I Guardiani della Galassia sono tornati, anche se abbiamo dovuto aspettare più del previsto per giocare il secondo episodio di questa interessante serie episodica firmata Telltale Games. Il titolo di questo capitolo è ispirato fortemente ad una canzone dei Queen con David Bowie del 1981, ‘Under Pressure’. Proprio come in quella canzone, i temi di questo episodio sono ancora una volta la malinconia, la tristezza e la pressione di un passato pesante e crudele che schiaccia le vite dei Guardiani della Galassia, minando quel delicato equilibrio che la compagnia di Peter Quill ha faticato per anni a costruire.
L‘Eternity Forge, artefatto mistico di provenienza Kree, è finito nelle mani dei nostri eroi dopo una difficile battaglia che ha visto sconfitto uno dei più conosciuti e pericolosi cattivi dell’universo Marvel. L’inizio di Under Pressure scivola gradualmente dal ritmo al cardiopalma del primo episodio ad una più lenta e controllata marcia della narrazione, che saltuarimente lascia spazio a momenti prettamente più votati all’action. Le due ore circa di questo episodio scorrono comunque bene, e la storia si prende il suo tempo alternando momenti divertenti a piccole tragedie emotivamente coinvolgenti. Vestiremo nuovamente i panni di Star-Lord, intento a tenere insieme la sua banda di rinnegati per svelare l’incredibile mistero che circonda la reliquia strappata dalle mani del titano pazzo Thanos. Il potere dell’Eternity Forge domina la vita e la morte in un modo che è ancora sconosciuto a nostri eroi (ed anche al giocatore), ma che ha sicuramente una nota inquietante. E lo scopriremo proprio grazie a Rocket Racoon, inaspettato comprimario di questo secondo episodio.
Ogni episodio di Guardians of the Galaxy si concentra su un membro della banda di Peter Quill, e Under Pressure trova il suo protagonista nel piccolo ma agguerrito procione Rocket. Egli è probabilmente uno dei personaggi più interessanti dell’intera combriccola, con un passato sempre e solo accennato ma mai veramente esplorato nei media visivi. Ebbene Telltale Games prende in mano il passato di Rocket e ce lo fa vivere in prima persona, complici gli oscuri poteri dell’Eternity Forge, attraverso scene che passano dal grottesco al ridicolo, fino ad arrivare ad un climax toccante e addirittura commovente.
Il legame di Rocket con gli altri guardiani, e con Peter in particolare, viene messo sotto i riflettori e testato più e più volte. Le decisioni che saremo costretti a prendere influenzeranno in diverso modo il nostro rapporto con Rocket e con gli altri guardiani. Le nostre scelte sono molto più difficili in questo episodio, e ci ritroveremo spesso a decidere fra la missione o le richieste di aiuto di un amico. Non esiste una risposta giusta da dare, né una frase particolare per ottenere un finale migliore. Telltale è riuscita nuovamente a mettere in scacco la morale ed i valori del giocatore, anche se per breve tempo.
Telltale è riuscita nuovamente a mettere in scacco la morale ed i valori del giocatore
Il ritmo altalenante di questo episodio è a volte piacevole ed a volte piuttosto piatto, ed alcune sezioni di gioco risultano forse un po’ troppo lente. Tornano i combattimenti gestiti attraverso quicktime events piuttosto semplici, privi di un qualunque mordente e funzionali esclusivamente al proseguimento della storia. Purtroppo le scene d’azione più concitate mostrano i limiti del motore di gioco Telltale, che fa apparire qualche animazione un po’ troppo legnosa e qualche esplosione poco credibile. Tuttavia è la colonna sonora che alza nuovamente l’asticella, con Dancing in the Moonlight dei Toploader in sottofondo ad una delle scene cruciali di questo episodio.
Giocando ad Under Pressure si ha a volte la sensazione che gli eventi che riguardano il filone narrativo principale siano stati volutamente tenuti a freno per dare più spazio ai rapporti interpersonali fra i guardiani, probabilmente perché indagare ulteriormente sull’Eternity Forge avrebbe reso gli altri episodi quasi superflui o più difficilmente gestibili. Tuttavia la sottotrama che riguarda Rocket è così ben scritta da meritarsi senza dubbio un encomio, oltre che aver contribuito a fare luce sul passato di uno dei più simpatici personaggi dei Guardiani della Galassia.
Guardians of the Galaxy si conferma una serie interessante, in grado di divertire senza rinunciare alla componente più emotiva del franchise. La trama di questo episodio è forse un po’ diluita a favore di un approfondimento sul personaggio di Rocket Raccoon, a nostro avviso ben scritta e realizzata. Lo studio di San Rafael continua a creare storie piacevoli, toccanti e scorrevoli, che hanno il solo difetto di essere eccessivamente brevi. Questo episodio potrà infatti essere completato in meno di due ore, rendendo l’esperienza offerta da “Under Pressire” una delle più brevi ma intense delle recenti produzioni Telltale. Il prossimo episodio, intitolato “More than a Feeling”, dovrebbe addentrarsi ancora di più sul filone narrativo principale, rendendo la storia probabilmente più chiara ed interessante. |