Le prossime Olimpiadi si terranno, come sicuramente saprete, nel 2020 a Tokyo: per l’occasione il Giappone ha lasciato il compito di selezionare la mascotte, da una “lista” di più di 2.000 elementi, ai bambini delle scuole primarie. Più di 6 milioni di fanciulli hanno espresso la loro preferenza negli scorsi mesi, con un risultato piuttosto ovvio: le mascotte somigliano indiscutibilmente a personaggi dei videogiochi.
La scelta ultima è stata effettuata tra tre coppie di simpatiche creature, alcune potrebbero ricordare gli spiritelli di Yo-Kai Watch, o i Digimon, ma sembra che la folla propenda più per i Pokémon: Twitter è stata infatti invasa da post di utenti che additano la coppia vincitrice come “i nuovi starter“.
Tokyo2020 to unveil Olympic mascot today, choosing from 3 pairs of Pokemon characters. Oh wait…https://t.co/tTjroj68to
— Kwon Jang-Ho (@janghokwon) February 28, 2018
Japan left the final vote for #Tokyo2020 Olympic mascots to elementary school students. The result? Two adorable, strangely pokemon/neopets-like space alien friend things. Names TBD. https://t.co/PtJA2bh3vv pic.twitter.com/OUdiVXPHeD
— Kelly Kasulis (@KasulisK) February 28, 2018
The new Pokemon for the upcoming Switch game are looking great https://t.co/A5bLF7rNj7
— Rose (@TricSafflina) February 28, 2018
love the new pokemon starters pic.twitter.com/uSREaGNPIK
— Luke Plunkett (@LukePlunkett) February 28, 2018
La somiglianza è effettivamente alta, ma non ci si poteva aspettare un risultato diverso visti i votanti: molti bambini hanno commentato la loro scelta asserendo che “sono cool perché somigliano a personaggi dei videogiochi“. Qui sotto trovate anche le due coppie finaliste scartate, che non si allontano di molto dall’adorabile stile dei vincitori. Del resto, non si può negare che l’industria videoludica sia un lato importante della cultura giapponese, dunque perché non sbandierarlo al mondo tramite la manifestazione sportiva più importante di sempre?
Autore
Leggi i suoi articoli
Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
Autore
Leggi i suoi articoliCresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
Commenti