News 04 Ott 2016

Il primo controller Xbox era veramente enorme

Adesso la prima Xbox ci appare come un oggetto lontano nel tempo, anche se ha rappresentato il primo passo concreto di Microsoft nel mondo delle console ed ha permesso alla compagnia di progredire, nell’arco di 15 anni, fino al punto nel quale si trova adesso con Xbox One. Ma ogni tanto rivangare il passato fa bene, ed è quello che deve aver pensato anche Seamus Blackley, una delle persone che curò la realizzazione della prima Xbox per poi cercare fortuna con una propria attività imprenditoriale nel 2002.

Blackley ha risposto nelle scorse ore ad alcune domande su Twitter, nelle quali gli si chiedevano dei commenti sulla console. L’ex dipendente Microsoft ha parlato volentieri del controller, una parte fondamentale di qualsiasi console, evidenziando i tanti problemi che esso ha creato alla compagnia ma anche ai giocatori.

La storia è questa: al momento di scegliere il design del controller, Microsoft era convinta che i giocatori lo volessero di grande spessore e questa ricerca di mercato, unita anche al fatto che la console più in voga negli studi della compagnia era in quel periodo il Dreamcast, che aveva anch’esso un pad dalle proporzioni generose, portò ad adottare il modello originario.

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Con il tempo però la scelta si rivelò riuscita soltanto a metà, prosegue Blackley. E’ vero che a diversi giocatori l’oggetto piaceva, ma a molti altri, come ad esempio ai giapponesi, risultava essere un controller troppo grosso e quindi scomodo, ed in definitiva carente come interfaccia tra l’utente e la console.

Blackley non era convinto fin dall’inizio del design, tanto da definirlo su Twitter “imbarazzantemente grosso”, ma non riuscì a cambiare la decisione degli altri dirigenti prima del lancio della console perché, parole sue, non aveva l’influenza necessaria all’interno della compagnia per poter modificare una decisione tanto importante.

A quel punto Microsoft, che anche con Xbox 360 avrebbe dedicato una certa attenzione al mercato giapponese, decise di produrre una nuova versione del pad, caratterizzata da dimensioni più piccole e quindi alla portata di tutti.

Spesso i dettagli possono fare la differenza nella guerra commerciale tra console. Vedremo cosa ci riserva il futuro in termini di periferiche, intanto tra pochi giorni sarà il momento della realtà virtuale.

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