Solitamente i malware sono programmi volti a rubare informazioni personali degli utenti infettati, spesso per questioni economiche, ma non è il caso di PUBG Ransomware. Questo peculiare malware infatti ha un solo scopo: farvi giocare a PlayerUnknown’s Battlegrounds.
“Ransomware” è il nome che si dà a dei particolari programmi che bloccano l’accesso ai file di un dispositivo finché non viene “pagato un riscatto”. In questo caso però il riscatto non ha a che fare con valigette o conti in banca, il messaggio minatorio del PUBG Ransomware infatti recita:
I tuoi file sono stati criptati da PUBG Ransomware! Ma non preoccuparti! Non è così difficile sbloccarli. Non voglio soldi! Devi solo giocare a PUBG per un’ora!
In realtà è stato provato che il blocco viene rilevato dopo appena 3 minuti di gioco, ma chi si tirerebbe indietro nel bel mezzo di una sfida all’ultimo sangue? Nel caso però foste sfegatati sostenitori di Fortnite ci sono altri modi per aggirare il blocco, come l’inserimento di un semplice codice. PUBG Ransomware sembrerebbe ancora in fase di sviluppo e secondo gli esperti non è detto che verrà rilasciato su grande scala; in ogni caso se dovesse capitarvi di trovarvi davanti a questo software maligno sapete cosa fare: aprite PUBG… e non dite al capo dei 3 minuti.
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