15 Giu 2016

Syberia 3 – Anteprima E3 2016

Los Angeles – Quello di Syberia è un nome che riecheggia nelle menti di tutti gli avventurieri di vecchia data da tempo, troppo tempo. E’ dal 2004 infatti che gli appassionati di questa saga attendevano di conoscere il destino riservato a Kate Walker in seguito agli eventi di Syberia 2 e, proprio quando nemmeno pensavamo più fosse possibile venire a capo di una matassa così imbrogliata, ecco uscire dal cilindro l’annuncio che tutti attendevamo: Syberia 3 si farà (ma questo già si sapeva) e arriverà su PlayStation 4, Xbox One e Pc il 1 Dicembre 2016. L’E3 2016 è stata dunque l’occasione per conoscere, direttamente dalla voce degli sviluppatori, il futuro di una delle saghe (a questo punto) più longeve di sempre. La meeting room Microids è stata teatro di una presentazione a porte chiuse grazie alla quale abbiamo potuto verificare, grazie alla proiezione di alcuni video gameplay e il gioco in presa diretta da parte degli sviluppatori di alcune sessioni ingame, lo stato di salute di Kate Walker, sparita dai radar da oramai 12 anni e, contestualmente, l’avanzamento dei lavori su Syberia 3: vi basti sapere che Kate gode di buona salute anzi, di OTTIMA salute.

syberia_screens_E3_2016_01 Cyril Berrebi, produttore e Gaming Communication Manager di Microids, parlandoci del franchise di Syberia, ci ha detto di aver ricevuto, nel corso degli ultimi anni, centinaia di migliaia di mail da parte di fan desiderosi di una terza iterazione delle avventure di Kate Walker e, a suo dire, se fino ad ora non si era proceduto con la realizzazione dello stesso è stato solo per la mancanza delle condizioni ideali, condizioni che si sono invece venute a creare, evidentemente, con la partenza del progetto Syberia 3. Il motivo principale, a detta di Berrebi, di questo ritardo risiede nel desiderio da parte di Microids, detentrice dei diritti della serie di Syberia, di lavorare esclusivamente con Benoit Sokal, creatore e sceneggiatore dei primi due episodi, e di poter offrire allo stesso Sokal un supporto valido ed all’altezza del compito preposto.

Syberia 3 è infatti agli occhi degli sviluppatori ben più di un terzo, anonimo, episodio rappresentando, di fatto, l’esordio del franchise sulle macchine di nuova generazione ed il passaggio della serie, dopo due episodi (datati 2002 e 2004) dal tradizionale 2D (marchio epistemiologico della saga) ad una più moderna, affascinante (e commercializzabile) struttura 3D. Microids ha infatti assunto una squadra di primo ordine per fornire a Benoit Sokal un team di professionisti tale da permettergli di realizzare la visione da lui concepita per questo terzo episodio: da qui l’immissione in ruolo di Inon Zur (già responsabile delle musiche di Fallout 3 e 4, Dragon Age: Origins e Prince of Persia) e l’assunzione di un certo numero di figure professionali adibite alla realizzazione delle location di gioco e degli screenplay che, a mo delle esemplificazioni di regia cinematografica, avrebbero aiutato Sokal nel difficile compito di “migrazione” al 3D.

Tutte queste accortezze, da quel poco che abbiamo potuto vedere, riescono nell’intento fissato dagli sviluppatori: per quanto in presenza di un personaggio familiare (e radicato nella memoria) come Kate Walker, ci troviamo in presenza di un gioco che con i predecessori ha ben poco da condividere se non trama e struttura di gioco. Il mondo, perfettamente costruito ed animato in 3D con la stessa finezza e completezza delle schermate 2D dei “vecchi” Syberia ci accoglie nella nuova dimensione di gioco studiata dai ragazzi di Microids facendoci sentire subito a casa: nonostante l’enorme variazione indotta dalle sopraccitate novità, l’anima di Syberia è rimasta sempre la stessa. Il lento incedere della protagonista, la profondità degli ambienti di gioco, la trama ben strutturata, l’incredibile caratterizzazione dei personaggi sono solo alcuni degli elementi che abbiamo avuto modo di verificare nella mezz’ora scarsa di contatto ravvicinato con Syberia 3: caratteristiche che ci ricordano, fin troppo bene, le ragioni per cui abbiamo atteso ben dodici anni per un seguito di questo franchise capace di rivaleggiare, negli anni, con rivali ben più blasonati e con prodotti creati da team con maggiori disponibilità economiche rispetto a Microids.

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Gli eventi prendono il via immediatamente dopo la conclusione di Syberia 2: Kate Walker, esanime, viene aiutata da una tribù indigena e curata da uno sciamano per risvegliarsi poi, assolutamente all’ignaro di quanto successo, in un misterioso ospedale, circondata da personaggi surreali e macabri le cui intenzioni nei suoi confronti non sono ben chiare. Da qui parte l’avventura di Kate Walker, una avventura che la porterà ad esplorare, mediante le dinamiche di interazione tipiche della serie, un mondo di gioco vasto, variegato, e completamente realizzato in 3D. I dodici anni di latenza (e l’inesperienza del team di programmazione con un motore 3D) si vedono tutti: la build che abbiamo avuto modo di visionare presentava tutt’ora, a poco meno di sei mesi dall’uscita, un livello realizzativo purtroppo “acerbo” con frequentissimi, o meglio sistematici, rallentamenti e sporadici freeze dovuti, sicuramente, ad una non corretta ottimizzazione del codice. Sapere però che Syberia 3 dovrà uscire su tre differenti macchine di riferimento (Pc, Xbox One e PlayStation 4) non fa ben sperare, visto anche l’esiguo tempo rimanente da qui alla release date, fissata ora per il 1 dicembre 2016.

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L’anima di Syberia è rimasta sempre la stessa.

Syberia 3 si presenta dunque in grandissima forma mantenendo intatto, nonostante i dodici anni intercorsi dal precedente capitolo, le atmosfere ed il livello di giocabilità tipico della serie. Un mondo di gioco completamente progettato e realizzato in 3D pone le basi per una evoluzione della serie nel segno dell’innovazione e permette di sdoganare la stessa dall’ambito Pc, aprendo le porte all’approdo su Xbox One e PlayStation 4. L’ingresso di Inon Zur alle musiche, unito al ritorno di Benoit Sokal (creatore originario della serie) al timone di comando sono inoltre garanzia di qualità per questo terzo episodio che, da quel poco che abbiamo visto, dovrebbe riuscire nel compito di non far rimpiangere (se non di migliorare) quanto visto con le prime due iterazioni della serie. Unica pecca, difetto non da poco invero, è una realizzazione tecnica a dir poco barcollante: qualsiasi sezione del gioco mostrataci dagli sviluppatori presentava enormi rallentamenti, clipping e sporadici fenomeni di freeze che, a oramai meno di sei mesi dalla release date, debbono suonare come un campanello di allarme per i ragazzi di Microids: la speranza è che la build non fosse proprio recentissima (anche se a specifica domanda non mi è stata data risposta a riguardo) e che i problemi vengano risolti ben prima del dayone fissato, vi ricordo, per il 1 Settembre 2016.


E3 - 2016 - Anteprime