La scorsa settimana Bandai Namco ha annunciato la sua nuova IP Code Vein, un action-rpg che ci trasporterà in uno strano mondo pieno di demoni e Redivivi, che poi sono vampiri, quindi non si va molto lontani.
Il ferro va battuto finché è caldo, e mentre ancora si discute delle meccaniche del gioco, perché non aggiungere nuove informazioni sullo stile grafico? Mr. Yoshimura e Mr. Tomizawa di Shift hanno rilasciato un’intervista su Famitsu in cui hanno parlato delle scelte artistiche che caratterizzano Code Vein.
Tanto per cominciare, il gioco utilizzerà Unreal Engine 4, che grazie alla sua potenza di calcolo è spesso usato per creazioni al limite del fotorealismo. Gli sviluppatori hanno compiuto vari tentativi per adattare a questo motore uno stile picture-making.
Ci è voluto un bel po’ di tempo per arrivare a questo tipo di picture-making. Non è né stile anime, né realistico. Vogliamo creare unicità nella presentazione dei giochi in CG made in Japan.
L’idea di base è che ciò che piace in Giappone può essere esportato all’estero con successo, per questo a Shift hanno voluto creare uno stile che nascesse dalla sensibilità orientale, ma con note di realismo che potessero conquistare anche il Far West più radicale.
Code Vein arriverà sulle “principali console di gioco”, quindi probabilmente su PS4 e Xbox One, nel 2018. Un primo video ci è invece stato promesso per i primi di maggio, quindi restate sintonizzati su GameSoul per non perdervelo. Nel frattempo potete dare un’occhiata allo “stile unico” del gioco attraverso i numerosi screenshot rilasciati da Bandai Namco. Buona visione!
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Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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Leggi i suoi articoliCresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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