News 05 Gen 2018

5 giochi con la Frutta per cui NON dovremo pagare il Sacchetto

Le cose sono due: o vivete all’interno di un igloo sperduto nella Lapponia senza internet e corrente elettrica, oppure la polemica sui famigerati sacchettini biodegradabili per la frutta del supermercato l’avete sentita per forza. Premesso che potremmo aprire un dibattito lungo quanto la campagna principale (DLC inclusi) di The Witcher 3 sull’incidenza di tale manovra quando, nei prossimi mesi, verrà probabilmente tassata anche la carta igienica – o su come l’intelligenza umana, quando si tratta di infilare tre mandarini dentro un guanto trasparente, si evolva alla velocità della luce – qui in redazione ci siamo chiesti come l’impatto di questa SCELLERATA manovra potesse rivoluzionare l’universo ortofrutticolo del videogioco. Perché ammettiamolo, da svariate generazioni ad oggi non c’è super eroe che disdegni una scorpacciata di prodotti biologici a chilometro zero: ma quale sarà il futuro per i nostri salutisti eroi, ora che un semplice sacchetto si è trasformato in un bene di lusso?

ATTENZIONE: Questo articolo non è raccomandabile ai fruttariani o a chi è particolarmente sensibile alla questione dei sacchetti biodegradabili!


Crash Bandicoot

Tempi duri per il nostro Bandicoot preferito. Uno che, nel tempo perso, altro non fa se non spaccare casse come non ci fosse un domani e raccogliere mele a volontà. Ve lo vedete Crash all’Esselunga ora, mentre accende un mutuo di 30 anni per l’acquisto di sacchetti biodegradabili? Noi, onestamente, no: anche perché dopo la prima piroetta incauta nel mezzo del reparto Sanitari il rischio di essere consegnato al Dottor Cortex all’interno di un sacco nero non è certo così trascurabile. Un consiglio, caro Crash? Prova a sgranocchiare qualche granchio, tartaruga o altra simpatica bestia che abita in quel di N.Sanity Beach: tanto, per uno il cui nome significa letteralmente “ratto-porco” non ci dovrebbero essere grossi problemi…
SPESA: Oceanica…


Donkey Kong Country

Hey Donkey, prendi due banane, così una la mangi”. Potrebbe essere un buon consiglio per risparmiare spazio, non c’è che dire, ma nella spassosa giungla dello scimmione di casa Nintendo i conti a fine mese inizierebbero ad andare stretti. Certo, potremmo iniziare a nascondere i caschi di banana all’interno dei barili e sperare nella distrazione dei commessi, ma difficilmente il nostro “aggraziatissimo” eroe passerebbe inosservato. Arrenditi Donkey, è tempo di dieta.
SPESA: Amazzonica.


Fruit Ninja

Il titolo preferito del vostro supermercato di fiducia. Del resto, alla luce delle recenti regolamentazioni, cosa potrebbe esserci di meglio per un ortofrutta se non tirarvi addosso frutta e verdura a volontà, con voi giocatori obbligati a non “lisciare” nemmeno un minuscolo acino d’uva? C’è solo una soluzione per uscire indenni dal salasso: diventare davvero dei Ninja, creare una nube di fumo e darsela a gambe levate prima dell’arrivo del cassiere. In bocca al lupo, noi crediamo in voi.
SPESA: grossomodo quanto una katana di Hattori Hanzo


Farming Simulator

Ovvero, l’unica alternativa tangibile per far concorrenza ai supermercati e diventare miliardari vendendo sacchetti biodegradabili a metà prezzo. Pensavate di fare fortune minando bitcoin e rivendendoli a koreani con tre strati di occhiae? SBAGLIATO. Indossate il vostro cappello di paglia migliore e via, tutti a bordo del Landini modificato a coltivare cavolfiori, zucchine o qualsiasi frutto solletichi i vostri desideri più repressi. Insaccate il tutto su dei comodi sacchettini scarsamente biodegradabili e boom, tatuatevi #ciaoPoveri dove preferite. Se siete ancora qui a leggere queste righe invece di sedere comodi sul trattore ad arare il vostro campo, davvero, abbiamo un grosso problema.
INCASSO: quattro ettari e mezzo.


Dead or Alive Xtreme Beach Volleyball

Vi chiederete cosa mai avrà a che fare il titolo appena citato con l’oramai costoso mondo della frutta… beh, magari non moltissimo, in realtà, ma se proprio dobbiamo esser sinceri… le protagoniste hanno un paio di meloni (o pere, se preferite) censiti come “arma di distruzione di massa” dall’ONU. E non sappiamo che ne pensate voi maschietti, ma noi qui in redazione, di sacchetti trasparenti, in questo caso saremmo disposti tranquillamente ad acquistarne anche una decina…
SPESA: severa ma giusta…


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