Apex Legends è sulla cresta dell’onda, e considerata l’intenzione di Respawn di supportare il titolo ancora per diversi anni è normale che siano presenti delle microtransazioni… dopotutto il gioco non si mantiene di certo da solo.
Il sistema di monetizzazione del gioco tuttavia offre unicamente degli orpelli estetici che non influenzano il gameplay, e soprattutto qualsisi cosa può essere acquistata anche con i tanto sudati crediti in-game.
In un recente intervista per GamesBeat il design director Mackey McCandlish ha dichiarato come questo sistema siamo molto “etico” e come sia importante per il gioco non costringere gli utenti a pagare:
Non siamo pay-for-power. Abbiamo una forma di monetizzazione molto etica dove mettiamo a disposizione molti oggetti cosmetici che non bisogna nemmeno pagare. Chi vuole può acquistare direttamente dal negozio un oggetto a tempo limitato. Si possono ottenere i personaggi nel gioco o li si può acquistare. Ne abbiamo messi a disposizione otto, di cui sei sono gratuiti e due acquistabili. È un approccio bilanciato, ma sapevamo di non voler essere pay-for-power o pay-to-win.
Con i nostri giochi precedenti penso che abbiamo dimostrato che ci interessa avere un rapporto etico e trasparente con il consumatore. Abbiamo realizzato dei DLC gratuiti per le mappe di Titanfall 2. Quando la concorrenza stava adottando criteri pay-for-power, noi ci siamo regolati diversamente e stiamo continuando questo trend.
Apex Legends quindi non avrà contenuti che possano in qualche modo avvantaggiare chi paga, e potrete continuare a giocare anche solo con la valuta guadagnata alla fine delle partite… oppure sperare in un bug che vi regali l’equivalente di un milione di dollari in crediti (anche se dureranno poco).
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