La storia si ripete: ogni volta che una donna fa la sua apparizione in un videogioco ambientato nella Prima o Seconda Guerra Mondiale, gli “storici” (o scassamaroni, come volete chiamarli) cominciano a incurvarsi tipo gatti che hanno avvistato un serpente velenoso e purtroppo Battlefield V non è immune a questo trattamento.
DICE però non si è fatta troppi problemi in merito e anzi, ha spiattellato una donna soldato proprio sulla copertina dell’edizione standard del gioco (quella che vedete a inizio news, per intendersi). Ovviamente il gesto ha sollevato ancora più vespai, che sono però stati prontamente messi a tacere dal general manager di DICE, Oskar Gabrielson:
Lasciatemi essere chiaro su una cosa: le scelte dei giocatori e i personaggi femminili giocabili sono qui per restare. Vogliamo che Battlefield V rappresenti tutti coloro che sono stati parte del più grande dramma della storia dell’umanità, e dare la possibilità ai giocatori di scegliere e personalizzare i personaggi con cui giocare.
Gabrielson continua poi con un piccolo esempio dai vecchi titoli: il sandbox di Battlefield ha sempre permesso a tutti di giocare nel modo in cui volevano. Se tre persone possono cavalcare un solo cavallo sparando con un lanciafiamme, perché un personaggio femminile dovrebbe risultare tanto strano? Un’argomentazione convincente, anche se noi non facciamo testo… eravamo già convinti dal trailer di presentazione.
The Battlefield sandbox has always been about playing the way you want. Like attempting to fit three players on a galloping horse, with flamethrowers. With BFV you also get the chance to play as who you want. This is #everyonesbattlefield. pic.twitter.com/jZkzSRjIwL
— Oskar Gabrielson (@ogabrielson) May 25, 2018
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