Il gioco dell’anno è una cosa seria. Il gioco dell’anno riscrive le regole del gioco, un altro gioco, anzi, tanti, buona parte di quelli che verranno dopo di lui. Il gioco dell’anno è quell’opera che ha saputo raccontare una storia, già di per sé bella, meglio di tutti gli altri, oppure che ha saputo offrire o reinterpretare una meccanica in grado di renderlo irresistibile, magnetico, qualcosa di semplicemente imperdibile. Oppure, ancora, dando un’occhiata ad alcuni dei contendenti, ha ridato linfa vitale ad un serie, tanto a quelle amate e intoccabili, quanto a quelle già date per spacciate da tempo (un’impresa, di conseguenza, ancor più erculea e da apprezzare). Sì, ce l’abbiamo con Super Mario Odyssey e con The Legend of Zelda: Breath of the Wild, già comparsi (concedetecelo, più che meritatamente, in altri nostri sondaggi), che come per magia hanno fatto ringiovanire nomi vecchi di più di tre decenni, o per quanto riguarda il secondo caso, Resident Evil 7, che ha riportato in auge un brand in caduta libera e senza più un’identità.
Ma nella categoria “Gioco dell’anno” dei GameSoul Awards 2017 non ci sono solo i “soliti”, le grandi serie. Mancano all’appello contendenti di un certo calibro, lo sappiamo. Al contempo però abbiamo preferito mandare avanti anche le nuove IP (Horizon: Zero Dawn), quelle più coraggiose (NieR: Automata e Persona 5), quelle che hanno catalizzato l’attenzione di stampa e dei giocatori, a milioni (PlayerUnknown’s Battlegrounds), quelle piccole nella forma ma titaniche nel contenuto (e nel tasso di difficoltà… sì, Cuphead, stiamo parlando di te), che se la vedono con i big come Forza Motorsport 7, o con quel “marriage made in Heaven” di Mario+Rabbids: Kingdom Battle su cui pochi, forse, avrebbero scommesso, ma che in realtà ci ha permesso di giocare un Mario come non ne vedevamo da anni. Ognuno di questi 10 giochi ci ha fatto emozionare a modo suo, ci ha raccontato una storia a modo suo, o, semplicemente, non ci ha fatto staccare gli occhi dallo schermo come non succedeva da tempo: sta ora a voi decidere quale merita il riconoscimento più importante di tutti.
And the Winner is…
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Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.
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Leggi i suoi articoliTraduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.
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