Rare ha un vasto catalogo di IP. Ci sono circa 32 anni di storia dei videogiochi, che per un motivo o per l’altro potrebbero essere in futuro utilizzate da altri sviluppatori. A svelarlo è Craig Duncan, studio head del team di sviluppo, in un’intervista con IGN per la rubrica IGN Unfiltered.
Stando alle parole di Duncan, Rare non pone nessun veto in merito. Arrivano anche diverse richieste, ma è chiaro che l’intero studio di sviluppo deve valutare che al lavoro su un possibile nuovo GoldenEye o un Conquer ci debbano essere le persone giuste.
Non escludiamo la possibilità, ma non discutiamo solo il perché un certo team debba essere giusto, ma anche le persone che ci lavorano. Rare è il guardiano delle IP di Rare e nessuna delle persone coinvolte vorrebbe vedere i nostri amati franchise recensiti con voti bassi.
La questione è chiaramente spinosa, ma non è detto che un giorno un IP del Nintendo 64 non possa tornare magari in vita su altre piattaforme. D’altronde i sogni son desideri, no?
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