News 21 Dic 2015

GameSoul Top 5 – I Game of the Year di Dex

E anche per quest’anno, come ogni anno, è andata. Che poi, ammettiamolo, noi videogiocatori siamo una di quelle razze che si lamenta sempre: “eh, non ho niente con cui giocare!“, “sì ok, ma escono sempre i soliti giochi” oppure “sì, carino, ma non ci sono più i giochi di una volta“. Che è un po’ come dire che non esistono più le mezze stagioni immersi nella piscina di un resort alle Maldive, ma di frasi del genere sul brilluccicante mondo dei videogames ne sentiamo tutti dalla mattina alla sera. Poi ti fermi un secondo, guardi il conto in banca e inizi a ripensare per quale motivo, negli ultimi dodici mesi, quel rosso fiammante che associavi al tuo conto corrente è in realtà un felice ricordo che ti accarezza la mente mentre osservi la fossa delle Marianne. Ed è proprio allora che fai due più due, inizi a capire perché nel tuo salotto aleggiano cavi, console, cataste di videogiochi impilati che ostacolano la normale deambulazione. E ti spieghi perché, nella tua ultima visita allo zoo, un Panda ha cercato di accoppiarsi con te dopo aver visto le tue occhiaie.

Perché dai, siamo onesti, in questo 2015 ormai agli sgoccioli di titoli interessanti ce ne sono stati un botto. E passi pure la moda dilagante delle Remastered, forse il ricordo più emblematico di questo “2015 in gaming” nonché fonte inesauribile di meme e prese per i fondelli in tutte le lande desolate dell’internet. Ma rispetto al primo imbarazzantissimo anno di current generation (no, non si chiama più next gen, ficcatevelo nella testa) questi ultimi 365 giorni qualcosina di buono l’hanno portato. Molto più di qualcosina, a ben vedere, visto l’arrivo di qualche esclusiva con gli attributi, di attesi multipiattaforma con annessa console war a base di “io ce l’ho più lungo, tu fai schifo, tua sorella è una ragazza impura“, di fallimenti più o meno eclatanti e, dulcis in fundo, di esclusive per Wii U. E si, so benissimo che fare battute sull’ammiraglia Nintendo è come sparare ad uno seduto comodamente sulla tazza: ma considerando che le alternative erano Call of Duty Ventisette e Assassin’s Creed ex, tutto sommato va bene così.

Se siete arrivati sino a questo punto chiedendovi cosa cacchio voglio dirvi, beh, fondamentalmente nulla di così interessante, se non la personalissima Top 5 dei giochi finiti da me medesimo quest’anno (quindi non venitevi a lamentare che non ci ho messo Her Story o Life is Strange, giusto per dire due bombe meravigliose, magari li finirò per la prossima Pasqua). Una Top 5 di cui, posso immaginare bene, ve ne potrà interessare tanto quanto dell’attuale situazione sociopolitica nella ridente nazione di Nagorno-Karabakh: però faccio battute divertenti e ci infilo pure qualche parolaccia a tradimento. Quindi boh, se proprio non vi passa una eva e avete dieci minuti da sprecare, siete nel posto giusto. Ah, dimenticavo: se non siete d’accordo con la classifica seguente non capite una beata mazza di videogiochi. Ma tranquilli, vi voglio bene lo stesso.

Corri alla posizione 5 ….

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