News 02 Ott 2016

Magic Soul – Capolavori: Invenzioni di Kaladesh

Bentornati lettori in un nuovo articolo di Magic Soul, la rubrica di GameSoul che parla di Magic the Gathering. Kaladesh è finalmente giunta e il weekend di prerelease appena trascorso ha permesso a tutti di poter giocare con le nuove carte che troveremo nel prossimo standard; per i più fortunati è stata anche l’occasione di mettere mano sulle bellissime nuove carte promo rintracciabili nelle bustine di Kaladesh. Le Invenzioni di Kaladesh (Kaladesh Inventions) sono state ideate e progettate esattamente come lo furono le Spedizioni per Zendikar nel blocco di Battaglia per Zendikar, pensate inizialmente per venire incontro ai giocatori che volevano una ristampa delle fetchlands nemiche, e al contempo, non intaccare il formato standard con delle carte troppo forti. Infatti le Invenzioni di Kaladesh sono la risposta a ben tre problemi che la Wizards of the Coast si è ritrovata ad affrontare negli anni riguardanti il T2 e i nuovi giocatori.

Non è un segreto che la Wizards stia spingendo sempre più sul formato standard; il continuo ricambio di carte che si ha in T2 permette a Magic di rimanere sempre nuovo, variegato e innovativo, evitando che i vecchi giocatori possano annoiarsi per una staticità del meta che è sempre più marcata quanto più vecchie sono le carte che fanno parte di un determinato formato. Pensiamo ad esempio al Modern, che è influenzato solo relativamente dalle nuove uscite, perché ha già una buona base di archetipi giocabili che hanno carte fisse difficilmente sostituibili. Ora pensiamo invece al Legacy o al Vintage, che comprendono tutte le carte di magic (fatta eccezione per quelle bannate) e che vedono il T2 come qualcosa di lontano, che molto difficilmente potrà influenzare uno qualunque degli archetipi già esistenti visto che il power level delle carte di cui dispongono è nettamente superiore a quello delle nuove uscite.

meccatitano-bianco magic

Tornando quindi a parlare di T2, dicevo che i problemi che la Wizards si ritrova ad affrontare costantemente sono tre:

  1. Mantenere lo standard un formato accessibile.
  2. Permettere ai nuovi giocatori di iniziare a giocare senza conoscere i 25 anni di storia di Magic e al contempo fornire loro delle carte più vecchie, usate anche negli altri formati, per far si che pian piano possano vivere il gioco in tutte le sue sfaccettature.
  3. Stimolare i giocatori più navigati e permettere una personalizzazione ulteriore dei mazzi.

Una soluzione primordiale a questi tre problemi si trovò proprio con le Spedizioni per Zendikar, che permise ai nuovi giocatori di mettere mano sulle vecchie fetch e shocklands e al contempo soddisfò la volontà dei giocatori più esperti di vedere queste carte ristampate in una “nuova veste”. Zendikar era originariamente famoso per essere la patria di antichi tesori smarriti nelle profondità della terra e quindi il miglior modo di rendere l’idea era di trasformare queste carte (che vista la loro utilità sono già piccoli tesori in versione normale) in qualcosa di veramente prezioso, sfruttando lo sfondo full-art utilizzato per le terre del blocco e pensandole solo come rare mitiche foil con un’illustrazione alternativa. Il successo che ottenne questa manovra di marketing fu strepitoso, tanto da spingere la Wizards a seguirne il tracciato per creare qualcosa di continuativo e duraturo: i Capolavori.

La serie dei Capolavori (Masterpieces in inglese) sarà presente in ogni espansione che uscirà d’ora in poi e vedrà al suo interno vecchie glorie di formati più vecchi (non legali in T2, ma solo nel limited del blocco in cui vengono stampate), rimodernate e ridisegnate per essere parte del piano in cui l’espansione è ambientata. Se nel caso delle Spedizioni per Zendikar la tematica principale del blocco erano le terre (e infatti tutte le spedizioni erano terre), per Kaladesh ci si concentra sugli artefatti; e neanche tutti, ma solo su quelli che potrebbero effettivamente essere presenti sul piano come invenzioni e magari gareggiare alla Fiera degli Inventori che si sta tenendo a Ghirapur. A testimoniare questa loro nuova forma non c’è solo una nuova art, ma anche uno sfondo specifico dai colori ramati-bronzati e delle spirali che si rifanno alla struttura un po’ arabeggiante delle costruzioni di Kaladesh. Sono in totale cinquantaquattro e le prime trenta invenzioni sono già recuperabili nelle bustine della nuova espansione, mentre dovremo aspettare Rivolta dell’Etere per sapere quali saranno le altre ventiquattro. Mark Rosewater ha confermato che i Capolavori cambieranno da blocco a blocco non solo per sfondi, immagine, tematica e ambientazione, ma anche per quanto riguarda la loro rarità. Le Spedizioni per Zendikar erano reperibili con la stessa frequenza di una rara mitica foil, mentre le Invenzioni per Kaladesh avranno una media di una ogni 144 bustine, che è una frequenza maggiore rispetto alle spedizioni. Inoltre sono stampate solo in inglese, sebbene possano essere trovate nelle bustine di tutte le lingue e non saranno presenti in Magic Duels. Infine conterranno solo ristampe di vecchie carte di Magic, fatta eccezione per un ciclo di cinque carte che invece appartiene all’espansione in cui sono reperibili. Nel caso delle Invenzioni di Kaladesh abbiamo i cinque Meccatitani, creature artefatto dalla stazza non indifferente che vedranno sicuramente gioco in standard grazie alle loro abilità di entrata in campo, progettati sulla falsa onda dei titani di Magic 2011. Per quanto riguarda le altre ristampe, abbiamo carte giocatissime provenienti un po’ da tutti i formati, per soddisfare praticamente qualunque tipo di giocatore, da chi ama il control a chi preferisce gli aggro o i combo. Eccole tutte nella loro sfavillante bellezza:

Anche per questa settimana è tutto, tornate la prossima per trovare un nuovo articolo di Magic Soul!

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