Come già detto tempo fa, i produttori possono facilmente mentire ai giocatori riguardo lo sviluppo o l’uscita di un gioco, per preservare uscite indesiderate di notizie e tenere alta l’attesa. A chi non si deve mentire sono invece gli investitori, ovvero coloro che mettono pecunia nei progetti per far sì che essi vengano realizzati. E siccome i dati finanziari di una società devono essere trasparenti per legge, è indubbio che alcune notizie veritiere (e a volte dolorose per il cuore) possano entrare nel web per non uscirne mai più.
L’ultima incognita creata da questo processo riguarda Rise of the Tomb Raider, reboot della serie in arrivo su Xbox One, e a quanto pare solo su questa console: nella presentazione uscita da Square Enix si può infatti notare come il nome di Xbox 360 non sia presente, nonostante fosse stato designato all’inizio.
A questo punto si aprono varie ipotesi: Square Enix potrebbe aver voluto tagliare il progetto per evitare perdite di tempo e risorse, nonostante il mercato sia ancora ben attivo su quei fronti. Oppure la versione Xbox 360 potrebbe essere ricostruita da Microsoft stessa.
Le risposte dovrebbero arrivare durante l’E3 e GameSoul potrebbe riportarvele direttamente sul sito. Sia Square Enix che Microsoft terranno una conferenza, dunque è altamente improbabile che non venga spesa neanche una parola sul futuro di Rise of the Tomb Raider.
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