08 Nov 2017

Sonic Forces – Recensione

Qualsiasi appassionato conosce sicuramente Sonic The Hedgehog, appartenente a quel filone videoludico di stampo nipponico che tanto bene ha fatto negli anni ’90 sulle console SEGA, riscuotendo un successo incredibile, tanto da diventare personaggio simbolo e mascotte del publisher giapponese. Un successo importante e duraturo, al punto da spingere SEGA, in occasione del venticinquesimo anniversario, a creare Sonic Mania, un tributo, prima ancora che un gioco, con cui rivivere vecchi livelli con il gameplay di sempre ma in una nuova veste al passo coi tempi.

Negli anni, di iterazioni di Sonic ne abbiamo viste molteplici: collaborazioni (come negli spin-off sportivi in compagnia del suo “rivale” Mario), in 2D e senza disdegnare le 3 dimensioni. Il porcospino blu ha avuto diverse incarnazioni, da svariati sviluppatori a molteplici console, fin quando nel 2009 gli sviluppatori di Sonic Team non hanno dato vita a Sonic Colours (capitolo esclusivo per Nintendo Wii) che incarnava delle meccaniche classiche del brand in un contesto rinnovato.

Sonic Forces, oggetto della nostra analisi, vi mette davanti ad un’evoluzione proprio di Sonic Colours e di Sonic Generations, con tante peculiari novità, stili di gioco differenti, fasi platform, svariati percorsi e una bella dose di esplorazione, oltre alla possibilità di creare un personaggio tutto nostro che si unirà al Team Forces. Lo scontro delle forze del bene con quelle del male è solo all’inizio.

Non male utilizzare Sonic in un flipper!

Poteva di certo mancare il perfido Eggman? Ed è proprio da lui che inizia a prendere forma la storia di Sonic Forces: Green Hill viene presa di mira dal malvagio villain che questa volta sembra avercela davvero fatta. Ha sconfitto l’hedgehog e finalmente i suoi piani di conquista possono concretizzarsi, grazie anche all’aiuto di spietati alleati tra cui Shadow The Hedgehog, Metal Sonic, Chaos e Zavok. La resistenza si trova disarmata, ma certamente non si dà per vinta, e cerca di ricreare il team per fronteggiare l’avanzata di una minaccia sempre più consolidata. Ed è qui che entrerete in campo voi, eroi personalizzati e reduci del conflitto, a dare man forte e riportare la pace nel mondo.

Abbiamo parlato di un eroe personalizzato: ebbene sì, Sonic Forces vi dà la possibilità di creare il vostro avatar, un personaggio ispirato all’iconico universo targato SEGA. Potrete scegliere tra 7 tipologie differenti (Lupo, Gatto, Cane, Uccello, Orso, Coniglio e ovviamente il Riccio) che hanno dalla loro delle abilità esclusive. Nella nostra prova abbiamo optato per l’Orso, che possiede l’abilità di spazzare via i nemici con un solo attacco (sì, ci piace vincere facile, ndr).

L’avatar è una delle vere novità introdotte in Sonic Forces

La personalizzazione, però, non mette sul banco una grande scelta e vi ritroverete a ricreare un alter ego con segni particolari un po’ generici. Questo aspetto è fortunatamente compensato da un enorme numero di outfit che danno un look sgargiante e alla moda. I vari accessori per l’avatar possono essere sbloccati completando i livelli e soddisfacendo i vari requisiti che richiedono gli stessi: questo vi consente di ottenere oggetti sempre più ricercati, anche se, a dirla tutta, ci sono sembrati anche un po’ eccessivi, e sarebbe stato molto più interessante focalizzarsi sulla personalità del personaggio e sui suoi tratti somatici piuttosto che sull’abbigliamento, considerando che l’obiettivo degli sviluppatori era quello di renderlo un protagonista e un membro della resistenza a tutti gli effetti. Di fatto sarete dei comuni cittadini senza alcun potere speciale (anche se la vostra corsa può arrivare quasi ai livelli di quella di Sonic). Potrete però servirvi dei Wispon, delle armi particolari che vi consentono di massacrare gli avversari lungo il vostro cammino, di ottenere dei vantaggi, e anche un gancio per attraversare molto velocemente aree di difficile accesso (il tutto avverrà in modo abbastanza semplice e lineare).

L’avanzamento delle vicende si articola in 4 diverse fasi: le sessioni con il personaggio creato (o Spina, come viene definito dalla Sonic Forces), quelle con il Sonic Classic degli anni ’90 in 2D, quello moderno in 3D e la Tag Team (ispirata a Sonic Heroes in cui si faceva tandem con la CPU). I livelli con Sonic Classic ci sono sembrati fin troppo simili a quelli di Generations, uscito qualche anno fa: dopo il grande successo di Sonic Mania sinceramente ci saremo aspettati un po’ di più anche sotto questo aspetto. Ogni stage sblocca ricompense, in misura maggiore se riuscirete a raggiungere il grado S in ogni livello. Il titolo gode anche di missioni soccorritore (SOS – che consistono nel riaffrontare un livello al fine di aiutare altri giocatori nel mondo), sfide e quadri extra (davvero molto brevi, ma in grado di mettere alla prova il giocatore).

L’eroe è pronto a spazzare via il nemico.

Soffermiamoci un momento sulla scelta di inserire un avatar personalizzato nelle vicende del gioco: l’idea alla base non è male, e non è di certo la prima volta che accade in un videogioco, ma purtroppo in questo caso ci è sembrata più una forzatura che una vera e propria novità. L’avatar è abbastanza anonimo e non è determinante nella storia, già piuttosto banale di suo. Non che sia quello il punto di forza di Sonic, ma qualunque giocatore che non sia un fan sfegatato del riccio stravagante potrebbe rimanere con la bocca asciutta.

L’avventura di Sonic Forces è costituita da 30 livelli che posso essere affrontati in due diverse difficoltà: Normale (per coloro che non hanno mai giocato un gioco della saga) e Difficile (per i veterani). Anche qui, con nostro rammarico, abbiamo scoperto che il titolo è davvero troppo facile anche alla difficoltà più elevata (a parte qualche breve frangente un po’ troppo ostico), e in certi casi ci è sembrato di trovarci dinnanzi ad un running game più che ad un nuovo ed inedito capitolo. Questa scelta potrebbe far storce il naso a coloro che sono alla ricerca di un alto grado di sfida e che possono trovarla soltanto battendo i propri record.

Ma Sonic Forces ha sicuramente dei punti di forza e uno su tutti è dato dalla stabilità del framerate che riesce a mantenersi sempre stabile in qualsiasi situazione, un aspetto su cui gli sviluppatori hanno lavorato davvero bene. Si riesce sì a mantenere sempre il pieno controllo della situazione, anche se questo non basterà ai veterani della serie. Probabilmente la scelta di una difficoltà così bassa è legata alla volontà di far avvicinare i nuovi giocatori al brand, solo che l’approccio più casual ha portato ad un’esperienza più limitata che non fa godere appieno tutte le feature, in questo caso non implementate nel migliore dei modi, che il titolo poteva offrire.

Sonic Forces ha alla base grandi potenzialità ma fin troppo ridotte all’osso

Bisogna riconoscere però che il titolo ha dalla sua una buona interfaccia grafica, il ritorno di tanti personaggi di tutte le ere di Sonic, una colonna sonora di altissimo livello, e un doppiaggio completamente in italiano. Gli stage sono ben realizzati e molto dettagliati, bisogna riconoscerlo, peccato non sia presente una grande varietà di location. Il design dei boss è sublime ma non possiamo dire lo stesso per il loro carisma, di cui sono troppo spesso carenti.

Gli amanti del porcospino blu riusciranno sicuramente ad apprezzare il lavoro svolto per il gioco e troveranno senz’altro appagante il completamento al 100%, compresa la raccolta dei vari gettoni rossi, che allungheranno notevolmente la longevità. Sonic Forces ha degli ottimi spunti alla base, ma nonostante tutto abbiamo comunque avuto la sensazione di trovarci di fronte ad un lavoro piuttosto frettoloso, che poteva senz’altro essere realizzato con una cura più certosina.

Conclusioni

Sonic Forces risulta essere un prodotto riuscito per metà: tutto sommato ci si trova di fronte ad un titolo piacevole in grado di regalare momenti immediati e divertenti. Questo anche grazie ad una stabilità del framerate a 60fps e a una grafica completamente priva di sbavature. I personaggi iconici e gli scenari sono ben realizzati (anche se con poca diversificazione), fattore che rende il tutto abbastanza appetibile. Peccato però per alcuni problemi che gli impediscono di compiere quel salto di qualità che ci si aspettava. L’introduzione di un avatar personalizzato l’abbiamo trovata una mossa un po’ anonima e forzata, dato che non si integra perfettamente nel ritmo di gioco, appesantendo inoltre le vicende narrate.

A distanza di quattro anni da Sonic Lost World, i ragazzi di Sonic Team ci hanno consegnato la loro ultima fatica, che verrà probabilmente apprezzata soprattutto dai fan, i quali potranno mettersi nuovamente alla prova battendo i propri record in ogni scenario proposto. I giocatori più casual purtroppo si ritroveranno tra le mani un platform che non riusciranno a gradire in tutte le sue sfaccettature, anche a causa di una fase esplorativa ridotta ai minimi termini.

Dopo il grande successo di Sonic Mania era doveroso aspettarsi di più da Sonic Forces che, vogliamo ribadirlo, potrebbe comunque piacere, a patto di scendere a compromessi con determinati fattori. Diciamocela tutta: quando si parla di Sonic è sempre doveroso chiedere il meglio, non vi pare?

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