Le storie di Batman hanno sempre avuto grande potenzialità, soprattutto su schermo: se il cinema ha solo da qualche anno proposto un Bruce Wayne e un Batman di grande spessore, è anche vero che in questi anni anche con un pad alla mano abbiamo assistito ad una vera e propria rinascita dell’uomo pipistrello, uscito dalla sua caverna di mediocrità per spiccare finalmente il volo. Nonostante tutto, quell’affascinante dualismo tra il Bruce Wayne uomo e il vigilante mascherato non è mai stato davvero esplorato fino ad ora, lasciando a Telltale un compito piuttosto interessante e ricco di possibilità.
Nonostante un 4° episodio non proprio all’altezza, siamo qui per parlare finalmente del quinto e ultimo episodio “City of Light” che si prefigge il compito di chiudere in bellezza questa prima stagione, e le storyline fin’ora lasciate in sospeso.
Harvey Dent è completamente impazzito, è alle porte della magione Wayne ed ha in pugno il destino di un manipolo di innocenti, le cui sorti affida al lancio di una moneta. La trasformazione mentale in Due Facce è sicuramente al suo picco, e la prima scelta da compiere in questo gran finale è in che vesti presentarci a questa folle esecuzione. Telltale fa un buon lavoro nel far capire ai giocatori l’importanza dei due ruoli e, soprattutto, di quanto possa essere spesso forte la vulnerabile presenza di Bruce Wayne rispetto a quella di Batman: un inizio piuttosto interessante che evolve nel corso dell’episodio e che ci permette di avere diversi e interessanti dialoghi con i molteplici personaggi secondari.
Il Batman di Telltale è più che mai un uomo, più che un supereroe
L’esplorazione del rapporto con Gordon, Alfred e Selina trovano in questo episodio massima espressione, ed una serie di dialoghi ben scritti riescono a rendere credibile e interessante una storia che dovrebbe avere come fondamenta proprio i dialoghi, rispetto ai marginali ma entusiasmanti QTE. La storia acquisisce finalmente di pathos, e trova la sua conclusione in una direzione piuttosto stuzzicante, che troverà sicuramente sfogo nella prossima stagione. Il Batman di Telltale è più che mai un uomo, più che un supereroe, ed una bellissima scelta durante lo scontro finale ci permette di dimostrare proprio questo. Conoscere l’uomo sotto la maschera per conoscere la maschera stessa, e ciò che rappresenta per Gotham e per le persone: City of Light è fortunatamente uno dei migliori, se non il migliore, dell’intera stagione, ed è un bene perché con un buon finale si possono anche rivalutare o soprassedere dei momenti non proprio memorabili di cui questa avventura made in Telltale è in parte formata.
Il discorso questa volta può essere esteso anche a quella parte più “ludica” di cui è formata l’esperienza, i QTE e in generale le investigazioni pur essendo sempre estremamente lineari nella loro esecuzione, rendendo impossibile che il giocatore non riesca a proseguire, si rivelano più soddisfacenti e ben realizzate rispetto agli altri episodi, stuzzicando il giocatore nella risoluzione di eventi mai così intensi per Batman e Bruce Wayne come in questo episodio.
In generale, City of Light si pone come un ottimo finale di stagione: chiude le storyline lasciate aperte e pone un nuovo punto di partenza per i personaggi da cui partire per il futuro. L’evoluzione dal primo episodio c’è stata, e nonostante Telltale non sia sempre riuscita ad eseguirla al meglio, il risultato finale è riuscito e soddisfacente, ed incuriosisce soprattutto capire in che direzione potrà andare in futuro la serie. Permane una delusione di fondo per l’aspetto ludico del titolo, nonostante un deciso passo in avanti rispetto allo scorso episodio, ed i classici problemi tecnologici che sembrano ormai parte integrante di ogni esperienza Telltale. La storia si sa, è ciclica, ma fortunatamente questo ciclo di Batman si è rivelato a suo modo coraggioso, originale e piuttosto interessante nella sua risoluzione finale. A suo modo, anche Bruce Wayne ha due facce: e grazie a Telltale abbiamo potuto “indossarle” entrambe. |