Colonia – Electronic Arts ci dà nuovamente il benvenuto sui fumosi campi di battaglia di Battlefield 1, sparatutto erede della famosa serie di DICE ora ambientata a ritroso nel tempo, fino alle sanguinarie trincee della prima guerra mondiale. Da quando è stato annunciato lo scorso mese di maggio, l’ultimo Battlefield ha catturato l’immaginazione ed il desiderio di centinaia di migliaia di giocatori amanti del genere, che sono diventati avidi di notizie, screenshot e trailer. Dopo l’esaustiva prova al padiglione EA Play a Los Angeles durante lo scorso E3, abbiamo deciso di ritrovarci nuovamente negli sterminati campi piagati dalla prima guerra mondiale insieme ai ragazzi di DICE in occasione della Gamescom di Colonia.
Come già vi avevamo ribadito in passato, il concetto di poter visitare luoghi iconici e rivivere battaglie storiche da un punto di vista inedito e frenetico è un’idea coinvolgente e affascinante, e vedrà i giocatori impegnati in combattimenti che spazieranno dalle trincee francesi alle coste italiane, dai deserti arabi alla amata Londra. Grazie alle innovazioni tecnologiche dell’epoca potremo affrontare il nemico sui primissimi carri armati e nei cieli straziati dalle battaglie fra triplani Fokker, dirigibili Zeppelin e così via.
Negli immensi campi di battaglia di Battlefield 1 c’è spazio anche per i treni corazzati Zaamurets, che fungeranno da vero e proprio game-changer durante gli scontri più concitati. L’hype generato da Battlefield 1 è alle stelle, e senza ulteriori indugi ci buttiamo nella battaglia per raccontarvi come è la vita di un soldato virtuale nella prima guerra mondiale dei ragazzi svedesi di DICE.
Ci troviamo nel deserto del Sinai, per affrontare la modalità Conquista nei panni di intrepidi soldati inglesi. L’ambientazione è estremamente dettagliata, ed il meteo dinamico ci ha regalato un clima assolato ma intervallato da saltuarie tempeste di sabbia. Conquista è una modalità classica sempre presente nelle varie incarnazioni di Battlefield, ed anche qui la presenza di questa apprezzata feature si è rivelata vincente. Si tratta infatti di una modalità giocata su vasta scala, dove fino a 64 giocatori si scontreranno per il controllo di diversi obiettivi chiave sparsi per la mappa. I partecipanti si troveranno divisi in due squadre che al loro interno accorpano diversi piccoli team guidati da singoli giocatori che dovranno prestare molta attenzione all’elemento tattico del gioco.
Anche questa volta il gioco ci pone davanti alla scelta di diverse classi per affrontare la nostra battaglia personale; avremo a disposizione l’assaltatore, il medico, l’esploratore, il supporto e via dicendo. Novità assoluta di questa build è la presenza delle classi di élite, ovvero potentissimi personaggi in grado di influenzare pesantemente lo scontro. I nuovi ruoli in evidenza sono quindi il fiammiere, la sentinella ed il cacciatore di carri.
Queste letali classi si differenziano per il tipo di equipaggiamento indossato durante la battaglia: il primo è dotato di abbigliamento ignifugo, maschera antigas e lanciafiamme, ed è in grado di scatenare morte e panico fra le linee nemiche; il secondo indossa una corazza a piastre (quasi medievale) e porta una mitragliatrice pesante raffreddata ad acqua, ma è debole al gas; il terzo utilizza il letale Tankgewehr 1918, un fucile a lunga gittata alto quasi quanto una persona ed in grado di bucare le corazze dei mezzi pesanti. Parlando di questi ultimi, è impossibile non nominare il Behemoth di questa mappa, il gigantesco treno corazzato che viaggerà inesorabilmente nella mappa di gioco. La presenza di questa poderosa arma semovente influenza enormemente le sorti dello scontro: l’ausilio del gigantesco mezzo può garantire la vittoria ad una squadra, ma se lasciato indifeso può essere soggetto ad attacchi di massa da parte dei nemici, che faranno detonare il gigantesco mostro meccanico in una esplosione degna di un film di Michael Bay.
Fanno il loro ritorno anche le specifiche classi dedicate ai veicoli, come il pilota di aerei da combattimento o il meccanico per i carri armati. Una volta scelta la nostra classe, dovremo dedicarci alla personalizzazione dell’equipaggiamento, che potrà essere composto da armi bianche, granate, armi primarie e secondarie. Ognuno di questi sei slot è completamente utilizzabile dal giocatore per scegliere la configurazioni di pistole, fucili e bombe che si adatteranno al nostro stile di gioco in maniera più adeguata.
Il feedback dei veicoli è decisamente migliorato rispetto alla build vista all’E3 2016, e ancora più di prima utilizzare bene un veicolo significa condurre la propria squadra alla vittoria. Battlefield 1 convince sempre di più, anche per la gestione dei respawn: in caso di morte potremo decidere se allertare i medici nei paraggi, entro un tempo limite prestabilito, per riprendere immediatamente lo scontro; l’alternativa è affidarci al sistema di rinascita che ci consentirà di scegliere dove respawnare ed eventualmente anche di cambiare il ruolo della nostra classe. Il nostro ritorno potrà avvenire accanto ad i nostri compagni in prima linea (rischiando ovviamente di più) o nelle retrovie (rischiando però di rimanere eccessivamente indietro).
Battlefield 1 convince sempre di più
Notevole anche la distruttibilità ambientale, che permetterà ai più smaliziati di cambiare il campo di battaglia a proprio piacimento, eliminando coperture chiave all’esercito avversario con l’ausilio dei carri armati pesanti; oppure creandone di nuove con i relitti dei mezzi nemici. Interessante anche la possibilità di caricare un avversario a testa bassa e infilzarlo con un’arma corpo a corpo, sia essa una baionetta o un piccolo badile da trincea.
Il lavoro di DICE è strabiliante, e la build si è presentata a noi fluida e pulita su Xbox One, dove girava a solidi 60fps. Battlefield 1 si conferma uno dei titoli più attesi e desiderati della stagione, e sicuramente questa prova non ha fatto che confermare le nostre aspettative. L’appuntamento per saperne di più è fissato per i prossimi weekend, in occasione della beta pubblica che metterà alla prova i server multiplayer di DICE. Rimanete su GameSoul per saperne di più.