Che Fortnite sia un fenomeno mondiale non è una novità, e i numeri parlano chiaro: il gioco ha raggiunto quota 200 milioni di utenti registrati con picchi di oltre 8 milioni di persone connesse contemporaneamente, numeri che fanno impallidire gli altri titoli.
Fortnite tuttavia ha un grande appeal soprattutto sui più giovani, e in alcuni casi la situazione è sfuggita di mano. In America sono state istituite delle vere e proprie cliniche con lo specifico compito di aiutare i giovani a disintossicarsi da Fortnite, e diversi genitori preoccupati per la loro dipendenza si sono visti costretti a mandare lì i propri figli, come si può vedere da questo articolo di Bloomerang condiviso su Twitter.
Fortnite addiction is becoming a very real concern for parents pic.twitter.com/bfI6jGf1Lg
— TicToc by Bloomberg (@tictoc) November 29, 2018
Lo streamer più famoso di Fortnite Ninja (nonché volto ufficiale del gioco) non ha mancato di dire la sua, e la risposta è stata piuttosto ironica ma critica:
“Dipendenza da Fortnite manda bambini alla riabilitazione” dovrebbe essere cambiato con “Genitori pessimi non sanno come togliere i videogiochi ai propri figli”.
Title should be "Terrible parents don't know how to take their kids gaming system away"
— Ninja (@Ninja) November 28, 2018
Secondo Ninja quindi la colpa non è di Fortnite, ma dei genitori che non sono riusciti a dare una giusta educazione e limiti ai figli. Un pensiero da una parte condivisibile, ma detto da chi è in streaming 12 ore al giorno (anche se per lavoro) crea un evidente conflitto di interessi, visto che molti giovani semplicemente tentano di emularlo.
Voi che ne pensate? Di certo l’argomento è abbastanza spinoso e articolato, ma è innegabile come in alcuni casi estremi il gioco stia incidendo negativamente sulla vita di alcune persone.
[wp-tiles post_type=’post’ posts_per_page=5 orderby=’date’ order=’DESC’]
Commenti