Grandi festeggiamenti per i primi studenti dell’accademia.
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Dopo esattamente un anno di studi, laboratori, impegno e sacrificio, la Digital Bros Game Academy taglia il traguardo del primo Anno Accademico per salutare il gruppo di studenti che probabilmente passeranno alla storia per essere stati i primi ad intraprendere un tale percorso nelle aule di Via Labus a Milano.
Per un evento così importante non poteva essere scelta location migliore, ovvero l’auditorium di SIAM (Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri), perfetto sia per la cerimonia che per il senso che l’accademia ha dato e vuole dare continuamente al progetto Digital Bros Game Academy, ovvero far capire al mondo che anche l’Italia può tagliarsi una propria fetta nel settore videoludico, andando oltre il semplice consumo di videogiochi, bensì addentrandosi nel loro sviluppo.
Questo è soprattutto ciò che ha voluto comunicare ai ragazzi Geoffrey Davis, Direttore Generale DBGA:
Io sono ispirato dalla scelta di 28 persone che hanno deciso di seguire una loro passione, dalla loro determinazione di diventare professionisti in un settore che spesso non viene compreso, viene criticato e a volte relegato ad una banale frase come “giochi da bambini”. Ma noi sappiamo che voi entrerete in un’industria che vale 83 miliardi di euro. […] Seguite la vostra curiosità ed intuizione, riflettete, ma abbiate il coraggio di rischiare. Non perdete la vostra determinazione e convinzione che ce la potrete fare. Continuate a fare quello che amate, perché solo così riuscirete ad alzarvi, trovare ispirazione e creare cose nuove.
Abbiamo intervistato Geoffrey anche qualche mese fa, durante l’Open Day dedicato ai membri GameStop +. Durante quell’occasione, Geoff ci ha raccontato qualche dettaglio in più sull’accademia e quali siano i suoi progetti per il futuro: per vedere l’intervista vi basta cliccare qui.
Purtroppo, il primo Stato che deve capire questo discorso è proprio l’Italia, poco aperta alle nuove tecnologie, sempre indaffarata a fare del conservazionismo la propria bandiera. È molto difficile per gli Italiani far coincidere il lavoro con il piacere, poiché tipicamente il lavoro è solamente quell’attività che serve a portare a casa il cibo e che quindi viene vista come un dovere imposto dall’esterno, di cui spesso ci si lamenta soltanto. I ragazzi della Digital Bros Game Academy hanno invece un obiettivo più alto e soprattutto aperto: fare in modo che gli aspiranti sviluppatori di videogiochi possano crescere e trovare un lavoro nel settore che amano, in modo che il loro impegno sia non solo produttivo, ma anche piacevole. Un po’ come diceva Confucio: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita.”
Uno dei ragazzi ha proprio descritto il suo obiettivo in questo modo: “cercare un lavoro che mi diverta”. Se però l’Italia non l’ha ancora capito, probabilmente i genitori, i parenti e gli amici di questi studenti hanno cominciato a comprendere il significato delle proprie passioni, seguendo e festeggiando questo traguardo come si farebbe con una festa di Laurea.
Durante la cerimonia ha preso parola anche Bruno Soresina, Presidente di SIAM:
Oggi viviamo in un mondo dove il ciclo dei prodotti è estremamente ristretto, governato dall’innovazione. […] Allora, il consiglio che mi permetto di dare a tutti voi è questo: non siate mai appagati d’apprendere e sempre attenti e curiosi sull’evoluzione dei cambiamenti che possono incidere sulla vostra vita personale e professionale.
Anche il fatto che una società come SIAM abbia accolto il settore dei videogiochi all’interno di essa è un grande passo verso il riconoscimento che gli sviluppatori vorrebbero veder conferito alle loro creazioni, ovvero l’appellativo “arte”. Sarebbe un sogno vedere realizzato un simile obiettivo, ma per Raffaele Galante, CEO di Digital Bros, uno dei suoi sogni si è veramente avverato:
Posso dire che il sogno si è realizzato, perché vedo che dalle parole si è passati ai fatti. L’inizio di questo progetto è stato dovuto al fatto che, girando per il mondo, vedevamo tanti studi di sviluppo all’estero, ma pochi in Italia. […] A questo punto dovete fare in modo che il vostro Paese si distingua anche per il settore dei videogiochi. […] Voi sarete dei soldati per l’industria Italiana, per promuovere il mondo dei videogames e farlo passare da un semplice mercato di consumo ad uno equilibrato con la produzione.
Come ogni festeggiamento che merita, alla fine i ragazzi, oltre ai loro diplomi e ad alcuni riconoscimenti speciali, hanno tagliato anche una torta simbolica, che potrebbe davvero dare il via all’espansione dell’industria videoludica nel nostro Paese. Un plauso a tutte le persone di Digital Bros Game Academy va per averci creduto fino in fondo, anche se questo, come già detto proprio da loro, è soltanto l’inizio.
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