Speciale 02 Apr 2024

4 chicche da non perdere dall’ID@Xbox Digital Session 2024

Nella botte piccola c’è il vino buono, dice un vecchio detto che spesso trova riscontro nella realtà. Un detto che pare essere al centro della filosofia del team ID@Xbox, parte integrante della divisione gaming di Microsoft che ormai da anni lavora come stimolatore e acceleratore dei progetti realizzati da realtà medio/piccole, se non addirittura da team neonati o singoli autori. Successi come Lies of P e Palword sono la testimonianza di come il lavoro svolto finora sia stato di altissimo livello.

Recentemente abbiamo avuto l’occasione di dare un nuovo sguardo ad alcuni titoli che arriveranno su Xbox (anche Xbox Game Pass, acquistabile a questo link) nei prossimi mesi grazie a un evento digitale a cui abbiamo potuto accesso grazie a un gentile invito da parte di Microsoft. La sessione si è rivelata più interessante del previsto grazie alla premura con cui sono stati scelti i titoli mostrati, tutti diversi l’uno dall’altro per stile, tematiche e gameplay.

Ecco le produzioni che ci sono state mostrate, in ordine di apparizione.


Nightscape di Melzan Studios

L’apertura di questo evento se l’è presa Nightscape, un’avventura 2.5D dai ritmi molto lenti e dall’atmosfera quasi onirica ambientata nell’antica Arabia. In questo gioco vestiremo i panni di Layla, una ragazza dotata di un magico astrolabio che le permette di ricomporre le costellazioni.

Alla ricerca del percorso verso casa, Layla ha il compito di recuperare le stelle e riportarle in cielo, così da poter trovare nuovamente la via. Affiancata da un misterioso ragazzino capra, dovrà attraversare un mondo meraviglioso ma minacciato da una misteriosa corruzione, dovendo affrontare nemici pericolosi con il suo arco e utilizzando l’ingegno per risolvere piccoli enigmi.

Nella demo che ci è stata mostrata abbiamo potuto apprezzare in particolar modo le scelte cromatiche e in generale la direzione artistica, accompagnata da un audio ambientale e colonna sonora davvero avvolgente e d’effetto.

Lato gameplay abbiamo visto relativamente poco, probabilmente perché si trattava di una demo dedicata alle fasi iniziali. La struttura di base è quella del classico platform 2D in cui i poteri del protagonista permettono di affrontare nemici e risolvere enigmi ambientali: abbiamo infatti visto evocare la pioggia per far crescere una pianta e superare un ponte, oppure il vento per muovere un tronco come fosse una piccola imbarcazione.

I poteri richiamano le varie costellazioni e sono costruiti sulla base della cultura astronomica, nonché dei suoi legami con la tradizione araba. Ad esempio la pioggia, che richiama l’abbondanza, è legata alle pleiadi, in quanto alcune tribù che vivono nel deserto hanno associato il periodo in cui iniziano a essere visibili con l’arrivo delle piogge.

Concettualmente il prodotto è interessante, anche se un po’ “compassato” nel ritmo e da perfezionare nel complesso. Comprensibile comunque, perché al timone del progetto troviamo Melzan Studios, una piccola realtà decisamente nuova nel settore (ha preso vita nel 2021) e che è impegnata totalmente sul progetto Nightscape, attualmente in fase di produzione.

Non sono disponibili finestre di lancio o altre informazioni per il gioco, che punta a far “ammirare le meraviglie del cielo e nel mentre a far divertire i giocatori”.


Botany Manor di Whitethorn Games / Baloon Studios (Xbox Game Pass)

Dalle stelle al giardino di casa, ecco Botany Manor, il titolo che ci porterà in una bellissima magione ricca di fiori e di enigmi, da risolvere con il pollice verde! Questa rilassante avventura/puzzle game in prima persona è ambientata nel 19° secolo proprio nella nominale Botany Manor, casa della botanista Arabella Greene, da tempo in pensione.

Nel tempo Araballa ha raccolto una enorme collezione di piante di ogni tipo, alcune estremamente rare, ed è ora suo compito completare il libro di ricerche “Forgotten Flora“, che racchiude tutti i segreti e gli studi svolti durante la sua carriera. Il libro ha multiple funzioni, in quanto non solo è l’innesco della storia, ma rappresenta anche il menù multifunzionale con capitoli, mappa e via dicendo.

Nei vari capitoli dovremo scoprire i segreti di misteriose piante perdute e riportarle in vita, indagando alla ricerca di indizi, risolvendo piccoli enigmi e, alla fine, restituendo alla luce i fiori dimenticati. Si comincia con il ritrovare i semi per poi trovare le informazioni necessarie per capire, ad esempio, quanta terra e nutrimento sia necessario.

Durante la prova si è arrivati addirittura ad analizzare campioni di un microscopio e a studiare la percentuale di zuccheri contenuti in determinate mele per poter realizzare un sidro in grado di nutrire e far crescere a dovere il germoglio delle “Pixie Tears”.

Il tutto ovviamente non risulta impegnativo od opprimente, in quanto prevede semplicemente che il giocatore esplori ogni area con zelo e raccolga i vari indizi (comunque indicati sul libro) per poi metterli insieme e completare le procedure che il gioco, di suo, suggerisce. Senza limiti di tempo o imposizioni, creando un’atmosfera molto rilassante.

Botany Manor arriverà presto su PC e console, con la data di uscita fissata per il 9 aprile, e sarà disponibile al D1 nella libreria di titoli di Xbox Game Pass.


Jump Ship di Keepsake Games (Xbox Game Preview)

Dalle stelle ai fiori, per poi tornare allo spazio, letteralmente! Jump Ship è stata la sorpresa più grande per il sottoscritto, che di certo dopo i primi due titoli “cozy” non si aspettava di vedere un FPS co-op PvE in cui quattro giocatori combattono a terra con le armi o nello spazio con le loro navi.

La dimostrazione del gioco è partita in quarta, senza dedicare troppo tempo per spiegare in maniera dettagliata le caratteristiche del gioco: navigando nello spazio la nostra squadra individua un segnale proveniente da una fabbrica, ma nel momento in cui prova ad avvicinarsi è costretta a disfarsi di un generatore di interferenze (gestendo la cosa da un menu) e a superare i controlli di una piccola flotta di navi, muovendosi abilmente tra le insenature delle formazioni naturali.

Una volta raggiunta la destinazione si è entranti nella struttura in modalità FPS, superando i nemici per recuperare la ricompensa e poi ritornare alla nave. Ma non prima di aver scoperto i pirati alle calcagna, da affrontare in scontri aerei sulle proprie navi. Una volta sconfitti, si può tornare all’hangar dove è possibile godersi il bottino e preparare la prossima missione.

E in pratica il gameplay loop di Jump Ship è proprio questo: scegli una missione, preparati ad affrontarla da solo o con gli amici, e lanciati nell’avventura, tenendo ben presente che però saranno presenti randomici che potranno sorprenderti!

L’elemento più interessante e (all’apparenza) divertente consiste nella transizione in tempo reale e senza soluzione di continuità dal comando della nave all’esplorazione a piedi, saltando da una nave all’altra con dei rampini o lanciandosi col jetpack per abbandonare la terraferma e approdare al volo sul proprio velivolo. Considerato che alcuni giochi ben più blasonati non sono in grado di offrire un’esperienza simile… beh, c’è da levarsi il cappello!

Nella sua apparente semplicità, Jump Ship sembra un gioco perfetto per riempire le serate con gli amici, passando ore a blastare alieni, recuperare risorse, migliorare la nave e partire per nuove missioni. Non sarà Helldivers 2 (ed è giusto così), ma il mood allegro e scanzonato non è troppo distante. Potremo scoprire come sarà realmente il gioco quando sarà disponibile tra le Xbox Game Preview nel prossimo futuro.


Still Wakes the Deep di The Chinese Room (Xbox Game Pass)

L’evento si è chiuso con il titolo di maggior richiamo del pacchetto, ovvero Steel Wakes the Deep, la nuova produzione del team responsabile di Amnesia: A Machine for Pigs, Everybody’s Gone to the Rapture e Dear Esther che segna il ritorno di The Chine Room al genere horror narrativo.

Il titolo è ambientato nel 1975, su una stazione petrolifera situata sulle coste scozzesi. Come se non bastassero le difficoltà del lavoro e le intemperie del gelido clima, una misteriosa creatura invade la struttura, tagliando qualsiasi possibilità di comunicazione con l’esterno e lasciando i membri della squadra soli ad affrontare orrori indicibili in grado di superare il senso della logica e della realtà

L’obiettivo sarà di cercare tutti gli altri compagni di lavoro, sopravvivere insieme, se possibile, e nel mentre trovare una via di fuga da questa impossibile situazione. Senza armi, senza poteri e solo con la forza della propria determinazione, il giocatore dovrà affrontare orrori di ogni tipo e vedere il mondo che lo circonda trasformarsi sotto i propri occhi.

Nella dimostrazione abbiamo potuto assistere ad alcune delle prime fasi di gioco, in cui il protagonista è alle prese con una stazione petrolifera all’apparenza tagliata fuori dal mondo esterno. Non c’è che dire: se non ci fosse una creatura demoniaca alle calcagna, potremmo goderci gli interni estremamente realistici e fedeli alle strutture degli anni 70. Un bijoux.

Peccato che dopo qualche passo ci si sia trovati ad assistere impotenti a un’esecuzione “dietro le quinte” di un membro della ciurma, torturato prima e dilaniato poi da qualcosa che ha avvolto in un abbagliante luce tutto ciò che la circondava. Non la migliore delle prime giornate per un nuovo arrivato. Da qui non resta che recuperare gli altri membri e provare a trovare una via di fuga, mentre i corridoi e le scale che attraversiamo si contorcono e vengono ricoperti da inquietanti forme organiche.

La nostra strada verso le cabine di salvataggio però è seguita con attenzione dalla creatura, pronta a farci fuori al primo errore (per fortuna esiste una modalità che annulla il game-over): riusciremo a mantenere mente e nervi lucidi e a salvare più gente possibile, mentre attorno a noi risuonano rumori sordi e urla di dolore? Lo scopriremo a partire dal 18 giugno 2024, quanto Still Wakes the Deep arriverà al D1 su Xbox Game Pass.


Nel complesso abbiamo potuto assistere a un’ora circa discretamente densa di gameplay, con la possibilità di seguire delle dimostrazioni preparate direttamente dagli sviluppatori dei titoli mostrati.

La volontà del progetto ID@Xbox di coinvolgere realtà sempre più diverse e variegate è chiara e si rispecchia nella scelta di alternare progetti più consolidati a vere e proprie opere prime di team appena formati, affrontando 4 diversi generi e atmosfere. Negli anni abbiamo visto numerosi titoli emergere con successo da questo programma, e non è da escludere che uno di questi giochi possa diventare un titolo di culto.

Se dovessi scommettere, Botany Manor e Still Wakes the Deep sono le produzioni che hanno le più alte possibilità di raggiungere un discreto pubblico grazie alla loro capacità di dedicarsi a un design conciso e realizzarlo al meglio, mentre Jump Ship ha tutte le carte in regola per essere una sleeper hit. La speranza è che da qui alla release anche Nightscape possa fare quel balzo di qualità utile a farlo brillare come le stelle del suo affascinante cielo.

Per arrivare pronti all’uscita di questi giochi, non vi resta che abbonarvi a Xbox Game Pass (disponibile da GameStop, a questo link) Fateci sapere cosa ne pensate nel nostro gruppo Facebook ufficiale, a portata di click! Non dimenticate poi di curiosare tra gli sconti e i vantaggi del nuovissimo GS Pro Club, a questo link, che offre anche la possibilità di ottenere l’accesso anticipato alle console e collectors più esclusive.


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