Marvel’s Spider-Man è arrivato già due mesi fa, riscuotendo un incredibile successo fra giocatori e critica. Peter Parker è tornato in grande stile, in un gioco di altissimo livello che rende giustizia in tutto e per tutto al personaggio dell’Uomo Ragno e al fantastico universo pensato da Stan Lee e Steve Dikto.
Dopo aver corso sui tetti per rincorrere Gatta Nera, la nuova espansione di Marvel’s Spider-Man ci porta direttamente a combattere la tentacolare mafia newyorkese. Questo DLC infatti è dedicato al supercattivo Hammerhead, uno dei “big bad guys” nato dalle menti di Gerry Conway e John Romita Sr. Questo secondo pacchetto di espansione è disponibile sul PlayStation Store al prezzo di 7,99 €, esattamente come il precedente contenuto scaricabile denominato “La Rapina”.
Cronologicamente, questo DLC si posiziona esattamente dopo i fatti avvenuti ne “La Rapina”, quindi dopo la fine della campagna principale di Marvel’s Spider-Man. Per forza di cose questa recensione conterrà qualche spoiler degli avvenimenti della precedente espansione, pertanto invitiamo chiunque non abbia ancora terminato il DLC precedente a fermarsi con la lettura per evitare di rovinarsi la storia.
Dopo aver assistito alla presunta “fine” della Gatta Nera a seguito di un’esplosione organizzata da Hammerhead, Peter Parker si rivolge alla sua amica Yuriko “Yuri” Watanabe, capitano di polizia e alleata di Spider-Man da qualche anno. Purtroppo però pare che tutte le donne che orbitino intorno a Peter Parker siano destinate a subire guai più o meno seri, e questa “regola” vale anche per Yuri. Hammerhead sta infatti pianificando una vera e propria guerra alla polizia con le armi rubate dal gruppo mercenario Sable, per riportare la mafia alla gloria degli anni dei grandi padrini. Come incipit non è un granché, in effetti, ma è esattamente quello che succederà in “Territori Contesi”, seconda su tre espansioni presenti nel pacchetto “La città che non dorme mai” che va a continuare la storyline di Marvel’s Spider-Man con quella che sembra una serie di contenuti mirati a offrire un’esperienza del tipo “more of the same” al giocatore.
Esattamente come per l’espansione precedente, per giocare a “Territori Contesi” occorre entrare nella propria partita e lanciare il contenuto scaricabile dal menù principale, dove trovate anche la mappa di gioco, i costumi e i gadget. Come per “La Rapina”, anche gli avvenimenti narrati in Territori Contesi si svolgono di notte. Sostanzialmente il brutale Hammerhead vuole tornare ai “bei tempi andati” nei quali i gangster erano temuti e rispettati, persino dalla polizia. Un tempo dove non c’erano supercattivi o supereroi, un mondo vecchio fatto di uomini d’onore. Insomma, tutte queste baggianate da cattivo di un b-movie mafioso degli anni ’80 servono a giustificare una vera e propria guerra urbana contro la polizia, nella corso della quale, ovviamente, perderanno la vita moltissimi bravi agenti. Ed è proprio questo che manderà fuori di testa la povera Yuri, che sentirà crescere dentro di sé un costante senso di impotenza che la porterà a diventare un pericolo per se stessa e per gli altri.
La caduta di Yuri nel “lato oscuro” avviene sotto gli occhi di Peter, che ci mette anche del suo facendosi gabbare dai mafiosi come se fosse un poliziotto novellino e non un supereroe temprato da anni di battaglie in strada. Sostanzialmente “Territori Contesi” ci vuol dire che anche il più buono e onesto fra di noi può passare “dall’altra parte” se la sua bussola morale viene frantumata da costanti lutti e prepotenze. La storyline di Yuriko viene alternata dalle bravate di Screwball, una pazza scriteriata fissata con i social network e le trasmissioni live che non farà altro che rompere le uova nel paniere a Spidey costringendolo a salvare ostaggi rapiti e persone in pericolo di vita (un pericolo causato da lei stessa). Le sfide di Screwball vanno sostanzialmente a sostituire quelle di Taskmaster della campagna principale, e offrono un nuovo modo per recuperare gettoni sfida, utili per potenziare equipaggiamento e gadget. Oltre a questo l’espansione offre alcune basi di Hammerhead da ripulire, esattamente come gli avamposti Sable o i rifugi dei demoni. “Territori Contesi” non è altro che un more of the same di Marvel’s Spider-Man, un modo con il quale i giocatori possono avere una scusa per rimanere ancora nella bellissima New York ricreata da Insomniac Games.
“Territori Contesi” non è altro che un more of the same di Marvel’s Spider-Man
Quello che proprio non mi è piaciuto di questa seconda espansione non è tanto quello che Peter Parker fa, piuttosto quello che non fa: un uomo che ha visto morire la sua ex-fidanzata davanti ai suoi occhi non ha la minima ripercussione morale o emotiva dell’evento. Non capisco perché Insomniac non abbia pensato ai sentimenti di Peter, che inizia questa nuova espansione come se Felicia Hardy non fosse mai esistita. Insomma, il lutto di Peter in questo pacchetto di espansioni non è proprio previsto, ed è piuttosto assurdo: la Gatta non sarà stata importante come Mary Jane, ma è indubbio che la loro relazione era molto più profonda di quanto Peter stesso volesse ammettere. Non dare tempo a Spidey di piangere la sua compagna passata mi è sembrato davvero fuori luogo.
In compenso abbiamo finalmente una boss fight, quella contro Hammerhead stesso, che era la grande mancanza ne “La Rapina”. Questi contenuti scaricabili continuano però ad apparirmi piuttosto mutilati di parti più o meno importanti: fra i punti di forza di Marvel’s Spider-Man c’è sicuramente una sceneggiatura davvero ben realizzata, con momenti carichi di emotività e decisamente intensi (vedi quello che accade a Zia May). Sembra invece che la “Città che non dorme mai” sai più intenta a darci una scusa per tornare a menare le mani a Manhattan piuttosto che farci coinvolgere in una storyline degna di essere giocata.
Territori Contesi espande quella che è stata l’esperienza base di Marvel’s Spider-Man, ma non raggiunge la qualità della campagna principale del titolo. Insomma, pare che Insomniac Games abbia fatto il compitino, dando esattamente quello che i giocatori si aspettano, senza mai uscire dalle righe o proporre qualcosa di davvero memorabile. Finalmente abbiamo una boss fight degna di questo nome contro Hammerhead stesso, ma tutte le sue motivazioni appaiono quantomeno deboli (se non spesso insensate). La storia di Yuriko è l’unico motivo per cui ha senso pagare il prezzo (piuttosto modesto in realtà) del biglietto di questo contenuto scaricabile, che farà sicuramente piacere ai fan dell’arrampicamuri newyorkese. Se non siete però davvero appassionati delle avventure dell’Uomo Ragno, vi consigliamo di passare oltre o di godervi una bella Nuova Partita+ a Marvel’s Spider-Man, in attesa dell’ultimo DLC che chiuderà questa trilogia di contenuti scaricabili. |