Colonia – Kickstarter ha permesso a moltissimi sviluppatori indipendenti e a piccoli team di esprimersi e di offrire al pubblico esperienze differenti e per certi versi indicate ad un pubblico spesso dimenticato, abituato a titoli dallo stampo hardcore ormai appartenenti a un passato lontano. Divinity: Original Sin appartiene senz’altro a questa categoria, con un gameplay estremamente classico che non rinuncia però a sfruttare le nuove tecnologie per proporre un sistema di gioco moderno e funzionale. Il forte successo del titolo ha portato Larian Games allo sviluppo di una versione Enhanced, che arriverà su PS4, Xbox One e PC.
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Forti dei feedback ricevuti, gli sviluppatori hanno deciso di migliorare alcuni aspetti che non hanno pienamente convinto i giocatori, come la storia o, ad esempio, l’implementazione di un sistema di controllo indicato per la fruizione su console. Alla gamescom abbiamo assistito ad una presentazione con gli sviluppatori, cosa avremo scoperto?
Accolti in una piccola stanza insieme a qualche giovane appassionato, due ragazzi di Larian ci hanno accolto e illustrato in tempo reale tutta una serie di novità e possibilità offerte dalla Enhanced Edition di Divinity: Original Sin, che va a migliorare in tutto e per tutto un titolo di per se già estremamente riuscito e apprezzato. Prima di tutto ci è stata mostrata la possibilità di giocare in coop in split screen, su PS4, con una gestione intelligente e funzionale della divisione dello schermo: i due giocatori infatti non saranno vincolati dalla posizione dell’altro, ma potranno esplorare liberamente il mondo di gioco separatamente, anche senza collaborare, volendo. Una cooperativa in locale estremamente interessante, anche per i molteplici approcci riservati al giocatore, ma che funziona davvero quando si trae il massimo beneficio dal sistema messo a punto dagli sviluppatori.
Ci è stato mostrato uno scontro con una serie di nemici e con un cyborg gigante piuttosto temibile: da un lato il primo giocatore ha cercato in tutti i modi di avere la meglio, mostrandoci svariate strategie messe a punto combinando le abilità di più personaggi e sfruttando (grazie ad una fantastica interazione ambientale) le possibilità offerte dalla mappa, come barili da incendiare e quant’altro. Pur utilizzando un approccio strategico, si è resa necessaria la collaborazione con l’altro giocatore, che stava scorrazzando per la mappa per conto suo. Con un semplice teletrasporto, il giocatore ha potuto dare una mano al compagno ferito, permettendo di rielaborare una strategia ripartendo da zero. La Enhanced Edition, anche attraverso queste meccaniche, ridefinisce il gameplay dell’originale permettendo nuove strategie e, soprattutto, nuovi approcci a scontri già noti. Come accennato dagli sviluppatori, tutti gli scontri sono stati bilanciati e hanno subito dei cambiamenti, permettendo sia ai veterani che ai nuovi giocatori di avere un’esperienza quanto più fresca possibile. In questo senso, è stata inoltre aggiunta una modalità facile, che permette a chiunque di superare con agilità gli scontri per dedicarsi magari all’esplorazione o alla trama principale: tutti gli altri, invece, avranno pane per i loro denti con molteplici modalità, oltre la classica, ognuna con caratteristiche peculiari ed una sostanziale crescita della difficoltà.
Ciò che ci ha stupito però, è la notevole quantità di possibilità offerte dal gioco in termini di strategie e approcci utilizzabili per risolvere le più svariate situazioni. Ci è stato mostrato un personaggio in prigione, e di tutte le possibilità che il giocatore aveva a disposizione per liberarlo. Potevamo semplicemente utilizzare gli altri personaggi sparsi per il mondo, saccheggiare le chiavi dalla tasca della guardia: invece ci è stato mostrato come utilizzare le abilità del personaggio per liberarsi con stile. Dopo aver creato uno slime velenoso, lo sviluppatore ci ha mostrato come arginare il problema legato all’impossibilità di far attaccare la guardia dal mostro appena creato: scambiarci di posto con il malcapitato grazie ad un’altra abilità in nostro possesso, liberandoci di prigione e allo stesso tempo permettendo allo slime di attaccare. Questa era solo una delle tantissime possibilità offerte dal gameplay di Divinity, e gli sviluppatori ci hanno confessato che le variabili sono così tante che anche loro fanno fatica a testarle tutte, alle volte. Un buon segno, senza dubbio!
Nonostante si parli di un titolo che ha già monopolizzato l’attenzione all’uscita originale grazie ad un taglio vecchia scuola e ad un gameplay riuscito ed affinato, gli sviluppatori di Larian vogliono portare Divinity: Original Sin ad un altro livello con una serie di migliorie interessanti, si va dalla revisione totale della storia e del finale, alla coop in locale e alla nuova interfaccia che si adatta perfettamente alla fruizione console, per permettere sia ai nuovi giocatori sia a chi ha apprezzato l’originale di trovare in questa Enhanced Edition nuovi spunti e nuove soddisfazioni legate ad un tipo di giochi di ruolo comunque marginali rispetto al passato. Seppur non ci sia stata l’occasione per toccarlo con mano, la presentazione ci è parsa convincente e riuscita, ed ha instillato in noi una certa urgenza di giocare il prodotto finale.
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