News 16 Feb 2018

CD Projekt RED: la miglior comunicazione è quella di un giocatore felice

CD Projekt RED, sviluppatori conosciuti per la saga di The Witcher e soprattutto per Cyberpunk: 2077 tornano a parlare delle loot boxes. Le casse premio, che hanno tenuto banco per diversi mesi sul finire del 2017, tornano ad essere al centro dell’attenzione dello sviluppatore polacco. Un’attenzione però negativa, visto che da sempre CD Projekt RED si è imposta di non usarle nei loro giochi.

Durante un’intervista, il co-founder Marcel Iwinski si è seduto al tavolo con i ragazzi di PC Gamer, parlando appunto di microtransazioni e casse premio. Secondo il co-fondatore di CD Projekt RED, se un giocatore paga un titolo a prezzo pieno dovrebbe avere a disposizione un contenuto gigante e pulito, in grado di dare diverse ore di gameplay.

“Nel nostro caso cerchiamo sempre di fornire una storyline tra le 50 e le 60 ore, con centinaia di ore di attività secondarie per godere appieno dell’esperienza di gioco. Per me questo è un atteggiamento corretto. Non c’è miglior comunicazione di un giocatore felice che raccomanda il nostro gioco ai suoi amici”.

Iwinski chiaramente non si è mai tirato indietro davanti ai contenuti aggiuntivi. Per lui però è importante che ogni cosa extra che esce da CD Projekt RED venga chiamata espansione. Per quanto riguarda i DLC, invece, per lui dovrebbero essere distribuiti gratuitamente, seguendo probabilmente uno schema simile a quello di The Witcher 3 (16 contenuti aggiuntivi cosmetici).

Cosa ne pensate delle dichiarazioni di CD Projekt RED? Concordate con loro oppure pensate che il mercato delle microtransazioni debba essere oramai accettato, visto anche il loro valore? Fatecelo sapere con un commento alla notizia!


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