Mancano poche settimane all’arrivo di Shadow of the Colossus (6 febbraio) su PlayStation 4, ed è un classico esempio di gioco glorioso che è pronto a tornare a nuova vita per riappassionare i fan che lo hanno già finito anni or sono, oppure catturare l’attenzione di coloro che ne hanno sentito parlare ma non lo hanno mai provato per un motivo o per l’altro. Il team dietro al progetto è quello di Bluepoint Games, che dopo aver lavorato anche alle remastered di God of War Collection, Gravity Rush ed Uncharted: The Nathan Drake Collection è ormai specializzato in questo tipo di prodotti.
Se seguite un po’ i commenti che circolano attorno al mondo dei videogiochi, vi sarete sicuramente imbattuti in qualcuno che si è scagliato contro questa tipologia di giochi al grido di “vergogna, avete fatto copia ed incolla per spillarci nuovamente i soldi!”. Ebbene, grazie al video pubblicato proprio dai ragazzi di Bluepoint (che trovate ad inizio news) avete la possibilità di approfondire quanto lavoro ci vuole per rimasterizzare un prodotto, o creare addirittura un remake.
Nel loro caso, il rispetto nei confronti dell’originale appare molto elevato: e questo non avviene soltanto per il comparto tecnico, potenziato ma che deve rimanere sempre fedele, quanto per le meccaniche di gioco modificate o per altre aggiunte che, per usare le parole del team, “devono sempre integrarsi e rispettare la visione originale dei creatori”. Un approfondimento che troviamo decisamente interessante, pratico e che abbiamo voluto condividere con voi, vista la portata che il fenomeno ha assunto soprattutto nelle ultime due generazioni.
Anche se alla fine, forse, l’importante è che la storia dei videogiochi venga preservata: la decisione finale spetterà sempre al pubblico, che dal 6 febbraio potrà giudicare l’ultimo lavoro di Bluepoint Games.
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