Ispirandosi a Rogue One, l’atteso spin-off di Star Wars in arrivo il 15 dicembre, Electronic Arts e DICE hanno creato la quarta ed ultima espansione per Star Wars Battlefront, che arricchisce definitivamente lo sparatutto ambientato in una galassia lontana lontana di nuovi contenuti e modalità. Quest’ultimo contenuto scaricabile ci porterà a combattere sulle assolate spiagge di Scarif, un lussureggiante pianeta invaso dalle truppe imperiali.
Quest’espansione è all’apparenza confezionata con tantissimo materiale promozionale proveniente dal film, tant’è che a volte è lecito domandarsi se non si tratti di un’astuta manovra pubblicitaria. Rogue One: Scarif propone diverse aggiunte al gameplay del titolo DICE, fra le quali due nuove unità eroiche, la ribelle Jyn Erso ed il cattivissimo direttore della ricerca armi avanzate imperiale, Orson Krennic. Sono presenti inoltre una nuova modalità multifase denominata Infiltrazione, due nuovi blaster ed una inedita carta stellare.
Il setting del gioco trova la sua posizione in quattro nuove mappe progettate dettagliatamente per essere identiche a quelle che i ribelli affronteranno nella pellicola cinematografica. Le locations ambientate a terra riguardano esclusivamente il pianeta tropicale, e sono Spiaggia di Scarif, Giungla di Scarif e Piattaforma 13, mentre nello spazio si combatterà nell’area denomianta Shield Gate, di fronte al pianeta e a due giganteschi Star Destroyers.
Le mappe sono costruite con la solita cura che DICE impiega per le sue creazioni, e visivamente sono splendide. Tuttavia l’ambientazione tropicale non è stata resa al meglio ed il vostro personaggio si troverà più e più volte incastrato fra le piante immobili ed i rampicanti invasivi di una giungla che non è stata perfettamente adattata alle esigenze di gioco.
Capita spesso infatti di rimanere bloccati in luoghi vietati (con conseguente morte del nostro personaggio), specie se siamo assidui utilizzatori del jetpack. Nonostante questo problema, le nuove mappe sono una divertente aggiunta al menù di Battlefront, e Infiltrazione è una buona modalità per mettersi alla prova sulle spiagge di Scarif. Quest’ultima condizione di gioco prevede tre fasi nelle quali i giocatori si scontreranno per la conquista di obbiettivi ed esperienze diverse. La prima fase è caratterizzata da una battaglia nello spazio intorno al pianeta, e vedrà i ribelli tentare di scortare il nuovo caccia Ala-U attraverso l’atmosfera del pianeta; gli imperiali dal canto loro dovranno abbattere il mezzo ed impedire che nessuno si avvicini al portale di Scarif.
La seconda parte ci porterà invece sulla superficie di Scarif, dove l’Ala-U atterrerà ed i ribelli dovranno piazzare una carica esplosiva sulle navi cargo imperiali, esattamente come nella modalità Sabotaggio. Sono presenti alcuni veicoli (come il nuovo TIE Striker) e qualche unità eroica per rendere il gameplay più frenetico e fluido per entrambi gli schieramenti. Se i ribelli riusciranno a detonare almeno una delle navi imperiali, si apriranno le porte per il terzo scenario, dove Jyn Erso e compagnia dovranno cimentarsi nel portare alla ribellione i piani della nuova stazione spaziale. Per farlo, saranno a disposizione dei giocatori quattro dischi, che in caso di morte del portatore rimarranno a terra fino a che un altro giocatore non li avrà reclamati (sia esso ribelle o imperiale).
A differenza del penultimo contenuto scaricabile, Morte Nera, la modalità introdotta da Rogue One: Scarif non introduce nulla di sostanzialmente nuovo, fatta eccezione per le ambientazioni ed i veicoli; ma l’esperienza offerta è comunque divertente. Inoltre, Infiltrazione può essere completata in meno di 15 minuti, un netto distacco rispetto ai quasi quarantacinque minuti richiesti dalla modalità Stazione da Battaglia.
A far guadagnare qualche punto a Rogue One: Scarif sono appunto i due nuovi eroi. Jyn Erso è un’unità aggressiva, in grado di trasformare la pistola blaster in un fucile senza nessun cooldown. La bella ribelle è poi dotata di un implosore sonico, che infigge danni e riduce l’armatura ai nemici, e di un potente attacco corpo a corpo a cariche limitate. Ogni slot speso potrà letteralmente uccidere un avversario in un sol colpo, e potrà essere ricaricato semplicemente abbattendo un avversario con il blaster o con le granate. Il direttore Krennic è invece un personaggio di supporto davvero formidabile, in grado di mettere in difficoltà decine di giocatori se utilizzato con accortezza. Krennic può ridurre l’armatura degli avversari, spawnare un droide imperiale in grado di effettuare scansioni per nemici, generare uno scudo ed emettere gas venefico. Inoltre, aumenterà la salute ed il bonus armatura degli alleati vicino a lui. Infine, permetterà a due giocatori di entrare in partita nei panni dei letali Soldati della Morte, le truppe scelte dell’impero dotate di implosore termico, cella di raffreddamento, razzo intelligente e blaster a ripetizione. DLT-19.
Rogue One: Scarif non introduce nulla di sostanzialmente nuovo, ma l’esperienza offerta è comunque divertente.
Durante tutte le partite effettuate, sia Jyn Erso che Orson Krennic sono diventati velocemente uno dei pick favoriti da entrambe le fazioni, in grado di ribaltare velocemente le sorti di un match in diverse modalità, da Sabotaggio alle più vecchie ma sempre apprezzate Assalto Camminatori ed Eroi contro Malvagi. Sarebbe stata molto apprezzata la possibilità di utilizzare invece l‘Ala-U ed il TIE Striker al di fuori della modalità principale proposta da Rogue One: Scarif.
Le armi aggiunte, la A180 e la DT-29, sono invece un’ottima aggiunta all’arsenale del gioco. Sbloccabili esclusivamente tramite i contratti Hutt, le due armi sono dotate di diverse caratteristiche per soddisfare una vasta gamma di stili di gioco differenti. Entrambi fanno parte dell’arsenale dei nuovi eroi, e sono in grado di dare un incremento sostanziale alla letalità dei nostri soldati.
Ci aspettavamo qualcosa di più da questa ultima espansione di Star Wars Battlefront, è vero. Compenetrazioni e diversi bug impediscono a nostro avviso di godere appieno dell’esperienza tropicale offerta da Scarif, tuttavia il contenuto scaricabile di Rogue One riesce a divertire, strappando qualche minuto di puro intrattenimento. Le nuove unità eroiche sono un’altra aggiunta gradita, anche se abbastanza sconvolgente per gli equilibri di gioco. Rouge One: Scarif completa l’offerta di Star Wars Battlefront, che conclude il suo supporto post lancio con un’espansione che poteva (e doveva) dire di più, specie tenendo conto dell’imminente arrivo dell’omonimo film al cinema. Ciò nonostante questo DLC completa un poker di espansioni di tutto rispetto, che ampliano di parecchio l’esperienza di gioco offerta dallo sparatutto DICE. Il consiglio è quello di acquistare Rogue One: Scarif solo se siete appassionati del brand oppure come parte del season pass. Non sarà l’espansione più riuscita delle quattro, ma è di sicuro un DLC che non può mancare per chi non riesce a fare a meno di X-Wing e blaster. |