Se amate i puzzle game, sicuramente conoscete le opere di Jonathan Blow. Il programmatore e designer americano, infatti, ha sviluppato Braid e The Witness, giochi che hanno saputo riscuotere un grande successo a livello di pubblico e critica.
Blow conosce benissimo anche le difficoltà che può avere un team di sviluppo durante la programmazione. Ed è per questo che ha deciso di sviluppare il suo linguaggio di programmazione che, a detta sua, semplificherà il processo di creazione di un gioco. Chiamato Jai, il nuovo linguaggio (che sarà associato probabilmente ad un tool), entrerà in closed beta entro la fine del 2018.
Gli obiettivi di Jai sono davvero molto, molto semplici: migliorare la qualità della vita dei programmatori, semplificare i sistemi e aumentare il potere dei programmatori per creare tantissime funzionalità con un piccolo ammontare di codice.
Si tratta sicuramente di un’ottima notizia per tutti coloro che desiderano avvicinarsi allo sviluppo di un gioco. Il mercato, d’altronde, questa esigenza l’ha già percepita da tempo: basti solo pensare alla presenza di tool come RPG Maker, che permettono non solo di avere un primo approccio con la creazione ma anche di sviluppare giochi davvero completi.
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