Lo scorso mese Overwatch ha aggiunto la funzione Ricerca Formazioni, grazie alla quale è possibile scegliere un gruppo in cui giocare in base alle proprie preferenze: se siete alla ricerca di una partita tranquilla (magari in cui provare il nuovo eroe di turno) potete optare per un “Friendly group” piuttosto che un “Iper-Competitive, let’s kick some balls”, ma anche se vi piace parlare di frigoriferi durante la partita siamo sicuri che riuscirete a trovare un “I freaking love fridges” o qualcosa del genere. C’è veramente di tutto là fuori, ma tra le diciture più comuni spicca certamente “Women/girl only”.
Sembra ovvio che un gruppo con un tale titolo sia composto solo, o almeno in prevalenza, da ragazze. Invece come spesso accade su internet avviene l’esatto opposto: questi gruppi sono quasi sempre creati da ragazzi alla ricerca di donzelle con cui giocare… o di altri sfortunati solitari con cui condividere un po’ di solidarietà maschile. La ragione però non è sempre quella di “baccagliare”, alcuni ragazzi cercano infatti la compagnia femminile per sfuggire ai più tossici giocatori di sesso maschile, ritenendo il gentil sesso più… beh, gentile.
Esistono ovviamente anche gruppi creati da ragazze per giocare con altre ragazze, anche se spesso non raggiungono l’obiettivo desiderato… la situazione sembra però essere di generale tolleranza. Le giocatrici cercano infatti, più che altro, gruppi in cui i compagni di squadra non restino scioccati dal sentire voci femminili in chat e in questo senso la Ricerca Formazioni di Overwatch pare funzionare piuttosto bene. Chissà, potrebbe essere un primo passo verso la formazione di sotto-gruppi della community in cui giocare in tranquillità e lontani dalla tossicità classica di (tristemente) tutti i giochi online… sperare non costa niente, dopotutto.
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Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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Leggi i suoi articoliCresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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