Tennis World Tour
21 Giu 2018

Tennis World Tour – Recensione

È passato più di un anno da quando Tennis World Tour è stato presentato al mondo come “il successore spirituale” di Top Spin 4, un titolo che su carta doveva riportare questo nobile sport alla gloria del passato. Appunto, doveva, perché – e lo diciamo fin da subito – ci pesa come un macigno constatare che quel gioco che tanto aspettavamo purtroppo non ha mantenuto completamente le promesse.

Tennis World Tour ha debuttato il 22 maggio 2018 nella sua versione PlayStation 4 e su Xbox One (la versione PC attesa per il 12 giugno mentre quella per Switch una settimana dopo). Onestamente parlando, alcuni miei amici mi hanno chiamato dicendomi: “Ma lo stai giocando Tennis World Tour?”. Non riuscivo a capire, ma qualche giorno dopo ho constato con grande rammarico che quella messa in vendita era una versione priva di moltissimi contenuti, una sorta di alpha, con sbavature tecniche e senza neppure la modalità Etesibizione. Insomma, un prodotto non solo acerbo ma anche privo di rifiniture che sono assai fondamentali per questo tipo di produzione.

In GameSoul siamo entrati in possesso della nostra copia da qualche giorno, e abbiamo voluto provare con ancora più attenzione questo Tennis World Tour prima di dare un giudizio definitivo, visto che al day one è stato un vero e proprio inferno per coloro che lo avevano acquistato. Cercheremo di essere quanto più obiettivi possibili durante la nostra analisi, valutando un prodotto che nel corso dei giorni è stato patchato diverse volte. Ciononostante ci teniamo a precisare che, per forza di cose, non possiamo soprassedere dinnanzi a tutti questi evidenti problemi (e che in parte sono nettamente ancora riscontrabili) e crediamo che nel 2018 sia azzardato, nonché poco corretto nei confronti dei videogiocatori, pubblicare un titolo che sembra molto di più un Early Access.

Tennis World Tour
Vai di battuta!

Una delle caratteristiche fondamentali di Tennis World Tour è la presenza di una modalità carriera che mette effettivamente in scena delle idee congeniali, in cui poter disputare tornei per scalare posizioni in classifica fino a raggiungere il gradino più alto del ranking mondiale. La prima cosa che dovrete fare è creare il vostro alter ego: verrete proiettati in un menù in cui poter dare vita al vostro tennista e decidere l’aspetto che dovrà avere in gioco. Non pensate di dover editare chissà quanto poiché sono presenti solo pochi volti predefiniti che sicuramente non faranno la felicità dei più attenti: dimenticate forma e colore degli occhi, posizione e grandezza delle sopracciglia e della bocca. Potrete semplicemente scegliere tra una costituzione muscolosa ed una atletica, settare l’altezza, optare per lo stile di gioco e l’atteggiamento che l’atleta dovrà avere in campo: una volta deciso anche il nome di battesimo siete pronti a disputare la carriera. Inutile dire che sotto questo punto di vista si poteva fare molto di più, anche perché Tennis World Tour è incentrato (come dice poi il nome stesso) maggiormente sulla scalata mondiale, quindi avrebbe dovuto godere di un editor maggiormente curato, così come ci hanno consegnato tante produzioni di stampo sportivo.

La prima sensazione che si avverte non è proprio di realismo

Come dicevamo la modalità carriera di per sé ha delle buone basi, anzi forse è la componente migliore dell’intero gioco ma, come scoprirete voi stessi, senza un gameplay completamente appagante conta davvero molto poco. Dovrete gestire la forma fisica dell’atleta, cercando di non strafare con viaggi e match troppo lunghi a distanza ravvicinata e usare il riposo per recuperare le forze. Insomma, con una corretta gestione della forma eviterete infortuni che potrebbero rallentare la scalata alla vetta.

In Tennis World Tour non sono presenti le licenze ufficiali dei vari tornei, quindi non potrete prendere parte all’Australian Open oppure agli US Open. Al massimo saranno aperte le iscrizioni all’Orca Open di Vancouver, al Paris Major di Parigi o al Colosseum Open di Roma: non molto incoraggiante, dopotutto. Certo, la mancanza di licenze non è che rappresenti un vero e proprio ostacolo insormontabile, ma sicuramente avrebbe fatto piacere a tutti gli amanti del tennis agonistico. Dopo ogni match guadagnerete la paga, con cui iscrivervi ad una di queste competizioni, con l’obiettivo di far polpette dei vari rivali (che a volte avranno i vostri stessi tratti somatici, degli autentici cloni).

Tennis World Tour
Ho vinto il torneo!

Anche il lato “ruolistico” appare interessante: accumulerete dei “punti archetipo” ogni volta che riuscirete a vincere un torneo, un’esibizione o a completare una sessione di allenamento. Questi punti andranno ad accrescere le caratteristiche peculiari del tennista per renderlo più devastante in campo. Oltre a questo sbloccherete delle carte (per un massimo di 5) per usufruire di bonus particolari durante gli incontri. Ogni abilità prevede una condizione di attivazione, ed è possibile creare le proprie combinazioni per mettere in atto la propria strategia di gioco. Come avrete capito, su carta nulla è lasciato al caso – e ripetiamo su carta – se pensate che potete anche ingaggiare un manager e un allenatore per ulteriori bonus. Tutto molto bello, peccato che i veri problemi inizieranno proprio quando prenderete la racchetta in mano.

La prima sensazione che si avverte, pad alla mano, sta proprio nel sistema di collisione con la pallina, che risulta essere non proprio realistico, assai macchinoso nonché lento (almeno tramite una patch è stata ridotta la distanza tra racchetta e palla quando quest’ultima veniva colpita). Fin dal primo allenamento è doveroso constatare una rigidità nelle animazioni, proprio a partire dai servizi che sono calcolati in modo fin troppo rigido e schematico. Lo scambio dei vari colpi apparentemente funziona, anche se non sempre riuscirete a compiere le azioni che vi siete prefissati prima di colpire la piccola sfera. Spieghiamoci meglio: quando ad esempio effettuerete uno slice in una particolare direzione, la palla non andrà sempre dove avete indirizzato il colpo, spiazzandovi completamente e lasciandovi un po’ di amaro in bocca, anche se magari riuscirete a fare punto.

Tennis World Tour è votato alla simulazione: per effettuare i colpi più basilari occorre approcciarsi con il dovuto tempismo e premere il pulsante corrispondente per eseguire un lob, un colpo piatto o uno slice, prima di impattare la pallina. La mancata tempestività si traduce in colpi fiacchi, scoordinati, fuori campo o addirittura sulla rete. E questo aspetto, apparentemente, dà la sensazione di funzionare: infatti se sarete completamente sbilanciati potrete scordarvi di recuperare terreno e sicuramente perderete punti nel corso dei match. Inoltre non mancheranno momenti in cui anche se vi sarete piazzati nel punto dove impatta la palla non riuscirete comunque a colpirla, lasciandovi di sasso.

In Tennis World Tour ci sono troppi ‘ma’ e poche sicurezze

In merito alla difficoltà degli avversari il tutto risulta discretamente bilanciato. Abbiamo disputato diversi tornei ai livelli più blasonati constando quanto la CPU sia più attenta e capace di farvi mangiare la polvere, ma ciononostante il gameplay impreciso fa pagare maggiore dazio. I vari tornei della modalità carriera sono costituiti generalmente da 4 incontri, e non poche volte vi capiterà che in finale vi scontrerete con avversari molto più scarsi rispetto a quelli dei quarti: insomma, per capirci, anche se è vero che nel tennis possono esserci delle stelle emergenti, dubitiamo che un tennista scarso possa raggiungere posizioni così elevate.
Crediamo che il problema di Tennis World Tour sia proprio alla base, un prodotto che appare con animazioni forzate e una grafica che non rispecchia la generosità di PS4 Pro o di Xbox One X. Non è un titolo proprio ingiocabile, anzi, ma sembra di trovarsi dinnanzi ad una versione alpha che onestamente non lascia appagato il giocatore e non lo fa sentire un vero e proprio tennista che vuole raggiungere enormi traguardi. Abbiamo provato a giocare anche con i tennisti più rinomati (al momento non è presente Rafael Nadal), i veri e propri campioni di questo sport: bisogna dire che sono riprodotti abbastanza fedelmente e facilmente riconoscibili in campo. Sicuramente si poteva fare meglio per renderli ancora più simili alle controparti reali anche in termini di movimenti, che tante volte cozzano con l’impreciso sistema di controllo. Non aiuta, tra le altre cose, un effetto ghost presente in alcune cutscene (che può essere sistemato con un aggiornamento) e un rendering un po’ granuloso dei vari modelli.

Una volta scesi in campo anche gli elementi di contorno dello scenario sono davvero miseri e tutti i vari addetti ai lavori, tra cui l’arbitro, i raccattapalle, i giudici di linea e i cameraman sono immobili (o quasi): dei veri e propri manichini mal riprodotti. Anche gli spalti che ospitano i vari spettatori sono a dir poco imbarazzanti e ci fanno constatare maggiormente una mancata cura dei dettagli che per queste produzioni sono fondamentali.

Tennis World Tour
Eccoli i campioni!

Purtroppo ci sono troppi “ma” e poche sicurezze, che non ci consentono di promuovere questa incarnazione tennistica di Breakpoint Studio. Se a tutto questo ci aggiungete anche l’assenza della modalità multiplayer (bloccata al momento con la scritta “prossimamente”), cosa impensabile in videogiochi di questo tipo, e la mancata possibilità di disputare incontri in doppio, allora è matematico che il banco ha vinto.

Non aiutano la mancanza di musiche in molti menù, una telecronaca limitata da frasi del tipo “che potenza!”, “è quasi sovrumano” e “povera palla” – con continui lamenti sulle condizioni fisiche della suddetta – scritte schiacciate e la mancanza di espressività e stanchezza (ad esempio, i tennisti non sudano). Insomma, un disastro: qualche scambio si riesce a portarlo a compimento, ma non possiamo minimamente ignorare tutte queste mancanze e soprattutto accettare che un prodotto del genere possa essere stato messo in vendita in questo stato.

Probabilmente Top Spin 4 rimane ancora la scelta migliore, a patto di essere ancora in possesso di una console della scorsa gen, dimostrandosi a tutt’oggi un prodotto valido e al passo con i tempi rispetto a Tennis World Tour.

Conclusioni

Tennis World Tour manda a vuoto un dritto in slice, una prodezza non certo degna di Roger Federer, consegnando nelle mani dei giocatori un’esperienza tennistica per nulla appagante. Le troppe mancanze rendono il videogioco frustrante per ogni appassionato di pallina e racchetta, una sorta di “alpha” che utilizza i giocatori come dei veri e propri tester. Anche gli stessi atleti sono realizzati in modo approssimativo e la grafica risulta essere davvero poco brillante. Il publisher e lo sviluppatore ce la stanno mettendo tutta per rendere l’esperienza più godibile possibile, e probabilmente rilasceranno ulteriori patch correttive, ma per noi è impensabile che nel 2018 un videogioco del genere possa essere venduto privo della modalità multiplayer e con altre mancanze di cui vi abbiamo parlato.

Nonostante tutto potrebbe essere apprezzato da chi ami incondizionatamente il tennis, a patto di scendere a compromessi con carenze di natura tecnica e contenutistica, e di essere in astinenza completa da giochi del genere. Al netto di tutto, la modalità carriera riesce un po’ a divertire, almeno fin quando non si iniziano a notare i primi problemi.

Recensioni in evidenza

Tutte le recensioni