Odyssey è un piccolo open world miniaturizzato, con una destinazione obbligatoria (indicata da una colonna in technicolor che si vede lontano un paio di miglia) e una quantità di cose secondarie da fare che davvero, vi servirebbe una memoria da elefante per ricordarvele tutte. Ma cosa succede se, sventuratamente, doveste ritrovarvi in mezzo al nulla, senza saper più da che parte andare o dove muovervi? Nintendo ha pensato anche agli sbadati come voi, fornendo un paio di comodi aiuti per orientarsi e, all’occorrenza, tornare rapidamente in carreggiata. Premendo il tasto ‘-‘ sarà possibile attivare la mappa dello scenario corrente, che mostrerà la nostra posizione attuale, quella della Odyssey, l’obiettivo dello scenario e tutte le bandierine Checkpoint attivate sino a quel momento. Basterà selezionare la Odyssey o una di queste bandierine per sfruttare una sorta di Fast Travel e, in pochi secondi, ritrovarsi nel vivo dell’avventura. Alla faccia dei detrattori di Cappy, insomma. Non bastasse, sparsi per lo scenario sono disponibili dei “robottini turistici” che, una volta catturati, permettono di avere una visuale aerea (con tanto di zoom) dell’area attorno a noi: l’ideale per farsi un’idea di quello che ci aspetta e, con l’occasione, di stanare qualche Luna o Moneta Speciale in lontananza….
Non siate orgogliosi!
La lista delle Lune in vostro possesso non vi torna? Pensate di aver girato ogni livello in lungo e in largo ma c’è ancora una dannatissima pietra che manca all’appello? Beh, forse è il caso di chiedere aiuto a qualche rinforzo. Uno di questi è Toad, l’instancabile fungo esploratore che, una volta sconfitto il boss e “concluso” il livello corrente, al modico costo di 50 monete d’oro vi comunicherà la posizione esatta di una famigerata Luna mancante. Nel caso non vogliate sborsare oro sonante all’avido fungastro, l’alternativa a vostra disposizione è ascoltare i vaneggiamenti di un simpatico Cacatua chiacchierone, che pur senza svelarvi le coordinate precise del tesoro fornirà alcune preziose indicazioni, a mo di enigma, per capire la tipologia di sfida di cui la Luna in esame rappresenta il premio.. Tutte le Lune raccolte verranno poi mostrate in un’apposita Lista, accessibile dalla mappa di gioco: ma no, non sperate di recuperare indizi succulenti da questo elenco …
Più grossi sono… più ossa riescono a rompere…
Dai Broodals alle altre creature amene che si frapporranno tra noi e il matrimonio del secolo, di boss fight memorabili non ne mancano affatto in Super Mario Odyssey. Alcune di queste ci metteranno di fronte a insolite creature da abbattere, altre – proprio come nel caso dei simpatici Broodals – saranno evenienze più frequenti, con un livello di difficoltà destinato ad aumentare ad ogni incontro. Nel caso delle boss fight, il consiglio è sempre lo stesso: cercate di imparare i pattern nemici quanto prima e, con l’aiuto di Cappy, trasformate l’offensiva nemica in un qualcosa da sfruttare a vostro vantaggio. Certo, di cose a cui badare ne avrete parecchie: c’è chi lancia cappelli a volontà, chi “vomita” sul terreno una sostanza letale al solo contatto, chi sguinzaglia contro di noi Chain Chomp come se non ci fosse un domani. Calcolate i tempi corretti, sfruttate le aperture avversarie e usate l’intelletto: la soluzione potrebbe essere davvero ad un lancio di cappello da voi …
Pensate come il nemico, muovetevi come il nemico
Del Cap-ture e dei suoi utilizzi abbiamo già avuto modo di parlare. In molti casi sarà lo stesso gioco a suggerirci quando sia ora di sfruttare Cappy per “teletrasportarsi” all’interno di un corpo avversario, ma in una miriade di altre circostanze (molte di più, non vi preoccupate) non ci sarà nessuno a suggerirvi che, nei panni di un Torcibruco, quelle monete viola sospese nel baratro più profondo possono essere raccolte col sorriso sulle labbra. In Super Mario Odyssey nulla, e sottolineiamo nulla, è lasciato al caso: e se un dato nemico bazzica una determinata zona, al cui interno da qualche parte si nasconde un collezionabile importante, un motivo c’è per forza. Sta a voi scoprire come unire le due cose, usando logica e un pizzico di follia.
Godetevi uno dei migliori Super Mario di sempre !
L’ultimo della lista è forse il consiglio più importante che possiamo lasciarvi mentre vi apprestate a sconfiggere Bowser per l’ennesima volta, sventando uno dei matrimoni più improbabili della storia del videogioco. Godetevi ogni dannato secondo di Super Mario Odyssey: un titolo esemplare, dalla giocabilità stellare e dal level design impressionante, che testimonia a gran voce oltre trent’anni di storia del colosso giapponese pur senza rinunciare al coraggio di osare, di rinnovarsi, di reinventarsi dal profondo. Super Mario Odyssey è una macchina divora-tempo che, per essere completata in ogni suo segreto, richiederà una dose impressionante di tempo, sacrifici e tentativi: ma siamo di fronte ad uno dei viaggi (se non il viaggio in assoluto) più memorabili ed appassionanti del celebre idraulico. E ogni secondo speso in compagnia di Mario, Peach e soci, credeteci, valeva la pena d’essere vissuto. Bentornato Mario, da tutti noi.
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