Oggi è il giorno in cui il PIL italiano scenderà vertiginosamente, le fidanzate avranno più tempo libero (magari anche i fidanzati, chi lo sa?), i ventilatori gireranno senza sosta e le scorte di cibo spazzatura verranno consumate in tempo record. Se non siete dei giocatori, prendete pure la vostra macchina e fate un giro al mare o al lago, dato che non troverete il minimo traffico. E nel caso in cui i vostri amici gamers non vi rispondano al telefono, il motivo è uno solo: The Witcher 3: Wild Hunt è finalmente arrivato.
È vero il fatto che molte persone lo abbiano giocato prima del tempo, ma, dopo aver atteso per così tanto tempo, quanto può essere pesante aspettare solo un giorno di più? Geralt di Rivia è ora arrivato su Xbox One, PS4 e PC per tenere bene occupati i giocatori di tutto il mondo, che lasceranno da parte per un po’ altri giochi per dedicarsi alla ricerca di Ciri.
Già prima che questi giocatori potessero mettere le mani in anticipo sul gioco, le testate giornalistiche più importanti avevano già completato la storia e scritto le loro recensioni. Dal primo momento l’estasi è stata generale, con voti altissimi che hanno decretato l’immediata vittoria rispetto ai giochi che sono usciti dall’inizio del 2015 e forse anche prima.
Chi ha prenotato dunque il gioco per il Day One si è ritrovato davanti ad un bivio: restare coi piedi per terra e comprare il solo The Witcher 3, oppure fare le cose in grande e concedersi l’immensa Collector’s Edition, con tanto di statua raffigurante Geralt. Non una cosa ovviamente per tutti, ma sicuramente i fan più accaniti avranno voluto fare un passo in più e distinguersi dalla massa.
Ma se pensate che la statua compresa nell’edizione limitata sia grande, GameSoul ne ha vista una ancora più imponente: già a fine Marzo abbiamo avuto il piacere di parlare col Senior Gameplay Designer Damien Monnier, sotto l’ombra di un’enorme scultura di Geralt. Monnier ci ha indicato dettagli inediti sulla trama e su come essa venga impattata notevolmente anche dalle più piccole decisioni del giocatore. In base alle varie azioni, alcune missioni possono sbloccarsi come altre possono disattivarsi: l’obiettivo del team è far sì che il giocatore si comporti nel modo che più trova congeniale, per plasmare Geralt in modo da essere un Witcher personalizzato da ogni giocatore.
The Witcher 3 è disponibile su console e ovviamente anche su PC, che è sempre stato il punto di partenza e il vero traguardo del team. L’imponenza del progetto e i risultati raggiunti non sono ovviamente indifferenti nei confronti della configurazione hardware: già i requisiti minimi fanno accapponare i chip ai PC di buona fascia, quindi per sfruttare l’intera bellezza di questo gioco serve un computer veramente eccezionale.
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Diversa è la questione delle console, da sempre unite e divise allo stesso tempo da una guerra combattuta a colpi di risoluzione e framerate: tra Xbox One e PS4 le differenze sono davvero minime e legate più alla soggettività che non all’effettiva critica costruttiva. Le versioni hanno debolezze e punti forti diversi, che andrebbero a complementarsi se fossero uniti: per avere un assaggio di come Xbox One e PS4 gestiscano in modo lievemente differente il gioco, potete guardare questo video di confronto.
Essendo The Witcher 3 un titolo estremamente atteso ed enorme nel suo progetto, sarebbe stato disonorevole non accompagnare i giocatori verso l’uscita del gioco: negli scorsi giorni la via è stata illuminata con due articoli che hanno presentato i fatti antecedenti e i personaggi.
Non vi resta ora che togliere quel dannato cellophane dalla confezione e blindare il disco nel lettore della vostra piattaforma preferita. Nel caso lo abbiate già fatto, non aspettate altro tempo e tornate a fare di Geralt di Rivia il Witcher che voi vorreste essere.
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