Destiny 2

  • data-di-uscita08/09/2017
  • pegi16
  • editoreActivision
  • sviluppatoreBungie
  • genereSparatutto/FPS
  • Piattaforma Games PC PS4 Xbox One

Los Angeles – Finalmente è possibile vedere coi propri occhi quale sia il percorso che Bungie e Activision hanno scelto per Destiny 2. Imparare dai propri errori è infatti necessario per sopravvivere e ascoltare i propri fan aiuta sicuramente nella scelta della via corretta. Con la presentazione del gameplay a metà maggio, Bungie ha subito mandato un messaggio ben chiaro ai giocatori veterani e a quelli potenziali: il focus è rendere Destiny 2 fruibile a tutti, con meccaniche complesse, ma facili da imparare e soprattutto intuitive. Inizia inoltre una nuova vita per il gioco, che sarà disponibile anche su PC: un Destiny 2 poliedrico e aperto a tutti.

Nuovi pianeti, nuovi nemici, nuovi modi di intendere ed immaginare la struttura del gioco, cambiando prima di tutto classi e sottoclassi, per poi variare anche la composizione dell’equipaggiamento. Il tutto, ovviamente, con una storia che sembra essere davvero il pilastro per la redenzione dopo Destiny 1.

All’E3 2017, Destiny 2 è presente per darci un primo assaggio del suo nuovo gameplay, in attesa dei due periodi di closed e open beta in arrivo più avanti questa estate. La Torre è andata distrutta e i Guardiani cercano non solo una nuova casa, ma anche la Luce stessa e la speranza di prevalere sul prepotente attacco dei Cabal.

Destiny 2

La missione giocabile nella demo è Homecoming, la stessa mostrata il 18 maggio scorso per la presentazione del gameplay. Si parte dunque conoscendo già più o meno i nemici da affrontare e come muoversi tra le vie di una Torre completamente distrutta, piegata dall’attacco dei Cabal. Abbiamo provato Destiny 2 su PC con una grafica 4K a 60fps e già questo può far capire quanto sia dettagliata e dinamica la Torre mentre cade sotto i colpi della Legione Rossa: poco o nulla a che vedere con la grafica a cui ci ha abituati Destiny 1, forse trattenuta dalla presenza del gioco anche sulla precedente generazione di console.

Su PC, però, questo non può succedere: ecco spuntare dunque effetti luminosi molto più pregiati, una fluidità entusiasmante con il giusto livello di motion blur e l’evoluzione del gameplay, che mantiene certi aspetti, ma ne approfondisce altri soprattutto legati ai personaggi. Fin dall’inizio, la demo dà al giocatore la possibilità di scegliere tra parecchie armi, molte delle quali già facenti parte dello stesso schema di Destiny 1, ma con conformazioni diverse: il secondo slot non è infatti adibito alle armi speciali, bensì può essere riempito anche con un’arma uguale alla primaria. Gli amanti di un certo genere di fucile possono così mantenere lo stesso stile senza dover per forza cambiare continuamente arma nell’inventario. Nel terzo slot vanno invece le armi più potenti, che magari facevano parte di quelle speciali nel primo capitolo: fucili a fusione, lanciagranate e fucili da cecchino sono solo alcune delle armi posizionabili in questo slot. Gli sviluppatori hanno dunque voluto mantenere la base del layout per personalizzare il personaggio, applicando però alcune modifiche per gestire meglio l’equipaggiamento, in base sia alle preferenze che alla situazione coi nemici.

Avere un doppio slot per le armi primarie è infatti una buona cosa e torna parecchio utile in battaglia. Alcune di queste hanno addirittura danno elementale, risultando necessarie per abbassare gli scudi di certi nemici. In Destiny 1 occorreva dividere nei primi due slot approcci diversi, magari scegliendo un fucile da ricognizione e un fucile a pompa: nel nuovo titolo è possibile ad esempio tenere contemporaneamente un fucile ad impulsi ed un cannone portatile, in modo da avere una certa potenza di fuoco media e non perdere tempo a ricaricare per abbattere un nemico con le stesse munizioni.

Destiny 2

Per ora sono solo i Cabal a mettere i bastoni tra le ruote all’umanità. Ci sono i soliti Legionari, ma al loro fianco arrivato soldati con lanciafiamme e Psionici più evoluti, votati ad una ricerca dello scontro corpo a corpo più insistente, anche a medio raggio. Si evolvono invece i nemici “con la barra gialla”, i vecchi Maggiori, solitamente più resistenti rispetto alle controparti normali e dotati spesso di uno scudo elementale per mettere in difficoltà il giocatore: in Destiny 2 diventano ancora più ostici, con meccaniche più approfondite e variegate per creare una sorta di situazione mini-boss. La loro presenza non intimorisce però il nostro Stregone, aiutato dai poteri Solari. Con la sua Supercaricata può infatti alzarsi nell’aria e spedire fendenti esplosivi ai nemici, arrecando gravi danni e spesso salvando da situazioni di pericolo.

Fortunatamente, al fianco del giocatore ci sono alcuni dei personaggi più conosciuti, partendo da Zavala e Ikora, che non compaiono solo nelle cutscene, ma accompagnano il giocatore in alcuni frangenti di sparatoria, per poi dividersi sui nuovi pianeti che caratterizzano l’universo di Destiny 2. Il nuovo gioco di Bungie deve del resto cercare una sua personalità per la trama narrativa, spesso bistrattata nel primo capitolo. Le premesse sono buone, sia per l’approfondimento della trama occorso con l’ultima presentazione, sia per le sequenze video mostrate durante la presentazione.

Destiny 2 vanta su PC anche uno schema comandi intuitivo, tanto da permettere ad un giocatore abituato alle console di prevalere sui nemici e capire fin da subito come muoversi. La cosa più importante, però, è il divertimento che Destiny 2 ha saputo trasmettere nonostante la forma insolita del dispositivo usato per controllare il personaggio. La scelta predefinita dei tasti è ottima e fa in modo che le dita non debbano muoversi troppo per cercare i comandi: Destiny 2 ha del resto tre abilità speciali oltre alla Supercaricata, ma deve fare i conti anche con la chiamata dello Spettro e altri tasti di interazione, il tutto già molto fruibile sia in prima che in terza persona.

Destiny ha mostrato tutta la sua bellezza su PC

Resta come pecca l’assenza di cross-play tra alcune piattaforme, ma soprattutto l’impossibilità di sfruttare i salvataggi online per utilizzarli sulle diverse console. Con il primo capitolo c’era la chance di portare i personaggi da PS3 a PS4 e da Xbox 360 a Xbox One, ma non incrociando le soluzioni. Essendo Destiny 2 basato sull’esperienza multiplayer, l’implementazione del cross-save sarebbe stata una buona idea. Probabilmente ciò è legato al mantenimento di diverse community all’interno di Bungie, oppure semplicemente all’esclusività che PlayStation ha ottenuto ancora per alcuni elementi di gioco.

In ConclusionE3

Nonostante non si sia provato con un classico controller PS4 o Xbox One, Destiny 2 ha mostrato tutta la sua bellezza su PC, in una versione sicuramente più elaborata rispetto a quella console. Basandosi sul solo gioco, i cambiamenti apportati da Bungie al gameplay sono ottimi per dare un senso al sequel, che stravolge alcune caratteristiche assodate del primo capitolo, come le diverse sottoclassi, la gestione dell’inventario e la presenza di NPC direttamente in battaglia.

Destiny 2 parte col piede giusto anche per la sua storia, mettendo il giocatore subito davanti al nemico e spiegando quale sia il contesto del gioco: una mancanza del primo capitolo, privo di una campagna appassionante in cui immergersi. Le premesse sono molto buone e settembre è più lontano che mai.

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