News 27 Gen 2018

10 creature che vorremmo affrontare in Monster Hunter: World

Se c’è una cosa che non è mai mancata alla serie Monster Hunter sono i mostroni giganteschi: lucertole troppo cresciute, strani ibridi, bestie di terra, acqua e mare mastodontiche, e chi più ne ha più ne metta. Rathalos e soci ci hanno dato del filo da torcere nel corso degli anni, e anche Monster Hunter: World, l’ultimo capitolo della saga, disponibile da venerdì 26 gennaio su PS4 e Xbox One (su PC arriverà tra qualche mese) non è da meno, come potete leggere nella nostra recensione. Siamo convinti però che il suo mix di azione, GDR e caccia selvaggia sia talmente ben collaudato da potersi adattare a creature provenienti da altri mondi: l’importante è che siano più grandi e temibili del normale. In occasione dell’uscita del gioco ci siamo quindi chiesti quali bestioni provenienti da altri videogiochi, ma non solo, ci piacerebbe affrontare nel nuovo Monster Hunter: World.

Capcom, se sei in ascolto, ci accontenteremmo anche di uno solo di questi epici scontri!


Divoratuono (Horizon: Zero Dawn)

Capcom ha dedicato un evento tematico all’esclusiva PS4 di Guerrilla Games, quindi non potevamo che partire dalla maestosa avventura di Aloy, che di caccia e bestioni giganteschi se ne intende. La sofisticata tecnologia alla base dei robo-dinosauri li rende delle macchine da guerra devastanti, e per quanto in Monster Hunter le nostre lame non siano così abituate a penetrare l’acciaio, e le nostre armature non siano molto adatte a resistere ad un poderoso raggio laser, il nostro prode cacciatore non teme di certo l’anello di congiunzione tra un T-Rex e una lavatrice particolarmente evoluta (e incazzata): il Divoratuono.

Divoratuono


Behemoth (Final Fantasy XV)

Il suo nome proviene dritto dritto dalla Bibbia, ed è indissolubilmente legato a Final Fantasy XV: pare infatti sia il primo nemico ad essere stato realizzato per il gioco, risalente all’epoca in cui era ancora conosciuto come Versus XIII (compare non a caso in uno dei primi trailer gameplay). Noctis e soci dovranno letteralmente andare a caccia per stanarlo, studiandone tracce e comportamenti fino ad arrivare al durissimo faccia a faccia, un metodo che ci ha ricordato proprio Monster Hunter e che quindi non potevamo assolutamente tralasciare.

Behemoth


Marshmallow Man (Ghostbusters)

Il primo, leggendario Ghostbusters era stracolmo di spiriti inquietanti, ma l’entità che più di tutte ci ha terrorizzato all’epoca era la paffutissima ma infernale mascotte della ditta di marshmallow “Stay Puft”: un dolcetto grande quanto un palazzo, in tenuta da marinaretto, affamato di sangue e distruzione. La sua morbidezza in Monster Hunter potrebbe diventare il suo vero punto debole: le lame dei cacciatori tagliano senza problemi la carne di rettile, figurarsi un simile concentrato di zuccheri e cattiveria.

Marshmallow Man


Godzilla

Con Godzilla le cose si complicherebbero un po’, sia perché le sue squame lo proteggerebbero da qualsiasi fendente (forse servirebbe prima qualche proiettile penetrante sparato con una gunlance), sia perché, di film in film, è diventato sempre più grosso e devastante. Con lui la forza bruta servirebbe a ben poco: astuzia, una trappola ben congegnata, e tanta, tanta fortuna sarebbero gli unici ingredienti realmente efficaci in un simile scontro.

Godzilla


 

Bowser (Super Mario)

Concedetecelo: Bowser ci ha rotto. Non vuole proprio saperne di lasciar perdere la Principessa Peach, e come se non bastasse, dopo decine di livelli, salti, schivate e chi più ne ha più ne metta, basta saltargli in testa tre volte per annientarlo, davvero nulla di trascendentale. Che daremmo per poterlo affrontare in un vero duello, almeno una volta, e sbarazzarcene definitivamente. I suoi pugni non saranno semplici da schivare, ma in compenso, concentrando gli attacchi sulla sua coda perennemente in bella vista, non dovrebbe essere poi così insormontabile.

Bowser



Il Gigante Bestia (Attacco dei Giganti)

Il Gigante Bestia fa davvero paura, e non solo perché ricorda uno scimmione (c’è già King Kong a rivestire quel ruolo). È tra i giganti più temuti del manga: non solo è immenso e possente, ma è anche dannatamente astuto, perfettamente in grado di guidare e controllare i suoi simili (è anche l’unico dotato di parola). Affrontare una simile creatura (ce lo siamo trovati davanti già in occasione della nostra prova di Attack on Titan 2) diventa quindi appagante due volte: i suoi 17 metri di altezza non sono l’unico motivo a renderlo così temibile.

Zeke Jaeger


Kyogre (Pokémon)

Non poteva mancare un Pokémon tra le creature da combattere in un ipotetico Monster Hunter All-Stars. Un Pokémon leggendario, ovviamente. Abbiamo scelto Kyogre perché è di tipo d’acqua, e darebbe un bel po’ di varietà alla nostra battuta di caccia, ma anche perché questa sorta di orca munita di pinne simili ad ali, può sfiorare il cielo con un balzo. E poi leggenda vuole che gli oceani su cui abbiamo surfato sinora nei capitoli della serie siano opera sua: quando ricapita di scontrarsi con un mostro del genere?!

Kyogre


Kaiju (Pacific Rim)

Oggettivamente, sperare di ritrovarsi al cospetto di bestioni alti 80 metri ha un che di folle. Però pensateci: il nome dei mecha che li combattono in Pacific Rim richiamano il concetto di “caccia”, motivo per cui non sfigurerebbero minimamente in un Monster Hunter. All’atto pratico non deve essere proprio semplice, né comodo buttarne uno al tappeto, e senza ponti e moderni edifici da abbattere a fargli da esca, difficilmente si lasceranno adescare dalle rudimentali strutture abitative dei giochi di Capcom. Ma in un suggestivo capitolo futuristico, una bella battaglia con loro non ci dispiacerebbe proprio affrontarla.

Kaiju


Grifone (The Witcher 3)

È tra i più “piccoli” della lista, ma il combattimento contro questa creatura in The Witcher 3 ci ha fatto passare notti insonni, colpa di quel suo atroce urlo con cui ci accoglie ad ali aperte. Come con il Behemoth di Final Fantasy XV, il prode Geralt deve intraprendere una vera e propria investigazione per poter dar via allo scontro (diviso in più fasi, un po’ come accade in Monster Hunter), ma come lascia intendere il primo contatto con la creatura, c’è ben poco da ragionare e molto da combattere. I bestioni del gioco di Capcom ci fanno spesso sentire impotenti, ed è quello a rendere ogni sfida un vero piacere. Una delle rare volte in cui ci siamo sentiti nello stesso modo è stata proprio con la bestia di Bianco Frutteto.

Grifone


King Kong

Già ce la immaginiamo una battaglia contro di lui: un duello sviluppato in verticale, con tanto di inseguimento a base di arrampicate lungo una parete rocciosa alta quanto l’Empire State Building. Nelle mani stringe il nostro prode Felyne, da strappare dalle sue grinfie, giusto per simulare l’epica scena che ha reso questo maledetto scimmione immortale. E infine, ciliegina sulla torta, un Godzilla che appare all’improvviso interviene, e ci fa risparmiare tempo e fatica, un po’ come accade casualmente in Monster Hunter: World, le cui aree pullulano di potenziali prede, ma anche di loro alleati e nemici, come in ogni ecosistema che si rispetti. Potrebbe rivelarsi la più epica quest di tutta la serie.

King Kong


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