Quando sono stato a Milano per provare finalmente Marvel’s Spider-Man, di cui potete leggere l’anteprima, ho anche avuto la possibilità di scambiare due parole con Bryan Intihar, Creative Director presso Insomniac Games.
Oltre a uno sviluppatore, ho avuto davanti prima di tutto un vero fan di Spider-Man, capace di far capire quanta dedizione e quanta passione siano state messe nel gioco da parte sua e di tutto il team. Lo sviluppo di Marvel’s Spider-Man è stato del resto silente per un bel po’ di tempo prima della presentazione ufficiale all’E3 2016. Dopo averlo visto in terza persona più volte, ora il gioco è addirittura entrato in fase gold, quindi è pronto per il lancio sul mercato.
Bryan mi ha dunque raccontato qualche dettaglio sullo sviluppo del gioco e su cosa lo abbia portato a immaginare un simile progetto. Marvel’s Spider-Man rappresenta un traguardo eccezionale per il team e per lui stesso, da sempre estimatore del supereroe.
Eccovi la nostra chiacchierata nella sua interezza.
GameSoul.it: Quindi Mary Jane è presente e sarà anche giocabile. Quanto è stato difficile creare una vostra versione di Mary Jane?
Bryan Intihar: È stato davvero difficile. È già abbastanza difficile creare Spider-Man e renderlo giocabile come un semplice Peter Parker! Mary Jane ha meccaniche diverse nel corso del gioco. Ogni volta che si aggiunge un eroe in un gioco c’è un grande investimento in fatto di tempo e sviluppo. È stata una bella sfida, ma anche una grande opportunità per non fare in modo che Mary Jane fosse solo una figura da cutscene. Essendo un gioco di Spider-Man, questo è ciò che le persone potrebbero pensare. Invece Mary Jane è coinvolta nell’azione e si può toccare con mano il suo contributo nella storia, oltre alla relazione fisica tra lei e Peter.
GS: Tra l’altro sto giocando proprio ora con lei. Il suo ruolo è legato ai flashback (ndr, Mary Jane è protagonista di un flashback nelle battute iniziali del gioco) o avrà anche altre meccaniche in futuro?
BI: Questo è effettivamente un flashback per spiegare bene cosa sta succedendo, ma non tutte le sue sezioni giocabili saranno solo flashback.
GS: Quindi siete aperti allo Spiderverse e ad altre storie da raccontare?
BI: Posso dirtelo con certezza proprio ora. Tutto ciò a cui pensiamo ora è Marvel’s Spider-Man, coi suoi personaggi classici già inclusi nella storia. Per adesso ci concentriamo al massimo su questo aspetto.
GS: Ci sarà un cameo di Stan Lee? Un riferimento? Un Easter Egg?
BI: (sorride) Lo scoprirai il 7 settembre!
GS: Non vedo l’ora! Ma qual è stata la sfida più grande nel riprodurre una New York City vivente?
BI: Beh tutto parte dalla sua enormità. Spider-Man si muove due o tre volte più veloce del nostro personaggio di Sunset Overdrive. Questo ci causava qualche problema. Volevamo infatti un personaggio che si muovesse molto più veloce, in una città molto più grande, con più persone, più veicoli. In Sunset Overdrive non c’erano NPC all’interno dei veicoli. Far funzionare e rendere familiare una simile città è stato piuttosto arduo, ad esempio per posizionare tutti i punti più famosi. Sicuramente però la cosa più difficile è stata fare in modo che la città reagisse agli eventi, come i crimini, oppure ai cambiamenti che occorrono durante la storia. È stata dunque una grande sfida sia dal lato tecnico che da quello di storytelling.
GS: Infatti ho visto come reagiscono le persone quando passa Spider-Man, salutandolo e commentando.
BI: Esattamente, parlo proprio di questo. Abbiamo addirittura un team dedicato proprio a questa caratteristica del gioco.
GS: Qual è stato il tuo primo gioco di Spider-Man, qual è il tuo preferito e quale impatto ha avuto su Marvel’s Spider-Man?
BI: Di fatto il primo è anche il mio preferito! Anzi, ora che ci penso ho sicuramente giocato i vecchissimi capitoli su Atari. Però mi ricordo di aver passato un sacco di tempo seduto alla fine del letto per giocare a Spider-Man su PlayStation 1, creato da Neversoft. Quello mi ha fatto dire: “Ok, è davvero un gioco di Spider-Man.” So che la risposta più ovvia sarebbe Spider-Man 2 per via del suo gameplay open-world. Lo capisco. Però quel primo capitolo aveva qualcosa in più. Il suo cast era qualcosa di meraviglioso. Era proprio Spider-Man e mi è rimasto nel cuore.
GS: Avevi una minima idea che, un giorno, avresti creato tu stesso un gioco di Spider-Man?
BI: Assolutamente no! Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto. Ho studiato per diventare psicologo e ora mi trovo qui. La mia vita e la mia carriera sono andate in una direzione completamente diversa.
GS: Tornando alla città, funziona davvero bene anche senza veicoli utilizzabili.
BI: Esatto, ne stavo giusto parlando qualche giorno fa. Dopo qualche minuto passato a dondolare per le strade con le ragnatele, sembra quasi diventare automatico. Adesso, quando gioco a qualsiasi altro gioco open-world e mi trovo a dover andare a piedi o guidare una macchina, penso “No, voglio usare le ragnatele.”. Questa meccanica è stata letteralmente la prima su cui abbiamo lavorato. Allora era una città grigia, con personaggi quasi nemmeno animati, e adesso siamo arrivati qui. Sapevamo che era la prima cosa da perfezionare e ci abbiamo lavorato un sacco.
GS: Da dove è arrivata l’idea di re-immaginare Peter Parker in qualità di scienziato? Niente più fotografia e giornalismo?
BI: Volevamo andare oltre il personaggio già visto e rivisto. Peter è intelligente. Anche nei vari film usciti ultimamente è sempre elogiato per la sua intelligenza. Per questo la carriera scientifica sembra quasi un percorso naturale per lui. È interessante anche notare per chi lavora (ndr, e non ve lo diremo per preservare la sorpresa). Peter è una persona che vuole fare del bene per la città essendo Spider-Man, ma che ora può anche dare un contributo altrettanto grande nelle vesti di un classico cittadino.
GS: Proprio riguardo questo, l’arresto di “personaggio” (ndr, non vi diremo nemmeno questo, nonostante sia un evento proprio all’inizio del gioco) potrebbe essere un traguardo per lui, ma non per la città.
BI: Esatto! Hai centrato proprio il punto! Io stesso mi imbatto spesso in simili situazioni. Ora non voglio mettermi nei panni di Peter, anche se mi piacerebbe essere lui, bollette da pagare a parte… Peter fa questa cosa e per lui tutto è perfetto. Con l’arresto di “personaggio” la sua carriera è alle stelle e la città sarà abbastanza al sicuro. In verità non è così e “personaggio” lo dice abbastanza chiaramente, promettendo che la situazione peggiorerà nel giro di un solo mese.
GS: Infatti ho potuto giocare praticamente un giorno e si vedono già le conseguenze.
BI: Del resto il gioco prende luogo in un lasso di tempo pari a 3 o 4 settimane. Come hai potuto vedere, però, in un giorno possono capitare un sacco di cose.
GS: Perfetto, grazie mille!
BI: (silenzio) … I love that you got that. (ride)
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