Geek & Tech 24 Nov 2015

Trust GXT 155 – Recensione

Con l’avvento di una nuova ondata di giochi su PC, specialmente se si parla di MOBA, si è sentito sempre di più il bisogno di attrezzarsi con strumentazioni innovative, in grado di sintetizzare in pochi gesti tutto l’occorrente per giocare. Sono dunque nate le famose “macro”, ovvero sequenze di tasti premuti che sono state riassunte nella pressione di un solo bottone, spesso configurato precedentemente e che permette di utilizzare una certa abilità a ripetizione senza ripartire da capo.

Di mouse da gaming ce ne sono parecchi in giro, per una gamma che spazia molto tra qualità eccezionale e prezzi irrisori. Il nuovo GXT 155 della Trust abbraccia entrambi gli aspetti, a causa della sua costruzione interessante, della sua funzionalità e, ovviamente, anche del fantastico rapporto qualità/prezzo.

Per quanto sia stato disegnato per il gaming, io non uso il PC solo per giocare, quindi mi sono sbizzarrito anche su altri utilizzi, che rendono questo mouse una soluzione ideale per avere nelle mani un buonissimo prodotto ad un prezzo davvero interessante.

Trust GXT 155

Sviluppatore: Trust

Connessione: Cavo da 1,9m

Compatibilità: Windows 7, 8, 10 o XP

Range DPI: 100-4000

Tasti programmabili: 11

Sensore: Laser

Memoria integrata: Presente

Regolazione peso: 8 pesetti da 2 grammi ciascuno

 

Quando si parla di mouse da gaming, spesso ci si riferisce a dispositivi che vanno oltre l’essere semplicemente delle periferiche a forma ovale che controllano il cursore. Tra i vari produttori sembra infatti che ci sia una strana gara a chi crea il design più strano ed avveniristico, ma nonostante questo difficilmente si trova un mouse che non risulti comodo alla mano.

GXT 155 attira subito per il suo design nero opaco, con una verniciatura però satinata e “granulosa”, che permette un ottimo grip delle dita e del palmo della mano. Il colpo d’occhio è istantaneo e positivo, sia per la scelta estetica della scocca, sia per quanto riguarda i giochi di colore che includono la rotellina centrale, i due tasti centrali e la scritta inferiore. Anche se può sembrare riduttivo, GXT 155 è un bel dispositivo, che non si discosta di troppo dalla forma normale di un mouse, andando però nella giusta direzione quando si parla di interfacciarsi al gaming.

Anche dopo una settimana di vasto e pesante utilizzo, il mouse è esattamente pari a quando l’ho tolto dalla scatola. Le prove sono andate dal classico tappetino fino a superfici che avrebbero potuto mettere in crisi sia il sensore laser che la parte inferiore del mouse, ma alla fine tutto è ancora splendente come prima. Anche la verniciatura ha mantenuto in maniera impeccabile il proprio grip, che, nonostante la somiglianza ad una carta vetrata a grana grossa, è veramente molto comodo.

Per quanto sia importante l’impatto visivo, un dispositivo del genere non è nulla senza funzionalità e maneggevolezza, ma GXT 155 ne ha da vendere.

L’occhio non è ovviamente l’unico destinatario di questo mouse. Per quanto sia importante l’impatto visivo, un dispositivo del genere non è nulla senza funzionalità e maneggevolezza, ma GXT 155 ne ha da vendere. La scocca in plastica è solida e non scricchiola, ma soprattutto è modellata per far riposare la mano e posizionare le dita nella migliore posizione possibile. Dalla parte del pollice, che ha a disposizione 5 tasti liberamente programmabili, la piccola piastra di plastica permette di appoggiare il dito quando non lo si utilizza. La parte opposta non ha tasti, ma è comunque disegnata per abbracciare in modo perfetto anulare e mignolo, che non avranno molto lavoro da fare.

Oltre ai 5 tasti sul lato sinistro, il gioco avviene anche nella parte centrale, proprio sotto la rotellina, dove sono posti due tasti che, come impostazione predefinita, scrollano tra le diverse DPI scelte. Vicino al clic sinistro è posto invece un ulteriore tasto, a sua volta personalizzabile.

Ultimo, ma non meno importante, è il tastino presente sotto il mouse, vicino al sensore, il cui input non può essere modificato: il suo ruolo è infatti roteare tra le 5 predisposizioni salvabili nella memoria interna al mouse, che sono modificabili tramite il comodo ed approfondito programma disponibile su PC. Anche se non può essere premuto se non capovolgendo il mouse, non c’era effettivamente altro spazio utile sulla scocca principale.

Sotto al mouse si può trovare anche il vano per i pesetti inclusi, che vanno a modificare a piacimento il bilanciamento del device e possono essere trasportati nella confezione apposita in caso di inutilizzo.

Una volta installati i drivers e collegato il mouse al PC, si può utilizzare il programma dedicato per settare tutti i preset voluti, memorizzabili fino a 5 contemporaneamente nel mouse. Dal lato puramente estetico, la parte inferiore del mouse può essere personalizzata con un colore arbitrario, selezionabile tra quelli già presenti o ricreabile da zero: ciò che non si può variare è invece l’illuminazione della rotella, che presenta 5 colori fissi nei 5 preset.

Nonostante GXT 155 sia un mouse relativamente poco costoso e di fascia non elevatissima, poter scegliere i colori dei led, la loro “respirazione” e la luminosità sono indubbiamente un plus. Di solito ad una grafica notevole può corrispondere una mancanza di dettagli più legati all’utilizzo, eppure GXT 155 ha un’interfaccia di personalizzazione molto ampia, mantenendo sempre un’ottima intuitività dei comandi.

Per ogni preset si possono infatti scegliere fino a 5 livelli di DPI, poi selezionabili in base a come è stato configurato il mouse. Generalmente, i due tasti sul dorso servono proprio a navigare tra le varie sensibilità, che vanno da 100 a 4000 DPI, con l’opportunità di decidere se bloccare la proporzione tra asse X e Y. Oltre a questo, i vari parametri legati all’accelerazione del cursore, alla velocità del puntatore e a quella della rotellina sono tutti selezionabili nella pagina principale, insieme alla classica mappatura dei tasti e alla creazione di macro.

GXT 155 ha un’interfaccia di personalizzazione molto ampia, mantenendo sempre un’ottima intuitività dei comandi.

Provato con alcuni giochi FPS, anche datati, come Call of Duty: Modern Warfare 2, GXT 155 si comporta molto bene in fatto di prestazioni, ma il numero limitato di tasti a disposizione non permette di “escludere” dal gioco la tastiera e riservare alla mano sinistra il solo compito di muovere il giocatore. Più ideale è invece l’utilizzo nei MOBA, che sarebbe anche il vero obiettivo di Trust: le combinazioni possono essere salvate in modo da interagire perfettamente coi tasti sul mouse e la possibilità di cambiare configurazione col pulsante sotto GXT 155 lascia spazio ad altre combo diverse a portata di mano o di dito.

Tralasciando però il gaming, ho provato il mouse anche in ambito di utilizzo classico e, soprattutto, per editing foto e video. Nel primo caso, GXT 155 ha fatto tutto ciò che un mouse dovrebbe fare, ovvero permettere di navigare tra file e cartelle senza problemi, potendo decidere anche quale sensibilità adottare al momento. Di sicuro avere qualche tasto in più aiuta, specialmente se si usa un PC con qualche anno sulle spalle che ha bisogno di viaggiare a braccetto col Task Manager: affidando al tasto sull’estrema sinistra il comando CTRL + SHIFT + ESC, aprire la Gestione Attività è veramente a portata di clic.

È nell’editing che però GXT 155 si è dimostrato parecchio utile, riuscendo a distogliere la mia attenzione dalla tastiera, che nell’uso di Photoshop e Premiere Pro è quasi indispensabile. Nella riproduzione video e nel taglia/cuci sono infatti necessari pochi tasti, riassumibili in quelli presenti sul mouse. La tastiera diventa dunque uno strumento secondario, da utilizzare solo quando il mouse non può fisicamente fare tutto il lavoro. Per quanto riguarda Photoshop, potrebbe sembrare una bestemmia, ma l’utilizzo base può fare affidamento a GXT 155 piuttosto che ad una costosa tavoletta grafica: nel caso in cui non serva infatti scrivere o creare complessi tracciati, le funzionalità incluse nel mouse fanno egregiamente il loro lavoro e permettono alla mano sinistra di concentrarsi su combinazioni ben più complesse rispetto al copia e incolla.

Se bisogna poi trovare il pelo nell’uovo, penso che stia nella leggerezza del mouse: il fatto che la scocca sia interamente di plastica e che il peso non sia elevato, fanno perdere un po’ di solidità a GXT 155, senza nulla togliere a tutte le sue funzioni. Sono del resto abbastanza convinto che non basti un forte urto ad impensierire le parti interne.

In conclusione…

Definire GXT 155 un “giusto compromesso” potrebbe risultare un commento negativo, quindi mi limiterò a dire che questo mouse funziona in modo impeccabile per ogni utilizzo. Che sia il gaming o l’uso quotidiano, l’editing video o foto, Trust ha creato un mouse che riesce a comportarsi bene in tutti i casi e dunque ad interfacciarsi con una vasta gamma di utenti.

Visto anche il prezzo competitivo di 49,99€, Trust GXT 155 non è nemmeno una spesa eccessiva e la qualità del prodotto rispecchia pienamente il costo, che per certi tratti potrebbe addirittura essere quasi basso per un dispositivo del genere.

Mi sento di consigliarlo caldamente a chi usa ancora un mouse classico, in quanto questo GXT 155 sembra veramente fatto per tutti gli utilizzi e non ha dato ancora segni di cedimento o di usura. La linea gaming di Trust, del resto, sta sfornando oggetti niente male nell’ultimo periodo, con l’obiettivo di mettere un bastone tra le ruote alle case specializzate nel settore videoludico.

Voto: 8,5/10

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