23 Mar 2016

Black Desert Online – Recensione

Sono anni che i videogiocatori attendono una rivoluzione nel genere degli MMORPG, un’attesa che è diventata ogni giorno sempre più opprimente. Un genere complesso e vasto come quello dei Massive Multiplayer Online è difficile da gestire: come sappiamo bene, nell’ultimo decennio sono pochi i titoli che hanno mantenuto in alto il proprio nome, evitando di annegare nel mare della ripetitività e della banalità. Molti sono sopravvissuti, portando con sé lo stendardo della vittoria; altri sono caduti, lasciandosi alle spalle terra bruciata.

In un oceano tanto crudele e denso di fallimenti, si è affacciato un gioco, un prodotto che tutti aspettavamo dal suo primo vagito e dai suoi primi passi sul suolo coreano. Black Desert Online è arrivato tra noi come un fulmine a ciel sereno, scatenando il panico e accendendo la curiosità nel cuore degli appassionati del genere. Un gioco immenso, mastodontico, che si pone come obiettivo quello di rivoluzionare per sempre il genere degli MMO proponendo una grafica incredibile e un sistema di combattimento estremamente dinamico e divertente.

Sviluppato da Pearl Abyss e pubblicato da Daum Games, Black Desert Online è in sviluppo dal 2010: ci sono voluti 4 lunghi anni di lavoro per rilasciare il gioco nella sua madrepatria, la Corea, due in più per arrivare fino a noi.Black Desert Online, disponibile dal 3 Marzo 2016 in Europa e in Nord America, dovrà essere la linea di confine tra ciò che è vecchio e ciò che è nuovo, segnando la fine di un’era nel mondo dei videogiochi.

Lasciando da parte preamboli di qualsivoglia natura e canti idilliaci goffi e sgraziati, è il omento di verificare se Black Desert Online sarà in grado di portare a compimento quella rivoluzione che tutti i giocatori desiderano.

blackdesert

In un gioco di ruolo, dove l’immedesimazione con il proprio alter ego è fondamentale, la componente narrativa e lo sviluppo della trama sono aspetti cardine che pesano enormemente sul giudizio finale del suddetto prodotto. È vero, Black Desert Online non è un GDR single player, tuttavia, come abbiamo appreso negli ultimi anni, senza una storia avvincente e un background narrativo corposo, anche un MMO è destinato ad avere vita breve. Colossi come World of Warcraft, Guild Wars e The Elder Scrolls Online, sebbene con i loro alti e bassi, hanno fatto scuola sotto questo punto di vista, proponendo universi di gioco intriganti e ricchi di trame e sottotrame estremamente coinvolgenti.

Black Desert Online, pur essendo un prodotto coreano, quindi lontano dalla visione occidentale del genere dei GDR, è riuscito a proporre un mondo di gioco misterioso e affascinante, del quale il nostro alter ego è un tassello importante. Dopo aver creato il vostro personaggio, in un editor come non lo avete mai visto prima d’ora (parleremo più avanti del Character Creator), vi ritroverete ad Olvia, un piccola città situata della zona nord della regione di Balenos, privi di sensi. Davanti a voi comparirà uno spirito, il Black Spirit, il quale vi risveglierà e vi aiuterà, grazie ad un piccolo tutorial, ad apprendere i comandi base per muovere il personaggio.

Da questo momento, il Black Spirit diventerà la vostra guida e vi accompagnerà nel vostro peregrinare tra una quest e l’altra nel vivo e magnifico mondo di Black Desert Online. I vostri destini si intrecceranno durante la ricerca di una potente fonte di potere conosciuta come le “Pietre Nere”. Si dice che le Pietre Nere abbiano corrotto le menti degli Antichi, e attraverso la loro alchimia abbiano portato al collasso la civiltà così come la conosciamo. In questo panorama di disgrazia e corruzione, voi, accompagnati dal Black Spirit, sarete la chiave per scoprire i misteri che si annidano in questo mondo.

Un fattore che stupisce tutti coloro che mettono le mani per la prima volta su questo titolo, non è la grandezza della mappa, ma la morfologia del territorio

Come detto poc’anzi, la trama di Black Desert Online è affascinante e misteriosa, sebbene non ricca di colpi di scena eclatanti. La storia principale si snoda in una catena di quest che vi guidano, passo dopo passo, in tutte le zone più importanti del gioco, da città a villaggi, da rovine e caverne sotterranee a foreste verdeggianti e vivide, permettendovi di esplorare ogni anfratto delle tre regioni attualmente disponibili in Europa. La mappa di gioco del titolo di Pearl Abyss è suddivisa in cinque regioni: Balenos, Serendia, Calpheon, Mediah e Valencia. In Corea, dove il gioco ha già ricevuto numerose patch e aggiornamenti, le 5 regioni sono già completamente esplorabili, mentre in Europa e in Nord America, Daum Games ha rilasciato solo le prime tre (così come è accaduto al lancio in Corea).

La mappa, sebbene sia tra le più grandi viste fino ad ora in un MMORPG, non è vasta come ci si aspettava: è vero, in Europa mancano ancora due regioni all’appello, tuttavia non è detto che questo sia un male. Un fattore che stupisce tutti coloro che mettono le mani per la prima volta su questo titolo, infatti, non è la grandezza della mappa, ma la morfologia del territorio: tra caverne, montagne, pianure, città e villaggi di qualsivoglia forma e tipo,la superficie del mondo di gioco di Black Desert Online è una delle più complesse e articolate mai viste prima. Oltre a questo, la mappa interattiva presente in gioco, accessibile grazie al tasto M, è realistica e ben strutturata, con una visuale dall’alto e a volo di uccello che permette di visualizzare tutte le nostre attività e quest, con alberi, città e montagne tridimensionali che permettono di farsi un’idea della profondità di una specifica location.

Nonostante il mondo non sia così vasto come ci si aspettava, c’è una peculiarità che potrebbe non piacere a molti videogiocatori: in Black Desert Online, sia a piedi sia a cavallo, dovrete correre molto… forse troppo. Gli sviluppatori hanno deciso, come succede anche in altri MMO, di non adottare un sistema di Viaggio Rapido, escludendo la possibilità di viaggiare velocemente da una città all’altra. Le scelte per il giocatore saranno quindi due: fare lunghe scampagnate a piedi, correndo da una città a quella successiva, oppure salire in sella al proprio destriero e godersi il panorama che vi si parerà davanti durante le lunghe galoppate. Ovviamente, esiste un sistema di autorun che permette di lasciare andare il vostro personaggio alla destinazione selezionata passando per percorsi sicuri, tuttavia,  non dimenticatevi che il mondo di gioco di Black Desert Online è open PvP, e per questo nessuna strada è veramente sicura.

Se il mondo di BDO è vasto e pericoloso, il modo migliore per affrontarlo è combattere. Il sistema di combattimento di Black Desert Online non lascia scelta: o te ne innamori, o lo odi. Nel corso di queste due settimane e mezzo di gioco ho avuto modo di provare a fondo il combat system del titolo di Pearl Abyss e devo dire che è uno dei migliori che io abbia mai visto. Sebbene non sia esente da difetti, il sistema di combattimento di Black Desert Online si differenzia dalla concorrenza per il suo dinamismo e la sua fluidità, rendendolo in tutto e per tutto più simile ad un action.

Non abbandonando il sistema di puntamento frontale tipico degli MMO coreani, Pearl Abyss è riuscita a caratterizzare e a levigare il combat system di Black Desert Online in maniera eccellente. Dopo aver scelto la vostra classe tra le 7 disponibili (Warrior, Valkyria, Sorceress, Berserker, Archer, Wizard/Witch e Tamer) verrete catapultati in un mondo dove le vostre abilità di attacco, difesa, schivata e parata faranno la differenza sul campo di battaglia.

Il PvE di Black Desert Online offre scontri a dir poco ardui, sia in solo sia in gruppo: oltre ai classici nemici minori, che potrete sconfiggere con qualche attacco, durante la fase di leveling incontrerete diversi mini boss e boss che vi daranno del filo da torcere, soprattutto ai livelli più alti.  Per sopraffare i vostri avversari, sia in PvE sia in PvP, dovrete allenarvi molto per migliorare la vostra conoscenza della classe e per sferrare gli attacchi giusti al momento giusto. Black Desert Online offre infatti un sistema di combattimento puramente action, dove la concatenazione dei vostri attacchi risulterà più simile ad una danza piuttosto che ad un combattimento all’arma bianca.

Per quanto riguarda il leveling del personaggio, raggiungere il soft cap (lvl 50) potrebbe richiedere molto tempo se non sapete come muovervi. Non appena avrete preso un po’ di dimestichezza con la fase di leveling vi accorgerete subito di una cosa importantissima: le quest, principali o secondarie, non saranno la vostra principale fonte di esperienza. Ciò che dovrete fare per livellare in fretta è grindare. Se qualcuno di voi non conosce questo termine, grindare significa andare in un punto della mappa pieno di nemici, killarli tutti, prendere esperienza, e aspettare che respawnino così da ripetere il ciclo. Questo approccio al leveling, dopo ore e ore di gioco, potrebbe diventare noioso e ripetitivo, minando l’esperienza generale. Ovviamente c’è la possibilità di grindare in gruppo, ma sappiate che si guadagna più esperienza grindando da soli o con un gruppo di 5 persone: un gruppo di 2, 3 o 4 persone è deleterio e diminuisce pesantemente l’esperienza guadagnata. Gruppo avvisato..

Se grindare è un aspetto fondamentale del gioco al fine di raggiungere il soft cap di livello 50, non dimenticatevi che in Black Desert Online non esiste un livello massimo. Raggiunto il livello 50 inizierà una fase di grinding ossessiva al fine di raggiungere i livelli più alti del gioco (almeno il lvl 55). Ovviamente le cose non sono così semplici: infatti, dopo il soft cap, l’esperienza necessaria per salire al livello successivo aumenterà esponenzialmente, obbligandovi a uccidere decine e decine di nemici prima di poter raggiungere il livello 51. Attenzione: oltre a questo, a mettervi i bastoni tra le ruote ci penserà il sistema di morte del gioco. Quando morirete contro l’I.A., perderete circa l’1% di esperienza: potrebbe sembrare poco ai livelli bassi, ma dopo il livello 50, perdere l’1% di exp comporta la perdita di almeno 1 ora di grinding compulsivo e serrato, perciò cercate di non esagerare e ricordatevi sempre di portare con voi le pozioni cura, l’unica vostra fonte di sostentamento.

Black Desert Online offre un sistema di combattimento puramente action, dove la concatenazione dei vostri attacchi risulterà più simile ad una danza piuttosto che ad un combattimento all’arma bianca

Parallelamente alla fase di leveling corre il potenziamento dell’equipaggiamento. In Black Desert Online, a differenza di altri MMO, è possibile droppare armi, pezzi di armatura e gioielli necessari per la build finale del vostro personaggio sin dalle prime battute di gioco. L’equipaggiamento che raccoglierete dai vostri nemici caduti o che acquisterete sul Marketplace (il negozio in game dove vendere gli oggetti che non vi servono), avrà delle statistiche base di AP (Attack Point) e DP (Defense Point) uguali per tutte le tipologie. L’unico modo per aumentare queste statistiche è investire le famose Black Stone nell’upgrade del vostro gear: evocando il vostro fedele compagno, il Black Spirit, e andando nella sezione Enchantment, potrete inserire nei due slot di incantamento, da una parte l’oggetto che volete incantare, dall’altra la Black Stone corrispondente al pezzo da incantare (Armor o Weapon). Una volta che avrete potenziato l’oggetto, il vostro pezzo di armatura o arma avrà su di sé il numero +1, il quale vi farà capire che l’oggetto è stato upgradato con successo. Una volta raggiunto il livello +7 sulle armi e +5 sui pezzi dell’armatura, per raggiungere il limite massimo attualmente disponibile, +15, ci sarà la possibilità di fallire l’incantamento, con la conseguente perdita della Black Stone.

Per i gioielli funziona allo stesso modo, solo che al posto di utilizzare una Black Stone per incantare l’oggetto, vi serviranno due orecchini, due collane o due anelli dello stesso tipo da fondere insieme per raggiungere il massimo livello di incantamento che per questi ultimi è il +5.  Qui, però, il fallimento del processo di incantamento comporterà la perdita di entrambi i gioielli, perciò state attenti e mettetene sempre qualcuno da parte prima di procedere.

Black Desert Online, tuttavia, non è tutto leveling e gearing , bensì è un mondo ricco di cose di fare e posti da visitare. Oltre a completare quest e uccidere mobs, durante il vostro percorso potrete svolgere diverse attività, ognuna di queste ben studiata per garantire il miglior feeling possibile con il gioco. Ed è grazie a queste attività che Black Desert Online abbandona la propria componente MMO per lasciare spazio alla sua natura Sandbox.

Nonostante le molte critiche piovute sulla componente end game PvE del gioco a causa della mancanza di Dungeon e Raid, introdotti solo da poco nella versione coreana, il gioco di Pearl Abyss offre una quantità infinita di interazioni con il mondo circostante. Oltre alla miriade di quest primarie e soprattutto secondarie, Black Desert Online offre un numero invidiabile di professioni a cui dedicarsi e sulle quali investire le proprie energie per migliorarsi e perché no, fare qualche soldo.

Attraverso il Trading, per esempio, potrete diventare dei mercanti ricchi e famosi, e collegando tutte le città e i villaggi grazie al sistema di Node Management potrete guadagnare ancora di più vendendo gli oggetti di cui non avete bisogno al trader merchant. Ogni città, fattoria o villaggio infatti, è contrassegnata nella mappa interattiva da un nodo, nel quale possiamo decidere di investire i cosiddetti Contribution Points, una serie di punti che si guadagnano completando quest e attività di vario genere e che sono utili per molti scopi.

I Contributions Points potranno essere utilizzati anche per acquistare case nei maggiori centri abitati: ogni casa vi darà la possibilità di scegliere la sua funzione, tra cui quella di aumentare gli slot della banca di quella città, creare postazioni di Crafting e molto altro. La casa potrà funzionare anche da residenza, che potrà essere imbellettata e decorata a vostro piacimento grazie ad un sistema di Housing ben realizzato e completo.

Insieme ai Contribution Points, il gioco vi dà la facoltà di aumentare anche i vostri Energy Points, necessari per parlare con tutti gli NPC presenti in città al fine di aumentare la conoscenza del territorio (Knowledge) e per acquistare Workers, che potete mandare a lavorare per raccogliere materie prime, pietre preziose, ortaggi e tutto ciò di cui avete bisogno per il Crafting.

Ovviamente non finisce qui. I Contribution Points e gli Energy Point sono le risorse che vi permetteranno di dedicarvi anche a tutte le altre attività del gioco: Fishing, Taming, Gathering, Alchemy e chi più ne ha più ne metta. Ogni giocatore può scegliere la sua vocazione e portarla avanti come meglio crede.

Se il PvE di Black Desert Online è un universo enorme, ricco di attività e cose da fare, la componente PvP del gioco non è sicuramente da meno. Dopo averne parlato con minuzia e attenzione nell’anteprima realizzata dopo la seconda fase di closed beta, onde evitare di annoiarvi ancora, preciserò in questa sede alcuni aspetti del PlayervsPlayer specifici dell’end game del gioco.

Come sappiamo, il mondo di gioco di Black Desert Online è open PvP: una volta raggiunto il livello 45, potremo attaccare ed essere attaccati da altri giocatori di livello 45+. Vista la mancanza di una componente end game PvE forte, tutti i giocatori intraprendono, raggiunto il soft cap, una corsa all’equip per poter maxare il loro gear e avere così più vantaggi sugli altri giocatori. Più il vostro gear è alto, più sarà facile killare i vostri avversari.

Ovviamente, tutto ciò si riflette sull’aspetto probabilmente più importante e divertente del gioco: il GuildvsGuild. Il Gilda contro Gilda, con le dichiarazioni di guerra e tutto ciò che comportano, è la massima aspirazione per tutti gli amanti del PvP di massa. Ritrovarsi durante una quest di gilda, nella quale bisogna raccogliere materiali o uccidere alcuni mob, nello stesso luogo con un’altra gilda, equivale a gettare benzina sul fuoco. Seguendo il principio del “non c’è posto per tutti e due”, i giocatori di entrambe le parti si ritroveranno a combattere in campo aperto al fianco del proprio GM e dei propri gildani.

Daum Games ha promesso inoltre di rilasciare le Node Wars e le Siege Wars circa un mese dopo il lancio del gioco. Quando queste attività saranno live, il Gilda contro Gilda sarà un lontano ricordo: alleanze si formeranno, amicizie verranno spezzate, castelli dovranno essere difesi. Tutto quello che i film e i libri fantasy ci hanno insegnato in questi anni, potremo viverlo con la nostra tastiera e il nostro mouse, in guerre logoranti e definitive alla conquista dell’ultimo nodo.

Il ciclo giorno/notte assottiglia ancora di più la linea che intercorre tra computer grafica e realismo, con effetti di luce e particellari ottimi e ben calibrati

Dal punto di vista grafico Black Desert Online è un prodotto egregio: visivamente, il gioco di Pearl Abyss è uno dei migliori sul mercato, anzi, forse il migliore in assoluto nel campo degli MMORPG. Sebbene sia molto esigente in termini di motore grafico, con un hardware abbastanza potente è possibile godere, senza troppe rinunce, della grande qualità grafica complessiva di questo titolo. Pianure verdeggianti, foreste fitte di vegetazione e zone rocciose aride e grezze caratterizzano il mondo di gioco grazie ad una realizzazione degli ambienti senza pari, sia a livello di atmosfera, sia dal punto di vista strettamente tecnico. Il ciclo giorno/notte, inoltre, assottiglia ancora di più la linea che intercorre tra computer grafica e realismo, con effetti di luce e particellari ottimi e ben calibrati.

Anche a livello architettonico il gioco gode di un grande lavoro di labor limae: ogni città, ogni edificio, è realizzato con una minuzia ed una attenzione per i particolari degna di un titolo single player: lo stile architettonico di stampo medievale si sposa perfettamente con le location naturali scelte per le ambientazioni, lasciando di stucco tutti gli amanti del genere fantasy. Ovviamente, anche il character design fa la sua bella figura, con personaggi non giocanti ben caratterizzati e diversificati e una miriade di nemici tutti diversi tra loro. Il character design e lo studio anatomico si riflettono anche sul Character Creator, il migliore in circolazione in termini di personalizzazione. Tratti somatici, corporatura, occhi, capelli, ogni singolo aspetto del vostro personaggio può essere modificato per renderlo unico e inimitabile.

Le animazioni sono fluide e mai troppo macchinose, tranne alcuni sporadici casi in cui il personaggio o il cavallo tendono a incagliarsi nelle rocce o negli ostacoli. Anche i dialoghi, completamente in inglese, sono di ottima fattura e permettono una completa immedesimazione con la trama principale. Le scene di intermezzo, realizzate con la grafica in-game, sono godibili e trasmettono buone sensazioni, tecnicamente parlando. La colonna sonora, che accompagna il nostro cammino nelle terre di Serendia, Balenos e Calpheon, è sempre azzeccatissima e mai noiosa, con tracce capaci di trasportarci dolcemente in questo mondo medievale controllato dalla magia.

Conclusioni

Black Desert Online è il prodotto che tutti aspettavamo? Troppo presto per dirlo. A sole due settimane dall’uscita ufficiale del gioco in Europa e in Nord America, avvenuta il 3 Marzo 2016, è impossibile dare un giudizio sincero ed oggettivo. Sebbene abbia speso già diverse ore sul titolo di Pearl Abyss, sento che manca ancora qualcosa.Ciò che ho potuto vedere fino ad ora è solo la punta dell’iceberg di un universo in continua espansione, che si allargherà velocemente e a dismisura nel corso dei prossimi mesi, ma quel che il team ha posto sul piatto è già sostanzioso e soddisfacente di suo.

Black Desert Online è un titolo estremamente curato, caratterizzato da un combat system dinamico e divertente e una grafica degna dei più grandi titoli singleplayer, ma allo stesso tempo gravano su di esso una serie di fattori che molti giocatori potrebbero non apprezzare. Dal grinding selvaggio all’ upgrade dell’equip, fino al sistema di viaggio rapido, BDO è rimasto fin troppo ancorato ai canoni coreani per poter veramente far breccia nel cuore di tutti i videogiocatori occidentali.

Sfatato il mito del Pay-to-Win, ad un prezzo base di 30 euro, tutti dovrebbero acquistarlo: anche solo per fare una passeggiata sulla spiaggia al tramonto, o per realizzare la donna della propria vita con il realistico Character Creator. Perché in fondo sono anche queste le cose amiamo: le piccole cose, semplici, sincere e genuine, quelle che rendono felice un piccolo videogiocatore.

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