Colonia– My Hero Academia, conosciuto tra gli appassionati con il nome giapponese Boku no Hero Academia, è uno dei più grandi fenomeni shonen degli ultimi anni.
Nel 2014 il manga ha conquistato la Terra del Sol Levante con il suo mondo fatto di eroi, villain, superpoteri (quirk, per gli amici)… e un po’ di vita scolastica, che non guasta mai.
La serializzazione italiana è iniziata nel 2016, ma la maggior parte dei fan nostrani lo conosce per la serie animata: fortunatamente tra pochi mesi questa arriverà anche su Italia 2, così potremo dimenticarci di VVVVID e dello streaming.
Ciò che ci interessa in questo momento però è il videogioco che Bandai Namco ha dedicato alla serie: My Hero One’s Justice.
Il gioco è previsto per il rilascio a fine ottobre, quindi la build che abbiamo potuto provare era abbastanza avanzata. Sfortunatamente non ci è stato concesso molto tempo, perciò le nostre impressioni derivano da un solo match incredibilmente combattuto tra Todoroki e Uraraka al meglio dei 3 (nel caso ve lo steste davvero chiedendo, abbiamo vinto noi con Todoroki, ndr).
Le basi del combattimento sono molto simili a quelle della serie di Naruto, con tanto di personaggi di supporto attivabili con i tasti L2 e R2 (ci siamo cimentati nella versione PS4), in un mondo governato dai quirk però sono loro i veri protagonisti. Oltre agli attacchi normali, infatti, sono presenti due tasti quirk spammabili a volontà, che possono richiamare mosse diverse se usati in aria o in combinazione con i tasti direzionali. C’è ovviamente anche una potentissima mossa Plus Ultra, utilizzabile solo una volta riempita l’apposita barra.
Il campo di battaglia è un vero spettacolo, con le animazioni dei vari quirk che riempiono l’arena di effetti speciali e onomatopee. Il roster di personaggi è già ben fornito tra i membri della classe A della Yuei, professori, leggende del passato come Gran Torino e alcuni dei villain più amati come Shigaraki e Stain, ma ci aspettiamo di vederlo crescere ancora con il progredire della storia (di recente sono stati annunciati Toga e Dabi per il lato villain). La grande varietà di poteri disponibili offrirà sicuramente pane per i denti di tutti e anche una certa profondità di gameplay nel loro utilizzo situazionale.
Dall’altro lato, la natura stessa dei quirk rende alcuni personaggi più adatti al combattimento di altri, perciò il bilanciamento sarà sicuramente tosto da gestire; del resto è un problema comune a molti picchiaduro e non solo, e come esistono pro-player di Symmetra in Overwatch sbucheranno di certo anche pro-player di Uraraka e Jirou con il tempo.
My Hero One’s Justice è un picchiaduro dalle meccaniche semplici, che però nasconde nella sua caratteristica principale, i quirk, una grandissima diversità e profondità. Combattere nei panni del proprio personaggio preferito, sfoggiando le sue mosse più iconiche in una grafica quasi identica a quella dell’anime e con tanto di onomatopee fumettose che sbucano ad ogni attacco, è semplicemente fantastico. L’unico dubbio che abbiamo riguarda il bilanciamento dei vari poteri, che potrebbe risultare parecchio ostico. Non vediamo l’ora di vedere cosa avrà preparato Bandai Namco per la modalità storia del gioco: mancano solo due mesi all’uscita di My Hero One’s Justice, quindi a breve avremo tutte le risposte.