Gears of war 4 recensione
News 16 Mar 2017

Cliff Bleszinski: Gears of War 4 avrebbe dovuto osare di più

Un tempo, il destino di Gears of War era nelle mani di Cliff Bleszinski, quando ancora militava nello studio di Epic Games. Ora lo sviluppatore è concentrato sullo sviluppo di Lawbreakers, l’arena shooter che Cliff è ben contento di aver potuto creare. Nel frattempo, Epic Games ha venduto il franchise di Gears of War a Microsoft, che di conseguenza ha posto nelle mani di The Coalition il compito di plasmare un nuovo capitolo.

Ne è nato Gears of War 4, uscito verso la fine del 2016 e accolto positivamente dalla critica e dai giocatori, senza però lasciare un grosso segno sul mercato o nelle librerie. Un motivo di questa velata anonimità è data dal gameplay molto simile, fin troppo, ai capitoli precedenti, ma secondo Cliff non è nemmeno un punto così negativo: senza dare giudizi precisi sulla bontà del gioco, lo sviluppatore ha infatti preferito parlare con un paragone:

Quello che Rod Fergusson (sviluppatore di Gears of War e capo di The Coalition) ha fatto è stato semplicemente dare alle persone ciò che volevano. Un po’ come ha fatto J.J. Abrams col settimo episodio di Star Wars. Ho guardato quel film cinque volte. Mi vengono ancora i lucciconi a pensarci, ma nel momento in cui riacquisto lucidità sono anche in grado di pensare “Non è che il registra abbia rischiato poi tanto”. Per questo spero che in futuro gli sviluppatori rischino un po’ di più nei loro progetti.

Il rischio è, del resto, come quella spolverata di pepe sopra una calda pietanza: può trasformarla in un capolavoro, oppure renderla un autentico disastro. Solo così, però, si può pensare di dare vita a progetti innovativi come Nintendo Switch, che sembra aver conquistato i giocatori con la sua originalità.


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