Il producer di Dragon Quest XI: Echi di un’era perduta, Hokuto Okamoto, si è seduto con i colleghi di Dualshockers per una lunghissima intervista che ha avuto come tema principale l’undicesimo capitolo della storica saga ed il suo tanto atteso arrivo in Occidente. Un ritorno acclamato dopo ben 13 anni che la serie non approdava con una nuova iterazione su console casalinga, che ha rappresentato uno degli spunti di discussione nel corso della chiacchierata.
Di seguito trovate tutte le affermazioni salienti di Okamoto-San: partiamo!
- Sul fatto di aver definito la versione occidentale “una Remastered” più che un’edizione aggiornata, Okamoto intendeva dire che l’esperienza di gioco rimarrà per larghi tratti identica a quella fruita dal pubblico giapponese, soprattutto a livello di contenuti, ma con degli adattamenti per il pubblico occidentale, a partire ovviamente dalla lingua;
- Il processo di localizzazione in inglese dei testi ed il doppiaggio dei dialoghi è terminato, e ha riguardato tutte le fasi del titolo: non ci saranno, ad esempio, scene con dialoghi troncati oppure non doppiati in inglese;
- La versione per Nintendo Switch arriverà in un periodo indefinito di tempo, dal momento che è quella che presenta più problemi dal punto di vista tecnico e che la grande maggioranza del team di sviluppo sta ancora perfezionando le edizioni PS4 e PC;
- Square Enix ha scelto di tornare con un capitolo numerato della saga su console casalinghe, e se l’esperimento dovesse andar bene ciò aprirebbe le porte ad un futuro in Occidente per Dragon Quest, oltre ad un possibile approdo del decimo capitolo;
- La longevità si attesta tra le 80 e le 100 ore, ma può anche arrivare a 150-200 ore per chi vorrà vedere proprio tutto del titolo e conquistare il Trofeo di Platino su PS4;
- In Dragon Quest XI il team di sviluppo aveva pensato di adottare la formula open world, ma dato che si tratta di un capitolo che serve anche a festeggiare il trentennale della saga si è scelto di adottare una struttura di gioco più tradizionale, pur non escludendo l’ipotesi open world per il futuro.
Questo è quanto, per ora… ma noi teniamo le orecchie ben dritte per future novità, Dragon Quest continua e sembra più in forma che mai!
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