E’ partita negli scorsi giorni una vera e propria Class Action contro il colosso di Santa Clara, NVIDIA, per il disordine mediatico ed informativo che ha avvolto una delle sue ammiraglie, parliamo della Geforce GTX 970.
Inizialmente le specifiche tecniche annunciate per questa scheda grafica parlavano di 4 GB di VRAM GDDR5 e un bus da 256 Bit come la GTX 980.
Si è scoperto poi che, per non si sa quale motivo, la memoria è stata suddivisa in 2 modi: 3,5 GB sono coadiuvati da un bus di 224 bit e il restante 0,5 GB da un secondo bus di 32 bit, peccato che quest’ultimo abbia una bandwidth inferiore rappresentando un possibile collo di bottiglia.
Questo crea dei problemi di prestazioni soprattutto alle risoluzioni 4K quando si va ad attivare l’anti-aliasing che ha bisogno di molta memoria per operare, oltre alle texture che devono allocarsi proprio nella VRAM della GPU.
Oltre a questo erano stati annunciati 64 ROPs e 2 MB di cache L2, che si sono rivelati invece essere rispettivamente 56 e 1,75.
Tutto ciò porterebbero ad un abbassamento (molto piccolo, sia chiaro) delle prestazioni nel gaming 4K, ma proprio questo cambio di specifiche passato in sordina ha fatto infuriare gli acquirenti che si sono (giustamente) presi in giro e quindi hanno creato una Class Action contro NVIDIA stessa.
Vediamo come verrà risolta la questione, se con un rimborso o chissà cos’altro, rimaniamo quindi in attesa di buone nuove e vi invitiamo a rimanere sulle nostre pagine per saperne di più.
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