Quale modo migliore per inaugurare i nostri GameSoul Awards 2017 se non con il gioco principe della console dominatrice incontrastata del mercato? Sony ha recentemente annunciato di aver superato i 70 milioni di unità vendute della sua PS4, e per quanto il numero delle esclusive di peso uscite negli ultimi 12 mesi lo si possa praticamente contare sulle dita di una mano, è innegabile che il suo futuro sia roseo, tra la calorosa accoglienza del pubblico che non sembra incontrare ostacoli e la mole di titoli importantissimi in arrivo nei prossimi due anni (The Last of Us Part II, Death Stranding, God of War, Days Gone e chi più ne ha, più ne metta). Ma torniamo con i piedi per terra, torniamo all’anno appena passato: a contendersi il titolo di “Miglior gioco PS4” sono cinque giochi, tre dei quali esclusive assolute, che a nostro parere hanno spremuto al massimo la potenza della console, e che hanno potenzialmente convinto i giocatori, anche quelli più restii alle home-console (utenti PC in primis), a cedere ad ogni elitaria resistenza e ad afferrare con forza un DualShock 4.
Come non citare le epiche avventure di Aloy, carismatica protagonista dell’affascinante mondo a metà tra passato e futuro di Horizon: Zero Dawn? Guerrilla Games ha dimostrato di essere a suo agio non solo con gli FPS, ma anche con gli action/adventure ad ampio respiro, open world e con qualche gradita influenza ruolistica.
A proposito di “fascino” e “ruolistico”: Persona 5 è il JRPG che non ti aspetti, una gemma di caratura elevatissima non solo per il gameplay, come da tradizione della serie profondo e coinvolgente, ma anche per lo stellare comparto artistico (grafica e colonna sonora letteralmente da incorniciare) e per l’intricata e matura narrazione. Stiloso e irresistibile.
Resident Evil 7: Biohazard e Nier: Automata sono apparsi anche altrove, ma non riusciamo a scinderli da quella che reputiamo la loro piattaforma perfetta. Nel primo caso perché non solo RE7 ha saputo rinvigorire una serie data per spacciata in un modo davvero unico, ma anche perché grazie a PlayStation VR ci ha immerso nell’orrore come pochi han saputo fare. Nel secondo, perché nonostante l’uscita postuma su PC, è su PS4 che Nier: Automata si è fatto conoscere, e grazie (anche) al supporto di Sony ha avuto quel richiamo e quelle attenzioni che un’opera così complessa e totalizzante merita.
Chiudiamo in bellezza con un add-on che ricorda le care vecchie “espansioni” di un tempo, quelle ricche, lunghe, perfettamente in grado di vivere di luce propria. Ed è quello che fa Uncharted: L’Eredità Perduta, e non solo perché è un’esperienza standalone: è un capitolo di Uncharted a tutti gli effetti, che si prende dei rischi sia ludici (con una struttura atipica, più “aperta” e libera rispetto ai canoni della serie) che, soprattutto, narrativi (con un insolito duo, le affascinanti Nadine e Chloe, volti noti ai fan), e che non ci fa sentire più di tanto la mancanza di quello scavezzacollo di Nathan Drake.
Ora tocca a voi decidere qual è il miglior gioco PS4 del 2017!
And the Winner is…
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