Le avventure di Jesse e compagni continuano dopo la scoperta di una misteriosa stanza, colma di portali verso nuovi mondi paralleli. Così terminava l’Episodio 5 di Minecraft: Story Mode, che stranamente non ha significato la fine di un ciclo, bensì l’inizio di nuove avventure. I primi 4 episodi, infatti, sono stati come un’infarinatura generale, un modo per prendere confidenza col mondo di Minecraft e con il gruppo di amici a disposizione, che sono passati dalla vita tranquilla di ogni giorno all’essere parte dell’Order of the Stone, leggendaria squadra di eroi.
Con la scorsa puntata, Jesse e i suoi amici hanno incontrato una via piuttosto differente rispetto a quelle già percorse: entra infatti in gioco uno speciale incantesimo, collegato ad un acciarino che sembra avere il potere di aprire magici portali verso mondi paralleli. L’introduzione di un simile oggetto e di un corridoio con vari luoghi a disposizione permette a Minecraft: Story Mode di proseguire nella sua linea narrativa, spaziando però in missioni molto diverse tra di loro e che riconducono comunque alla stanza originale.
Alla fine della storia mancano solamente due episodi, eppure nulla toglie che il progetto possa essere allungato per permettere l’esplorazione di nuovi mondi e la scoperta di ulteriori avventure. Del resto, Minecraft è un gioco in continua evoluzione e proprio nell’Episodio 6 si sono visti alcuni elementi di gameplay arrivati da pochissimo tempo nella versione classica del gioco, grazie all’update 1.10.
L’Episodio 6 si apre ovviamente con Jesse e i suoi compagni di viaggio, pronti ad entrare in un nuovo portale e scoprire quali misteri si celino dietro di esso. Il mondo in cui vengono lanciati è spettrale, cupo e dall’ambientazione tipicamente in stile Halloween, con maree di zombie, pipistrelli, due Lune nel cielo e il classico tono verdognolo dei paesaggi. Nei primi minuti di spaesamento, l’attenzione del gruppo cade su un libro fluttuante, che si rivela essere semplicemente l’invito a procedere nell’esplorazione verso un’enorme villa, il cui proprietario si firma come The Host.
Minecraft: Story Mode prosegue ancora nella sua linea narrativa.
Questo è il classico momento che fa scattare l’azione vera e propria del gioco, con un’insuperabile orda di zombie al nostro inseguimento e una serie di QTE contemporanei ai credits del gioco. Leggerli tutti è quasi impossibile perché l’attenzione va messa soprattutto sulla varietà di tasti da premere: fallire è relativamente facile e porta ad alcune decisioni significative già nei primi minuti di gioco, in grado di rafforzare il rapporto coi nostri amici o di creare un minimo di tensione tra di loro.
Nella foga di recarsi verso l’imponente villa dove si svolgerà l’intero episodio, Jesse scorge in una finestra la sagoma di colui che caratterizzerà maggiormente l’andamento della storia: si tratta di White Pumpkin, un personaggio dotato di una zucca bianca come maschera che si rivelerà essere l’antagonista. Del resto, l’invito era già di per sé molto sospettoso, ma i nostri avventurieri non potevano fare altro che cercare un riparo, pur di non essere dilaniati dagli zombie.
Appena arrivati all’interno della struttura, ovviamente senza passare per la porta principale, il team di trova subito davanti ad una personalità chiave dell’episodio: è CaptainSparklez, il cui nome risulta immediatamente non inerente al gioco, dunque esterno alla faccenda. Qui infatti si manifesta l’intento dell’Episodio 6, ovvero fare in modo che la storia ruoti attorno ad un gruppo selezionato di persone: sono tutti famosi YouTuber, che insieme a CaptainSparklez compongono la squadra di guest stars nell’episodio. Oltre a lui ci sono infatti altre personalità in attesa nella sezione principale della villa, ansiose di conoscere i nostri eroi e capire per quale motivo siano arrivati in quel posto.
È però nella prima stanza che si può assistere all’evento determinante della storia: insieme a CaptainSparklez c’è TorqueDawg, rozzo e antipatico energumeno, subito pronto a schernirci. E’ l’inizio della storia nella villa, dove un misterioso assassino sta cercando a tutti i costi qualcosa di inestimabile, probabilmente nell’inventario di uno degli ospiti.
Per evitare di finire come il povero (ma non troppo) TorqueDawg, bisogna subito cominciare ad investigare sulla scena del crimine, oltre a capire quali siano le personalità che siedono momentaneamente nel salone della villa. A parte qualche personaggio inventato, essi sono tutti YouTuber, precisamente LDShadowLady, DanTDM, Stampy Cat e stacyplays: non è necessario sapere chi siano nella vita reale per apprezzare il gioco. Anzi, ignorare le loro personalità rende la storia ancora più imprevedibile, poiché non si può capire quali siano le loro mosse future. Allo stesso tempo, conoscerli fa sì che si possa giocare assieme a loro, scavalcando la barriera che YouTube ha creato in questi anni.
L’investigazione è il nuovo modo che Jesse ha per giocare a Minecraft: Story Mode. Non è infatti necessario soltanto fare domande ai diversi personaggi, ma anche esplorare l’area a disposizione, fare congetture sulle diverse testimonianze e capire quali siano i segreti che la villa nasconde tra le sue mura. Si può infatti da subito sbagliare a puntare il dito contro un personaggio in particolare, che ovviamente non prenderà di buon grado la decisione, oppure temporeggiare e cercare altri indizi. Questo procedimento prende luogo durante tutto l’episodio, che, nonostante sia meno lungo rispetto agli altri, è forse quello più interessante ed articolato per le varie decisioni significative e la pesantezza delle proprie scelte.
Oltre a questo, come già detto, si vedono gli ultimi elementi arrivati nel gioco classico, come le ”tipped arrows”, frecce incantate che conferiscono a chi viene colpito uno status diverso in base alla pozione utilizzata. Minecraft: Story Mode va dunque a braccetto con Minecraft e include tutti gli aspetti più recenti del gioco: in partenza, la serie utilizzava infatti ancora le vecchie meccaniche, fatte di crafting basilare e blocchi già estremamente utilizzati e conosciuti dalla community.
L’investigazione è il nuovo modo che Jesse ha per giocare a Minecraft: Story Mode.
Non ci sono evidenti punti negativi per questo episodio, che continua la linea tracciata da quello precedente nel mistero dei portali. L’introduzione degli YouTuber, nonostante essi non siano particolarmente amati da una certa fascia di giocatori, è la decisione più azzeccata da Mojang e Telltale Games, poiché fa leva su una community già consolidata e sulle personalità più influenti di YouTube. Minecraft e YouTube sono infatti sempre stati stretti amici e hanno viaggiato a braccetto in internet, creando personaggi come quelli presenti nel gioco e arrivando a plasmare una community enorme, composta soprattutto da ragazzi giovani. Per loro, vedere i beniamini in Minecraft Story Mode è un grandissimo incentivo all’acquisto ed un nuovo modo per conoscerli.
L’Episodio 6, nella sua interezza, è stato abbastanza interessante, grazie all’imprevedibilità dei personaggi al suo interno e all’aria da detective che circondava Jesse. Diversamente dagli episodi precedenti, dove si poteva in qualche modo prevedere le mosse future dei nemici, qui tutto resta in bilico fino all’ultimo, per dare maggiore suspense e mantenere l’effetto sorpresa. Minecraft: Story Mode continua nella sua linea positiva, partita prima con una storia divisa in 4 episodi e proseguendo ora con avventure in singole puntate. Da un certo punto di vista, è più facile godere dell’esperienza in questo modo, poiché potenzialmente c’è un grande quantitativo di diverse storie da affiancare a quella principale, ora incentrata sul mistero dei portali. In questo caso, avrebbe poco senso terminare Minecraft: Story Mode con l’ottavo episodio, mentre sarebbe molto più sensato proseguire con varie storie parallele per poi giungere ad un finale chiaro ed esaustivo. Chi vivrà, vedrà, in buona sostanza. |